E’ del Napoli il primo trofeo del dopo virus. Era la Coppa Italia: l’ha vinta «solo» ai rigori, ma l’avrebbe meritata già prima. Buffon ha portato la Juventus ai penalty, poi si è fatto da parte. Per un tempo, finché ha avuto fiato, Madama è «morta» con la palla ai piedi, un possesso che già con il Milan aveva sollevato polvere (né da sparo, né di stelle). E’ il suo confine, e non da oggi. Senza un centravanti vero, con Dybala «tuttocampista», Cristiano alla periferia di sé stesso, Douglas Costa monumento al dribbling che fu. Inserimenti dei centrocampisti, zero. E Khedira, a proposito, ne ha sempre una. Sempre.
Gattuso non è solo cuore. E’ anche testa. Ha atteso le mosse di Sarri, scontate. Non si è lasciato stanare, ha sofferto, esclusivamente, sugli errori di Callejon e c. (parata e uscita di Meret sul Marziano). Dal muro mobile già alzato contro l’Inter, il Napoli ha ricavato due pali (di Insigne, di Elmas) e costretto Gigi a un paio di paratone. E tutto ciò, nonostante un Mertens acciaccato, un Insigne a targhe alterne e la ditta Zielinski-Fabian Ruiz in versione ondivaga.
Aveva rischiato molto più sabato, il Napoli. Gattuso, uomo grande, gli ha insegnato a soffrire e ne ha mascherato i limiti, moltiplicandone la fame, le risorse. Sarri si ritrova al punto di partenza: in due partite di coppa, doppio 0-0 e non più di tre raffiche, una miseria, come se il tiro fosse diventato una statua da abbattere. Una delle tante. A volte, meglio stare all’opposizione, se si governa così, passeggiando come Pjanic o entrando come Bernardeschi.
Dalla panchina sono arrivati i rigori di Politano e Milik. E’ la prima volta che i cambi orientano, decidono. Se Sarri non trova la quadra, sarà complicato, per la sua Juventus, difendere il punticino sulla Lazio e tenere l’Inter a distanza.
L’ultima con l’inda fu una buona Juve. Il discorso è pure un altro: il dominio nei primi venti minuti con Milan e Napoli c’è stato. Il problema è che dopo quei venti minuti avremmo dovuto trovarci avanti di due gol almeno in entrambe le occasioni. Quello che ha fatto la dea stasera. E la concretezza è un problema che ci portiamo avanti da inizio stagione.
Comunque già prima dello stop correvamo molto meno degli altri.
Mi sa che i giocatori sono proprio così, dei camminatori: per dire, i due terzini non sono dei fulmini di guerra. I centrocampisti non parliamone proprio…
Se non ricordo male, quasi tutti hanno ripreso tra il 5 e il 7/8 maggio gli allenamenti. Noi abbiamo avuto il problema dei giocatori andati all’estero ma per il resto nella norma. Presumo, e spero, abbiano fatto una preparazione mirata a durare più possibile, quindi dovremmo entrare in condizione nei giro di una decina di giorni. Poi se pure così non siamo in grado di fare tre punti a Bologna, per dire, allora torniamocene a casa.
Ma la questione dell’inizio della preparazione regge poco. Nel momento in cui hanno dato il via agli allenamenti, i nostri quanto ritardo hanno avuto rispetto agli altri? Qualche giorno forse. La questione è un’altra: i problemi che avevamo quando ci siamo fermati sono rimasti lì e li abbiamo ritrovati alla ripresa. La condizione fisica non può che migliorare, ma il mister dovrebbe familiarizzare con l’idea di cambiare qualcosa. Non dico di tornare al baricentro a ridosso della nostra area come con il Minestraro ma nemmeno a ridosso dell’area altrui.
Comunque aspettiamo ancora qualche partita prima di dare un giudizio definintivo.
Anzi, la fine della stagione.
Superciuk penso tu possa aver ragione.
Resta il fatto che non é professionale.
Superciuk….anche questa sarebbe una spiegazione.
Ma sarebbe grave e da dilettanti se fosse accaduto….
Alla continassa hanno scommesso sulla non ripresa del campionato. Hanno staccato mentalmente e fisicamente per poi riprendere 3 settimane fa quando invece gli altri hanno continuato a prepararsi come se la ripartenza del campionato dovesse avvenire da un giorno all’altro. Questo pregiudicherà quasi sicuramente il campionato.
Fabrizio…i tuoi legittimi quesiti li dovresti porre a Lovre, Bilbao, Drastico, Yurgens…e via dicendo.
Io lo stesso quesito l’ho posto vedendo correre il Verona…ma nessuno ha risposto….forse era al ristorante in riva al mare….
Vabbé, due meno uno al VAR