Poveri pronostici miei gettati al vento, avrebbe chiosato il grande Camin. Altro che City: ancora Lione. E richiamare Sarri dopo il 2-1 dello Stadium, no? Scherzo. Il calcio del post Covid è una mannaia. Ghigliottinati tutti i geni: in campo (Cristiano, Messi) e in panca (Guardiola). Fra l’8-2 di Bayern-Barcellona e il 3-1 di Lione-Manchester City si agita, come dentro a una camicia di forza, la bellezza selvaggia dello sport, il suo relativismo a volte empirico a volte spietato, ma spesso giusto.
Ha giocato all’italiana, il Lione di Garcia (che, in un attimo di follia, mi permisi di segnalare a Marotta per il dopo Conte), difesa, chiappe e morsi: perché, scusate, voi come avreste giocato contro la flotta dell’ammiraglio Yamamoto? Il Pep aveva sbagliato formazione e atteggiamento, 3-5-2 (più o meno), con De Bruyne troppo largo, ma poi si è corretto e mai, comunque, i suoi abbagli potranno solo lontanamente rivaleggiare con lo sgorbio sotto porta di Sterling, fin lì uno dei più frizzanti (sarebbe stato il 2-2), e con l’erroraccio di Ederson, miccia del terzo. Vanno in campo i giocatori, non gli allenatori: il calcio non è cinema, una scena venuta male non si ripete.
Resta l’enormità della sentenza. Lione in semifinale, City a casa. Senza Messi, mi segnala un paziente, Guardiola non è mai arrivato neppure in finale. Senza Guardiola, mi scrive un altro, Messi una Champions l’ha vinta (con Luis Enrique). Si mettessero d’accordo: ma niente risse, per favore.
E’ il pallone, con i suoi tesori nascosti e le sue trame liquide, tre contropiede tre gol, i francesi: il primo di Cornet (su «seconda palla», a essere pignoli) gli altri di Dembelé, un panchinaro. Ribadisco: evviva Aouar. E adesso, Paris Sg-Lipsia, Lione-Bayern. Le squadre di chi si è fermato già a marzo (Ligue 1) e di chi ha ripreso e finito per primo (Germania). Su, allegri.
Pep negli ultimi sei anni non ha avuto mezzi enormi.ha speso e neanche tanto al primo anno dì Bayern e al primo anno al city. Le ultime due campagne acquisti del city sono state privi di grandi acquisti o comunque si sono limitati ad uno due giocatori.
Certamente ha speso meno della concorrenza in Europa e non.
Il ventilato interesse per hateboer è una discreta notizia. Con questi chiari di luna mi contenterei poi di locatelli, pellegrini, un centravanti serio e uno giovane. E via, via via per carità un poca di zavorra.
Gonzalone se no potremmo tenerlo sempre per trapanare ben bene la seconda squadra nerazzurra, cosa che per quanto passato di cottura fa benissimo da sempre. e farebbe bene anche quest’ano.
SI, è stato certamente un grandissimo allenatore. Negli ultimi sei anni ha avuto mezzi enormi, ma appena una semifinale negli ultimi sei anni, e credo 1 nei tre precedenti al barca, sono molto poco. Credo che sia caduto da un pò di tempo nella sindrome Ivano, “famolo strano”.
Fermo restando che Mastro Pirlo potrebbe sorprenderci in positivo, per me Pep Guardiola è un grande, dentro e fuori dal campo.
I quarti di UCL, come gli ottavi, confermano che NON esistono formule sicure per vincere in Champions League…men che meno per vincere LA coppa con le orecchie.
Però ci si deve provare. Sempre.
Io sono d’accordo con Alex. Pep non si può mettere in discussione, perché ha vinto costruendo qualcosa e quando lascerà non saranno macerie o una squadra dall’età media troppo alta. Qui stiamo, o stanno, commettendo l’errore di valutare le cose nel post covid. Periodo troppo anomalo per formare giudizi di qualsiasi tipo. Chiunque possa prendere Pep, farebbe cmq un affarone.
In cameretta con Chiellini subito.
https://m.calciomercato.com/news/juve-arthur-nei-guai-positivo-all-alcol-test-dopo-incidente-scat-94816
Sempre meglio… comunque se serve io posso arrivare a parametro zero e accetto la panchina. Dopo un anno mi si può cedere con plusvalenza sicura, scambio con qualcun altro che poi l’anno dopo mi riscambia con altra plusvalenza. Ho aspettative ragionevoli sull’ingaggio.
Vorrei aggiungere una cosa all’ottimo post di Alex che mi trova completamente d’accordo.
Il merito di Pep è di aver seminato in Spagna, in Germania ed in UK i geni del suo modo di intendere il calcio, che si sono diffusi generando una vera e propria nuova generazione di tecnici.
Non è da escludere che l’allievo superi il maestro, ma dal punto di vista storico il pioniere è sempre da ritenere il più importante.
A naso, meglio un Hateboer che un Danilo.
Sul Pipita, ma non era lui quello che non voleva ritornare per paura?
E adesso, che succede?
Non c’è più coviddi? (cit.)
Pep guardiola.
Per me rimane il miglior tecnico della storia recente del calcio e gli ultimi tre anni riaffermano questo concetto.il Manchester city ha vinto la premier due volte di seguito,cosa che non succedeva da una quindicina d’anni e lo scorso anno lo ha vinto in quell’incredibile corsa vs il Liverpool.il valore tecnico di una premier vale cinque champions in quanto fattori come fortuna(errori arbitrali,infortuni squalifiche)non entrano in gioco.
grande merito di pep è quello di avere costruito una squadra con età media molto bassa e aver contribuito a creare una cantera piena di giovani di grande livello che hanno già iniziato ad affacciarsi in prima squadra,zinchenko su tutti.
Tra l’altro negli ultimi due anni al Bayern(dove fu incredibilmente derubato in semi di champions)e negli ultimi due al city pep ha sempre lavorato con budget molto normali.inoltre la lista di giocatori migliorati sotto la sua direzione e’troppo lunga per essere menzionata.