Sarà pure il calcio del dopo Covid, così isterico e così intrattabile, ma Inter-Shakhtar 5-0 fa rumore, non solo notizia. Era dal 1999, quando si chiamava ancora Coppa Uefa e la vinse il Parma, che non piazzavamo una squadra in finale. L’Inter, lei, ci ritorna a dieci anni dalla notte del Triplete.
Tyson ha sgonfiato Taison, giocando con le parole e alludendo a Lukaku che, per una volta, ha lasciato a Lau-Toro il bisturi e si è limitato a ricucire il paziente. Doppietta l’argentino, doppietta il belga, con D’Ambrosio autore del 2-0: un gol che, lì per lì, sembrò una liberazione. Buffo, no?
Il piccolo Brasile di Donetsk si è rivelato un Brasile piccolo, dai piedi sbiruli del portiere ai pisoli di difensori che gli avversari – Barella, Brozovic, Gagliardini, la stessa coppia d’attacco – mordevano in branco: e a ogni graffio, a ogni spallata, tutti giù per terra. Conte ha giocato la partita che aveva in mente, Castro l’ha subita anche quando, nel primo tempo, il possesso palla si era impennato fino al 61% per la libidine dei topi d’archivio. Degli ucraini, fra virgolette, non ricordo che una sgrullatina di Junior Moraes, murata d’istinto da Handanovic. Prima e dopo, né il pungiglione dell’ape né lo svolazzo della farfalla: sempre e comunque a rimorchio.
Inter-Siviglia, dunque. In questi casi il rischio, paradossale, è quello di farsi trasportare su un «vasel» da uno scarto così obeso. Conoscendo Conte, difficile che avvenga. Ne hanno vinte cinque, di Europa League, gli spagnoli, ma questa Inter sprizza salute da tutti i pori, nonostante le tappe post virus siano già 17; ha ritrovato i gol di Martinez, ha recuperato la solidità della difesa. Il lancio a Lukaku è lo schema base, non (più) l’unico. E se Barella arriva da Cagliari, non ne farei un drammma. Il rigore sbagliato dal Getafe fu un segno del destino: tutto il resto, destino della forza.
All’1.43 un pedofilo fa i complimenti a sè stesso per essere pedofilo, indaista e multinick.
Un subumano.
Ivana Bordon, col tuo riportone catramato alla Ernesto Pellegrini (il nostro cuoco che si è comprato l’inda…) sei perfetto per la tua professione di abominevole pedofilo.
Però dai parecchio nell’occhio—
Perché l’Inda ha già vinto la Mitropa:
Perché a Siviglia dovrebbero rifare la bacheca;
Perché Banega ha qualcosa da farsi perdonare;
Perché quelli della gasport hanno già preparato il DVD da pubblicare per celebrare i trionfi su Ludogorets, Getafe, Leverkusen, Donetsk e – appunto – Siviglia;
Perché Lukaku è meglio di CR7;
Perché Lau-toro è meglio di Dybala;
Perché Handanovic è meglio di Szczesny;
Perché Brozovic è meglio di Bentancur;
Perché DeVrij è meglio di DeLigt;
Perché Gagliardini è meglio di Muratore;
Perché Skriniar è meglio di Rugani;
Perché D’Ambrosio è meglio di DeSciglio;
Perché “la rincorsa continua” (cit.).
P.S. Prima che qualcuno equivochi, questo post è volutamente ironico e NESSUNA delle affermazioni contenute esprime la mia opinione.
Buona giornata a tutti.
Era nell’aria, si avvertiva il tanfo. Il Primario sta traghettando lo spazio verso lidi inadeguati, e certamente non di mio interesse. Oggi raggiunge l’apice e lo sdoganamento del tema. Questi 25 post sono una sua piccola vittoria.
Non so il resto della truppa, ma la mia mente si rifiuta di dissertare su merde, spioni, avvelenatori e traditori vari.
La saluto.
Igor Tudor!
Carissimo de Pasquale, mi riferivo alla competizione Europa League: Ludogorets, Getafe, Leverkusen e Shakhtar non mi paiono proprio squadre di primo piano, e neppure il Siviglia, a dire il vero
Bravo Marco, uno dei pochi decenti insieme a Dino Zoff
Benissimo, adesso si affronta la squadra piu’ forte della competizione, tecnica , agile e veloce.
Conte raggiunge la sua prima finale europea, lo merita.
madfool, la squadra per cui tifa rappresenta il calcio maggiore?
Non sapevo che questo spazio si occupasse anche di calcio minore