In uno stadio intitolato a Johan Cruijff bisogna mettersi sull’attenti e giocare onorandone le tracce che fissò, il messaggio che diffuse. E’ quello che ha fatto l’Italia di Roberto Mancini, asfaltando per un’ora l’Olanda che fu, paesi bassi e difesa grattacielo, senza capo (in panchina: tale Lodeweges)) né coda (Wijnaldum, il migliore, fuori ruolo per un tempo) né ariete (troppo tardi, il De Jong del Siviglia).
L’unica nuvola è l’infortunio di Zaniolo: ancora in ginocchio, auguri di cuore. Per il resto, luna piena e stelle, tante stelle. Il Mancio è uno dei rari allenatori che, a mio avviso, brillano di più da ct. Sette cambi rispetto alla Bosnia di venerdì, soprattutto Jorginho: altra musica, il centrocampo. E – per una sera, almeno – potere alla sinistra: Spinazzola-Insigne. Lì è nato il gol di Barella, propiziato da Immobile. Barella di testa, da centravanti, la scarpa d’oro in cross, da rifinitore: il calcio, signori. E per pudore, visto il luogo, non aggiungo «totale».
C’è la torta, manca (ancora) la ciliegia di un «nove» europeo, quale Ciro sa essere solo in campionato, e quale Kean, schierato all’ala, non ha saputo diventare agli sgoccioli, quando il destino gli aveva offerto la fuga e armato il sinistro (scellerato).
Mi sono divertito. Per un’ora, grande Italia. Con Locatelli, al debutto, testa alta e recuperi tosti, con Barella indiavolato e con Chiellini, al rientro dopo una vita, protetto dal pressing che la squadra sprigionava da ogni tackle, per ogni zolla.
La Nations League sta al calcio come un’onda al mare, ma intanto la Nazionale è prima nel gruppo e solo nel finale ha avuto bisogno di ricorrere al cuore, ai corpo a corpo, a qualche campanile da cartolina, ai riflessi acrobatici di Donnarumma.
Restano il fraseggio, il piacere del gioco corale, semplice, veloce. Da ragazzi che non hanno paura di aver coraggio.
Però Dybala con il Lione era infortunato.
Scritto da Massimo Franzò il 12 settembre 2020 alle ore 10:34
Al ritorno. All’andata fece qualcosina. Ma poco poco. E ancora poco per uno che chiede 10 stecche l’anno.
Prego vedere cosa fa ancora oggi, per esempio, thomas muller nelle gare decisive.
0 goal negli ultimi tre anni in eliminazione diretta.
Il problema è stata la sostanziale dormita del duo marotta-paratici nel triennio 2015-2018. In quei tre anni è maturata la trasfigurazione – con la benedizione del ricottaro d’oro del calcio italiano – di una squadra.
Troppo comodo all’alba del 2019 dire “bisogna hambià mezza rosa!”. Era tardi.
Nel 2017 matuidi ne aveva 30, khedira 30, marione 31, barzaglione 36, chiellini 33, bonucci 30 (e venne pure venduto…), il pipitone 30.
Lui, dov’era?
Il costo dei cartellini è tra le cause del disastro finanziario del calcio. I trasferimenti danno lavoro ad avidi procuratori che ormai incassano il 10% del fatturato e drogano i bilanci con plusvalenze fittizie. E come nel caso di dybala, dollarumma, milik mettono i giocatori dalla parte del manico perché le società devono aumentare gli ingaggi per non perderli a zero. Se non ci fosse il costo del cartellino, non ci sarebbero nemmeno i contratti pluriennali che nella metà dei casi si rivelano un boomerang per le società (la Juve ne sa qualcosa). Non so in che modo, ma bisognerebbe arrivare a qualcosa sul modello nba dove i giocatori possono scambiati e non venduti per lo meno tra le società della stessa categoria e stabilire indennizzi fissi magari per gli scambi con categorie inferiori o giocatori giovani.
Però Dybala con il Lione era infortunato.
Scritto da Leoncini45 il 12 settembre 2020 alle ore 09:31
Leo, non sono per nulla d’accordo con te. La juve ha fatto quel che ha fatto nonostante ci fosse ronaldo, che ha avuto un rendimento altissimo. Soprattutto in CL.
La realtà che, più che noi, la soceietà juventus non si deve nascondere è che dal 2017 (forse pure prima= ha agevolato un progressivo raggrinzimento e depauperamento della rosa, per errori, comodità e incapacità assortite.
Nel 18-19 la juve ha vinto in carrozza il campionato, ha passato il turno in CL solo per ronaldo, è uscita con i bimbi nonostante ronaldo straordinario (ancora una volta).
L’anno passato senza di lui manco il campionato, visto che il pipita era oramai impresentabile, e che in alternativa si sarebbe dovuto trovare uno che segnasse 31 goal in campionato e fosse ancora decisivo in CL.
Che poi cr7 sia condizionante è un’aggravante per la dirigenza della juve. Diviene condizionante per la mancanza di personalità dei giocatori che gli sono stati affiancati.
Duole dirlo, Dybala tra questi. Inesistente con madrid, ajax e all’andata con il lione.
Speriamo solo che negli ultimi anni con gli acquisti di deligt, demiral, bentancur, arthur, kulusevski si sia invertita la rotta.
Ma imputare a ronaldo di non aver cambiato nulla è come comprare una ferrari (ops) dargli le gomme lisce e poi rimproverare la meccanica, perchè non sei arrivato a vincere il gran premio.
Detto, col senno di poi, che la grande spesa per ronaldo sarebbe stato meglio destinata se fosse stata utilizzata per comprare 4-5 giocatori. Ma era anche difficile pensare che metteressero assieme – non solo per colpa loro – acquisti diversamente discutibili come higuain (appassito preccoemente), pjani (buono e basta e mai maturato a livelli di grande centrocampista), cancelo, danilo, costa, bernardeschi e via dicendo. Per non dire di dybala che non ha (ancora?) fatto il salto da grande giocatore a fuoriclasse. E che temo purtroppo che non farà .
Robertson su Gattuso: d’accordo con te su forma e sostanza e soprattutto sul fatto che Gattuso non può fare quelle dichiarazioni, non ottiene nessun vantaggio e si espone inutilmente. Secondo me neanche personalmente andrebbe parlato al calciatore in quel modo. Sei l’allenatore, glielo fai capire, e comunque dovresti ragionare sempre su scala tecnica e meritocratica. Se è un professionista e mi garantisce prestazioni migliori anche a fine contratto lo faccio giocare, mica mi devo dare le martellate sulle palle per fare piacere al mio presidente, io devo ottenere sul massimo da tutta la rosa per il bene della squadra.
Che poi quando ci si comporta bene, da professionisti, a lungo andare è sempre un vantaggio.
70 milioni di perdite nella stagione del covid, con ricavi che vanno verso i 600 milioni nonostante i vuoti nello stadio, non dico sia un buon risultato ma non è cosà drammatico. Senza il covid sarebbe andata meglio ma va anche ricordato che senza l’accordo sulle ultime mensilità dei calciatori (che se non erro dovranno prima o poi essere corrisposte) avremmo oltrepassato i 100 milioni.
Con l’abbassamento dell’età media e del monte ingaggi la situazione migliorerà . Soprattutto ci saranno più giocatori appetibili sul mercato qualora ci sia bisogno di cessioni per plusvalenze: come si è visto quest’anno, le nostre cariatidi non le vuole giustamente più nessuno.
…e qua non c’è “delirio” per come letto..dati alla mano e viene fuori la realtà ..leo
Attenzione, non sto scrivendo per denigrare le capacità d Ronaldo perchè quelle sono evidenti a tutti me compreso..Scrivo sulla utilità di avere un giocatore 35enne e pagarlo un fottio di soldi tra cartellino ed ingaggio..leo
Certo il “covid” ha messo il dito nella piaga..ma nelle piaghe di tutti…leo