Lascio volentieri il «tavolino» di Juventus-Napoli agli Aslologi che hanno sostituito i virologi dopo che costorono avevano scalzato i tecnologi. Invito alla calma i pazienti. E’ solo il primo tempo. Ci sarà il ricorso, scenderà in campo il matador Grassani, fior di avvocato, chissà mai se arriveremo alla sentenza «saggia» invocata dal ministro Spadafora (perché poi «saggia?»).
Secondo il giudice sportivo, il Napoli avrebbe fatto il furbo: Asl o non Asl. E, per questo, la sua diserzione non sarebbe riconducibile a «cause di forza maggiore». La parola alla difesa. Al di là di Napoli e Juventus, resta sullo sfondo il problema del «precedente». Con due positivi, il Genoa ha giocato proprio al San Paolo. E sempre con due, in Premier, il Liverpool è sceso in campo a Birmingham, rimediando una memorabile stangata dall’Aston Villa (2-7). De Laurentiis no. Glielo hanno impedito le autorità sanitarie regionali. Il verdetto sancito scoraggia gli emulatori. Un ribaltamento, probabile, li stimolerebbe: o comunque, li giustificherebbe. Al netto dell’obtorto (proto)collo sul quale, se non ho letto male, la procura federale ha aperto un fascicolo.
Fermo restando il punto cruciale: furono o non furono le Asl campane a sabotare la trasferta del Napoli? Mi siedo sulla sponda del fiume, in curiosa attesa. Non ho fretta, non ho referenze né preferenze. A nessuno piace vincere così; e, nello stesso tempo, nessuno dovrebbe giocare sul Covid, insinuano a Napoli e rimandano da Torino, a turno.
L’importante è non spaccare la Clinica, specchio del Paese reale. E ricordare sempre, come diceva Voltaire, che il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola. Mi manca, tanto, il parere di Sarri. Il comandante che ha fatto la rivoluzione di là e la restaurazione di qua. Per voi come andrà a finire?
Buongiorno gentile Beccantini.
Parto da questo stralcio della sentenza del giudice sportivo:
“E’ pertanto preclusa a questo stesso Giudice, come da noti principi, ogni valutazione sulla legittimità (e, ancor più, ogni eventuale forma di disapplicazione) di atti e provvedimenti, in qualunque forma adottati, delle Autorità sanitarie statali e territoriali, nonché delle Autorità regionali, posti in essere a tutela della salute di singoli o della collettività.”
Mi sembra che la sentenza “sportiva” non poteva prendere una strada diversa.
In molti si aspettavano che lo scambio del binario si attivasse al passaggio della discussione relativa a Juventus-Napoli.
Ed invece, il treno è filato dritto verso la sua naturale destinazione, e diversamente non avrebbe potuto essere.
Il Giudice sportivo ha correttamente rilanciato la palla in campo giuridico, non sportivo aizzando il fuoco dello scontro tra politica e sport.
L’argomento sempre scavalcato sin dai tempi di calciopoli, ripropone nuovamente il conflitto tra sport e politica (intesa come gestione della cosa pubblica, in questo caso della salute pubblica), conflitto mai risolto.
A prescindere dall’esame delle carte “sanitarie” e della tempistica (ad hoc, non ad hoc….) con la quale l’ASL campana avrebbe imposto alla SSC Napoli di non partire (?) per Torino, ci si dovrebbe chiedere qualcos’altro, ossia quanto la Lega e la FIGC si siano tutelate prima dell’inizio del campionato davanti a simili scenari.
E qui torniamo al famoso protocollo, laddove, probabilmente, qualche falla c’è, ed il buon Aurelio, che fesso non è, e che non sembra amare molto la Lega, supportato e confortato da una buona pletora di esperti, saggi ed avvocati, ha provocato l’intero movimento, creando un “precedente”.
Quanto meno pericoloso per il calcio lo dirà il tempo e la aula di giustizia.
Stante la situazione epidemiologica, in continua e negativa (purtroppo) evoluzione penso che:
1) il campionato vada sospeso all’approssimarsi di una ulteriore crisi epidemiologica, specie se vede coinvolti un numero di tesserati (non solo chi va in campo) cospicuo;
2) riscrivere un nuovo protocollo laddove al tavolo si siedano tutte le autorità calcistiche, sanitarie e politiche, eliminando per quanto possibile ogni diversa interpretazione di quanto firmato da tutti i presidenti;
3) studio di un nuovo format del campionato alternativo a quello corrente a partire dalla prima giornata di ritorno a patto che la situazione epidemiologica peggiori sensibilmente.
Juventus-Napoli non finirà qui, ed andrà oltre i tempi supplementari, con tre punti che rimarranno “sub-judice” per un bel po’ di tempo penalizzando entrambe le società .
Davanti ad un siffatto spettro, sarebbe stato meglio giocare.
Credo che Ferlaino e Boniperti davanti ad un simile scenario si sarebbero accordati.
Altri tempi, altre ASL.
Mi aspetto una pena più severa dopo il ricorso
La smoking gun è il silenzio tombale dei parigrado del cinepanettonaro in questi giorni. A parte il giocattolaio, che è stato molto chiaro su come la pensi, nn uno che abbia detto A. Hanno ben chiari gli effetti dell’azione dell’omino di celluloide e, soprattutto, sulle motivazioni della stessa, in pieno stile Totò e Peppino (segnatamente, “I magliari”) .
Il tono del pezzo odierno mi fa dubitare sulla qualità del cemento usato nella costruzione della clinica (cemento armato friabile?).
Se l’appello confermasse la decisione sarei sorpreso.
“Con tutto quello che ha speso” (cit) è principio di legge (alla cacciatora) sempre vivo e strisciante nel paesello dei pecorari e delle lepri.Giggino è già al lavoro. Se fa bene, si tiene il seggio per altri cinque anni e non deve riprendere il baracchino a tracolla e vendere bibbbite e mustaccioli sui gradoni. Fara di tutto.
La difesa di cosa Primario ????
Le carte sono CHIARISSIME e motivano giorno x giorno, anzi….ora x ora , i FATTI
E pure a sto giro il ns campionato ha fatto una bella figura di merda, unico in Europa,forse nel mondo, ad aver messo in piedi una sceneggiata degna del miglior Mario Merola
Poi ovvio…a nessuno piace vincere cosi , ma ancora di piu’ , a nessuno piace esser preso cosi x il culo
E gli ha detto pure bene, perche’ lo 0-3 ed il punto di penalita’ e’ pure poca roba , in confronto a quella che doveva essere la giusta punizione
Marco Polímero, manco ci fossimo dati alle sedute spiritiche.
Almeno in primo grado giustizia è fatta e che la marachella del cinepanettonaro non è rimasta impunita.
Ho sempre pensato e scritto che non vedevo come potesse essere emessa sentenza diversa.
Sinceramente non capisco le seghe mentali del “a nessuno piace vincere così”.
Roberto buongiorno
Come va, spero che stia bene, e che i suoi pazienti non le creino troppi grattacapi, e se lo facessero deve capirli, non sia troppo duro con loro, si metta nei loro panni, hanno sofferto tanto poverini, pensi che ogni volta che abbandonano la sua clinica per andare a fare una gita in Europa, trovano persone cattive che li maltrattano.Adesso soffrono anche di un’altra patologia, io non so bene cosa sia, o di cosa si tratti, ma si sono messi tutti ad alzare tavolini, o qualsiasi mobile che abbia quattro zampe, io per sicurezza, se fossi in lei, comincerei a incatenare i comodini di casa sua, nessuno può sapere cosa gli possa passare per quella cosa che si poggia sopra i loro colli, fanno più turpiloquio del solito, come se il turpiloquio lì rendesse più vincenti, parlano di ASL, di tessere sanitarie, “ proprio loro”, mah, ora più che mai hanno bisogno di lei, di una guida, di un padre.A proposito, se le parlassero di cittadinanze, di esami truccati per averla, gli lasci stare, gli dia ragione, hanno bisogno di essere rassicurati.Ora la saluto, e le auguro tante belle cose, però me lo fa un favore, si tolga da quella sponda del fiume, potrebbe cedere.
Gentile Gian-Carlo, è valido. Tranquillo. “Apparentemente”: nel suo avverbio c’è tutto.
Gentile Primario, non so se la sentenza apparentemente solidissima potrà superare l’onda del sentimento popolare anti juventino. Io me l’auguro.
Gol! A tavolino?