Una tantum, l’Europa rovescia il campionato: tre vittorie e un pari contro tre sconfitte e un pari. L’unica a non vincere, l’Inter. Dall’1-1 con lo Slavia al 2-2 con il Borussia Moencheccetera la differenza è stata l’impatto, meno vago. Dopodiché, siamo alle solite: ammesso che i dogmi siano pericolosi – e la difesa a tre, per Conte, lo è diventata – in campo vanno i giocatori e sono proprio loro a tracciare i confini. Nel bene, Lukaku, con la doppietta che prima illude e poi salva; nel male, Vidal, prima il rigore «ignorante», trasformato da Bensebaini, e poi la pennica sullo scatto di Hofmann. E dal momento che il Real si è fatto battere in casa da uno Shakhtar spolpato (dal covid), ecco a voi il girone polveriera.
C’era Eriksen trequartista: bollicine. C’era Sanchez: periferia. Altro discorso, Lau-Toro: che palo, quel palo. Perisic a tutta fascia è una cintura di castità , e Darmian al posto di Hakimi, beccato dal virus, non meno intraprendente ma non proprio la stessa lama nel fianco. L’ha fatta l’Inter, la partita, un‘Inter sorda e grigia: i tedeschi hanno cercato di sottrarle gli episodi, ma non ricordo emozioni memorabili.
Nel round dedicato ai centravanti (Morata, Immobile, Zapata) non poteva mancare Lukaku: il solito ciclope. Ricapitolando: nel derby, Kolarov. In Champions, Vidal. E se nella posizione «centralista» del serbo c’era lo zampino di Antonio, nelle fotte del cileno c’è solo la testa di lui medesimo. Patti chiari.
C’è del calcio, in Danimarca. Il calcio dell’Atalanta. Direte: rifilarne quattro al Midtjylland non sarà mica un’impresa. Può darsi. Ricordo, però, una Juventus che, mutatis mutandis, non andò oltre l’1-1 in un paio di gite a Copenaghen. Zapata, il Papu (che sberla, pazienti!), Muriel e l’ultimo arrivato, Miranchuk (un bacino). Napoli brucia ancora, ma il Gasp ci ha messo su un bel cerotto.
Chiudo, ex post, con i miei pronostici: Dinamo Kiev-Juventus X; Lazio-Borussia D. 2; Inter-Borussia M. 1; Midtjylland-Atalanta 2. Uno su quattro. Per fortuna, avevo escluso il Real.
Scritto da MacPhisto il 23 ottobre 2020 alle ore 10:59
Mah, vedremo cosa succedera’ anche’ perche’ se non si approfitta dei punti che inevitabilmente la Juve lascera’ per strada prima che il nuovo allenatore trovi la quadraura del cerchio,tutto diventera’ molto piu’ difficile..
Scritto da De pasquale il 23 ottobre 2020 alle ore 01:34
Il fatto è che Conte è sempre stato abbastanza dogmatico, se convinto di determinati schemi, lo potevate riscontrare già dall’ultimo suo anno alla Juve, anche se poi al Chelsea mostrò ben altro in effetti.
La difesa a 3 ostinata che diviene spesso poi a 5 è un refrain che penalizza a lungo termine e credo che il salentino abbia smesso di provare davvero nuove soluzioni in carriera da almeno due-tre anni a questa parte. I Vidal e i Kolarov e i Perisic sono gente pronta al di là di acciacchi o dell’età , che sa giocare al pallone e sa cosa vuol dire competere ad alti livelli o giocare per vincere (specie il cileno). Poi avete tutti i cambi per ruolo, senza buchi nella rosa.
Oggettivamente quello che dichiaravate essere come uno scommettitore ladro non ha scuse: già solo per l’ingaggio da top in Europa che percepisce.
Ergo deve vincere lo scudetto (che poi lo sperate tutti ardentemente).
Effettivamente è stato un giocatore straordinario. In grado di giocare in ogni posizione (a proposito di un metro que un metro la), saltare di testa, colpire di destro sinistro, fare il regista e il suggeritore. Nel goal di carlos alberto nella finale 70 sembra un regista che dica ad un attore cosa fare. Nelle prove, ma era una finale mondiale.
Ma guarda un po’, e pensare che persino io se, gli indaisti dichiarati e quelli travestiti da finti gobbi, si limitassero a parlare di calcio, mi guarderei dall’insultarli meritoriamente come…meritano.
Ma se lo fanno loro per primi, chiaramente si beccano la risposta perchè, in fondo, tutto si riduce ad un “è nato prima l’uovo o la gallina”?
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Scritto da Luca G. il 22 ottobre 2020 alle ore 22:55
Ricordo ricotta ridacchiare vigliaccamente e con arroganza in pubblico , sul fatto che Coman non azzeccava un cross.
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Quelle vigliaccate, sarei curioso di leggerle .
Non che io avessi simpatie per fornaggi e ricotte, ma di Allegri su Coman, ricordo di aver letto solo apprezzamenti.
https://www.facebook.com/photo?fbid=3367630326666603&set=pcb.3367583046671331
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https://www.facebook.com/photo?fbid=3367582706671365&set=a.154287974667537
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Pele’ che grande campione! Nettamente il migliore della storia. Ieri sera ho riascoltato il commento di Burgnich. Prima della finale 1970 per caricarsi si disse: in fin dei conti lui è un uomo come gli altri! Mi sono accorto poi che mi sbagliavo. Qualche tempo fa ho sentito il commento dei napoletani (De Magistris in primis) che vanno dicendo che il più grande di tutti fu Maradona. Senza nulla togliere al talento del pibe de oro, che giocava quasi esclusivamente col sinistro, rammento che Pelé faceva gol di destro, di sinistro e di testa! Sì, ma con la testa, non con la mano, vantandosi poi (alla napoletana) che quella era la mano di Dio. Mi piacerebbe sapere cosa direbbero i napoletani se Maradona, dopo aver giocato nel Napoli, fosse passato alla Juve.
Auguri al grande Pele’