Prima con merito, la Nazionale del Mancio si giocherà nell’ottobre del 2021, dopo l’Europeo, anche la Nations League. Così, in ordine alfabetico: Belgio, Francia, Italia, Spagna. Il 2-0 di Sarajevo, città martire che segnò la fine dell’era Sacchi, ha ribadito quanto il gioco scorra – chiunque sia in panca a governare: Evani, 3 su 3, o il titolare – e quanto, anche per questo, o soprattutto per questo, i giocatori siano stati portati al massimo. D’ora in poi, l’ultimo passo, che resta il più complicato, tocca a loro. Ma ci sarà tempo per discuterne.
Jorginho su rigore e Berardi con la Polonia, Belotti e ancora Berardi con la Bosnia. E di Donnarumma, non più di una parata (su Prevljak). Casa o fuori, il canovaccio non cambia. In pressing, sempre, recuperi voraci e smarcamenti a dettare i passaggi. Gli avversari non erano d’alto lignaggio, per carità , e il balzo estremo andrà fatto proprio contro le France e le Spagne, ma in passato non è che i materassi suggerissero sogni radiosi.
Il calcio del covid ha scombussolato il mondo. Fra porte chiuse e socchiuse, i giovani hanno cominciato a giocare, e sempre a livelli più alti (Barella, per esempio) e così sono caduti certi muri, certe mentalità . Mancini ha battuto tutti sul tempo.
Chiudo con un termine: assist. Così prezioso, così elitario che andrebbe spacciato con cura. Invece no. E’ diventato assist, nella paranoia del calcio post-moderno, persino la parabola di un corner che incoccia una qualche nuca, un qualche ciuffo e da lì carambola in rete. A Sarajevo, finalmente, un tuffo nel classico. Assist puri, assist veri: il primo, pennellato, di Insigne (in versione sarriana, senza un Higuain da 36 gol a fargli ombra) per Belotti; il secondo, pettinato, di Locatelli per Berardi. Che, a 26 anni, non è più il ragazzo che barcollava sul futuro come un ubriaco sul tetto. Vive nel presente, a Sassuolo, e si diverte.
Gentile Dylive, buon giorno. Ne ho appena accennato perché trattai l’argomento in maniera più estesa in altre sedi. Lo penso profondamente. Le porte chiuse, sul piano psicologico e a ricasco, hanno molto influito.
E’ un azzardo scrivere che il calcio mondiale, come valori tecnici, accusa un momento di declino? Troppi risultati strani..a me della nazionale italiana frega poco, risento sempre di quel che la figc ci ha fatto nel 2006..Non ho visto la gara di ieri sera e non mi interessano neanche gli “elogi” letti sui quotidiano sportivi e non..di stamani…Ci si annoia in attesa del campionato peraltro marcato “covid”! Poca cosa o molta a seconda dei punti di vista individuali!!!! leo
Buongiorno Beck, nel suo editoriale sfiora appena una questione che secondo me andrebbe approfondita, e cioè: non pensa che il giocare a porte chiuse (e quindi senza la pressione di un pubblico nemico ma anche amico, che ti fischia se borbotta se giochi male) possa essere addirittura un vantaggio per alcuni calciatori e, se giovani, per la loro crescita? Nel mese di ottobre ero a pranzo in un ristorante di Milano, e nel tavolo a fianco un tifoso del Milan stava spiegando ad un suo commensale che Calhanoglou ha iniziato a giocare meglio da quando il Covid ha fatto chiudere gli stadi, perché prima con il pubblico se la faceva addosso.
Se avesse il procuratore e il consigliori giusto forse Kean sarebbe meglio di quei due li. Ma mica è detto, eh?
Vedere come vengono qui questi nuovi montoni, genere scamacca, favilli e di questo tipo. Non stiamo però parlando, fino a prova contraria, di potenziali lewandoski, mbappè (che farà prima o poi il centravanti, intanto svolazza a destra e sinistra) benzema (senza il quale la francia ha vinto un mondiale….) e via dicendo.
Pure timo werner mi pare un giocatore, ma non mi sembra un crack. L’altra sera lui sane e gnabry che teoricamente avrebbero dovuto fare carne di porca della difesa spagnola non hanno visto boccia.
Robertson, il posizionamento della Nazionale è più che buono, dopo queste ultime partite e l’ottima qualificazione all’Europeo (quando lo faranno) e alla Final Four di Nations League (che ora è una burletta di trofeo, ma sempre meglio arrivarci e scrivere l’albo d’oro, che anche la Coppa dei Campioni è nata come torneo da giardino di Santiago Bernabeu, e intanto il Real ne ha accumulate cinque che stanno in albo d’oro come le ultime tre).
Direi che ha agganciato il gruppo di testa (Francia, Spagna, Brasile, Germania, Argentina, Uruguay, Olanda, Inghilterra), di quelle che si giocano le fasi finali con qualche velleità . Il livello non è ancora quello della Francia (ma loro sono campioni del mondo in un mondiale a cui nemmeno abbiamo partecipato, non dimentichiamolo), ma in partita secca ce la si può giocare con tutti.
Merito del gioco più che dei giocatori, che scarsi non sono, ma neppure eccelsi. L’unico che potrebbe davvero essere il “campione” della svolta, sempre se si ripiglia dall’infortunio, è Zaniolo; gli altri sono buoni/ottimi che possono imbroccare il periodo giusto e farti un mondiale/europeo alla Grosso 2006.
Di sicuro il centravanti è il ruolo più scoperto, chè Belotti/Immobile la cilindrata è quella lì, manca sempre venti soldi per fare una lira.
Su Baggio, cosi, a occhio, visse malissimo la sua cessione agli albori del ciclo di lippi. Fu una reciproca dichiarazione di indifferenza. Tu non ci hai amato, noi facciamo a meno di te. Chi semina vento ecc ecc.
Dybala è diverso, anche nel suo rapporto con il club e la storia del club (e pure per la cilindrata complessiva del giocatore). Ma con la venuta di Kulusevski, che ha classe assoluta, il rischio di dismissione mi pare simile.
i secondi 11 dei formaggioni (convocazioni sub covid) sarebbero più o meno.
mandanda
dubois upamecano (forte..) lenglet digne
camavinga tolisso aouar
martial giroud ben yedder
e sicuramente ce n’è fuori qualcuno….
Concordo con Dario. Belotti è un buon centravanti, ma quel ruolo li, e forse quello di secondo attaccante fintantoche non torni zaniolo è il punto di maggiore debolezza tecnica della nazionale.
Donnarumma Florenzi Bonucci Acerbi Spinazzola (Emerson)
Barella Locatelli Verratti (Jorginho)
Zaniolo Belotti (Kean? Immobile?) Insigne (Chiesa)
E’ una buona nazionale, ma temo con pochi cambi (soprattuttoo a centrocampo, in difesa si cava sempre fuori qualcosa di buono). Il problema più grosso mi pare proprio un centravanti di levatura europea. Belotti è il guivarche italiano. La francia ha spesso avuto problemi con la qualità del centravanti, a parte henry trezeguet. Ora ha l’erede di ronaldo, per dire.
Se si guarda per esempio ai primi 11 (ma pure ai secondi) della francia, cì+ da prendere paura.
Loris pavard varane kimpembe hernandez
pogba rabiot kante
coman mbappe griezmann.
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Per i tifosi della Juventus che ancora fanno riferimenti a “roberto baggio” Gli voglio ricordare che:
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il 26-05-2019, invitato da Fazio a Che tempo che Fa (che io non guardo), accetto’ ma, a condizione, che non gli facesse domande o riferimenti sulla juventus!
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E’ un mio amico, con il quale avevo discusso del racconto di un “nostro” comune amico de las pampas, di quando “baggio” in uno dei suoi viaggi in Argentina, durante una battuta di caccia con i gli amici veneti, parlando dello scandalo calciopoli, disse che avrebbe voluto cancellare il passato con la Juventus, e’ distruggere tutte le foto con la maglia Bianconera.E’ vedendo il suddetto programma si e’ ricordato, e mi ha mandato il link, dove i venti minuti confermano il racconto del nostro amico.
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Della Juve, squadra dei suoi unic i(quasi?) successi, neanche un aneddoto. Zero.
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https://www.youtube.com/watch?v=YVqSwc5DlIc&t=47s
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ECCO COSA VORREBBE CANCELLARE!
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SECONDO WIKIPEDIA “roberto baggio” HA GIOCATO
campionati —- squadre — partite —- gol
1985–1990 – Fiorentina – 95 —– (39)
1990–1995 Juventus – 141 — (78)
1995–1997 A.C. Milan 51 ——(12
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QUESTI I SUOI TROFEI IN CARRIERA.
di SQUADRA
Juventus
Serie A: ———- 1994–95
Coppa Italia: — 1994–95
UEFA Cup: —– 1992–93
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INDIVIDUALI
UEFA Cup Winners’ Cup top scorer: 1990–91 (9 goals)
World Soccer’s World Player of the Year: 1993
Ballon d’Or: 1993
2nd place: 1994
8th place: 1990
FIFA World Player of the Year
3rd place: 1994
5th place: 1995
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Onze d’Or: 1993
Onze de Bronze: 1994
Onze d’Argent: 1995
Onze de Onze: 1993, 1994, 1995
FIFA World Cup Silver Ball: 1994
FIFA World Cup All-Star Team: 1994
Don Balón Award: 1994
Super Onze d’Or (4th place): 1995
Serie A top assist-provider: 1995–96
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Milan: Serie A: 1995–96
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Ecco, sui centrocampisti io ci andrei piano, detto che locatelli verratti barella è un bel centrocampo.
Sentivo parlare di allan e altri al confronto degli acquisti della juve.
Per carità , buoni giocatori. Infatti Allan gioca a numero otto nel Brasile, anzi no gioca arthur ora, Zielinski se lo contendono tutti e via dicendo ma rimane fuori nella polonia mica nel liverpool.. Un po’ di equilibrio su, se no poi finisce in altro modo basta dire che rabiot o bentancur o Arthur o mckennie ci hanno solo avuto culo.
Che nn toglie che barella andasse preso. Soprattutto in quanto italiano, che nn guasta. Ma nn è che l’abbiano regalato coi punti del dicano eh? 45 fischioni. Castrovilli vedremo.
All’età di castrovilli dii oggi rabiot giocava in Champions League da tre quattro anni. Dopo ha fatto tempo a farne di tutti i colori. Nel bene ma pure nel male.benta era alla bombonera a 18 con il latte ancora sulle labbra. Così, per la cronaca, se no vale tutto. Berna (e chiesa) alla finocchiona contro samp, lecce e crotone sembravano robben e ribery, poi l’asticella si alza.
Poi, certo, barella e castrovilli e zielinski vanno presi quando costano poco, perchè magari di tre uno forte forte viene fuori. Ma giocare nella friariellese, nella finocchiona e via dicendo non è proprio come giocare nella Juventus, come sanno bene bentancur e il formaggione..