Troppo dominante, il primo tempo, perché la Juventus potesse dilapidarne i tesori. Tornava De Ligt, prezioso, c’era Arthur a distribuir palloni, Bernardeschi a tirare (ebbene sì) e Cristiano, come al solito, a sequestrare il tabellino: con un palleggio-arresto-e-tiro, l’incipit; di mezza acrobazia, su sponda aerea di Demiral, il bis.
E il Cagliari? Ne aveva fuori per covid (Godin, Nandez: travi, non pagliuzze) e aveva iniziato pressando alto. Un pugno di minuti, non di più. Piano piano, Madama si è presa il campo. Soprattutto a destra (con Cuadrado, con Kulusevski). Penso che sia questa la filosofia che piace a Pirlo. Difesa a 4, calcio rapido, pratico, aggressivo, non di attesa come all’Olimpico, con la Lazio. Di Francesco gettò le basi del Sassuolo moderno e battezzò Zaniolo, nella Roma, addirittura al Bernabeu. Proprio per questo mi ha deluso: di una timidezza esasperata, la crociera. Altra musica, quando Sottil, un’ala, ha avvicendato Tripaldelli, un terzino.
Morata, lui, incanalava il traffico. Rabiot, che preferisco in un centrocampo a tre, si fiondava. In parole povere, una Juventus padrona e capace di governare persino le flessioni, i campanili, gli sbadigli. Relativi i rischi: e comunque, largamente inferiori al numero delle opportunità , su angolo (traversa di Demiral) o in contropiede (Morata, Kulusevski, Bernardeschi, Dybala, il cui ingresso non è stato drammatico come chez Caicedo).
Che segni Cristiano, non è una novità . Che segni solo lui, questo sì, può diventare un problema. Le notizie, viceversa, riguardano Bernardeschi, spuntato dalla botola, e la coppia De Ligt-Demiral (da Bonucci-Chiellini, gira il mondo gira nello spazio senza fine). Di Arthur ho scritto: è un «postino» che incolla i francobolli sulle buste e le porta a domicilio. Non chiedetegli la magia di un qualcosa che non sia il tocco corto. Uomo d’ordine è.
Giochiamo SOLO in orizzontale, senza palla non si muove nessuno e nessuno prova la giocata.
Classica partita che hanno pensato si vincesse da sola.
Preparata molto male mentalmente, al di là del fatto che qui sull’attacco del Ferenc entrambi i nostri centrali non erano in area…
Scritto da Fabrizio il 24 novembre 2020 alle ore 21:20
E Danilo, scivolato in precedenza, rientra al piccolo trotto e guarda chi ha la palla non chi c’è in mezzo
C’è sempre un buco tra la difesa ed il centrocampo di cui riescono ad approfittare perfino questi dilettanti ungheresi
Scusate se mi ripeto. Troppi peana per due gol al Cagliari.
Preparata molto male mentalmente, al di là del fatto che qui sull’attacco del Ferenc entrambi i nostri centrali non erano in area…
Magari si comincia a giocare.
Adesso riconosco Danilo
Venti minuti sconcertanti
Inizio a base di ricotta.
Forza Juve.