L’importanza dei carri attrezzi. Il solito, Cristiano Ronaldo. Suo, il pareggio con un sinistro da chirurgo che ha punito il ritardo di Dibusz. E l’altro, sempre meno insolito: Morata. Era entrato al posto di capitan Dybala che Pirlo cerca, correttamente, di recuperare dal vivo. Quando ormai il pari sembrava scolpito e l’orologio tiranno, la «quarta scelta» ha incornato un cross di Cuadrado e confuso – ancora una volta, per l’ultima volta – il povero portiere.
La rimonta vale gli ottavi di Champions e poco altro. Pirlo aveva raccomandato testa, la Juventus invece ha fatto di gamba sua. Avrà pensato, immagino, che la lezione dell’andata sarebbe bastata. Invece no. Difesa fitta, ma alta, il Ferencvaros di Rebrov. Con Zubkov e Uzuni a fare i guastatori. Il gol di Uzuni, al di là della scivolata di Danilo e della vaghezza di Szczesny, casuale non fu. Ci stava.
Brutta Juventus: molle, pigra, sazia. Dybala cercava la forma tocchettando e spesso finiva in fuorigioco, con Cristiano e Bernardeschi. Perché sì, il movimento senza palla era tirchio, e a nessun braccio levato, in segno di vita o di invito, corrispondeva un salvagente dignitoso, un lancio profondo. In questi casi il rischio, di solito, vale la candela: prima o poi i difensori si appisolano e i centimetri premiano l’attaccante. A patto che non ci si rifugi, come ha fatto Madama, in un torello sterile, orizzontale, da Arthur a Cuadrado da Cuadrado a Bentancur (recuperi tosti, almeno) e così indietro.
I pali di Bernardeschi e Morata, il mezzo miracolo di Dibusz sul marziano non vanno trascurati, come il lancio con cui Danilo ha fiondato Cuadrado. Prezioso lo scudo di De Ligt. E poi i cambi, naturalmente. Decisivo Alvaro, non gli altri: da Chiesa a Kulusewski. Sullo svedese: se Cuadrado fa l’ala, Dejan tende ad accentrarsi. E se si accentra, o dribbla o si perde. Si è perso.
Robertson,
l’ha detto anche lui (DelIgt) che ha sbagliato sul loro gol, ne hai spiegato bene la dinamica: non si è perso il giocatore, ha tentato, non riuscendoci, di anticiparlo, poi, ovviamente, è una cosa successa dieci secondi prima e sui compagni avrebbero dovuto porre rimedio immediato o meno alla sbavatura dell’Olandesone.
Poi, per carità , per me ad oggi DeLigt è l’unico imprescindibile della difesa ed è colui che ci consente (crea i presupposti) di giocare in certo modo (corti e aggressivi), che poi si riesca davvero è altro paio di maniche (e non dipende da lui).
nella confusione tattica, comunque, è difficile per chiunque fare bene. non sarà un centrocampo irresistibile, ma si è visto contro il cagliari che se la squadra gioca con un minimo di cattiveria, si mantiene corta e tutti corrono, fanno bella figura anche arthur e i centrocampisti. convengo sul fatto che non sia un centrocampo di grandissimo livello, ma può essere funzionale al gioco della squadra dando sostanza in mezzo, consentendo di sfruttare al meglio le qualità di kulusevski e degli attaccanti.
ciao Alex, secondo me la situazione è quella che ho descritto prima. Ti do ragione sul fatto che Arthur magari non sia un crack ma credo sia molto più forte di quello che l’opinione pubblica pensi.
Il giocatore, valutato un botto per questioni meramente bilancistiche, ha determinate caratteristiche ben conosciute ed ammirate soprattutto nel primo anno al Camp Nou.
Siamo in grado di metterlo in quelle condizioni? Ovviamente no, visto la differenza tecnica e di mentalità tra Barca e noi.
Non essendo in grado di fare ciò, abbiamo scelto la strada più semplice e pigra per utilizzarlo? Sì, perchè fa il lavoro di Jorginho e del Pjanic juventino.
Faccio notare come un mediocre come l’italo-brasiliano, inserito in un meccanismo che, non si sa come, Mancini è riusciuto a far funzionare magicamente, rassomigli molto ad un buonissimo giocatore.
Ed allora mi viene più di un dubbio che il merito sia anche, se non soprattutto, dell’impalcatura e degli altri muratori che gli stanno al fianco.
Sul fatto che Arthur possa perdersi sui 60 metri, davvero non saprei e non ne sarei certo, anche perchè lo Stagista ci spacciava una squadra corta ed aggressiva, e quindi anche quello è relativo a come funzioni l’assieme.
Sulla presunta lentezza del brasiliano, mi avrai forse letto in precedenza, non concordo: la posizione che gli viene fatta tenere lo “costringe” a dribbling finalizzati solamente alla difesa della palla ed allo scarico principalmente verso i 2 rallentatori. In un centrocampo a 2 difficilmente uno può partire come una motoretta, abbandonare la postazione ed avventurarsi verso le lande avversarie a mostrare le proprie virtù cinetiche. E’ una posizione un po’ troppo delicata.
A Barcelona lo ricordo molto svelto di gambe e di pensiero, ma altro contesto quello.
Ti dirò di più, se non fosse che abbiamo già Kulu, Ramsey, Chiesa (seppur con caratteristiche e zone preferenziali di campo diverse) sarei curioso di vederlo sulla trequarti avversaria.
Tu e quasi tutti pensate sia lento, io penso il contrario e vorrei vedere se la sua eccellente difesa del pallone e predisposizione al passaggio corto, potesse magari risaltare in quella zona, procurandoci di passo qualche punizione in più dal limite.
Ciao.
x Robertson…avrei paura a salire su quell’aereo…La stessa Lazio l’ha utilizzato una sola volta “all’andata” per andare a Crotone mi pare…Al ritorno quella squadra ha utilizzato un volo Alitalia..E’ un aereo vecchio di 31 anni..mi sembra un capriccio “voluttuoso” di quel presidente. Forse ha finito di pagare i debiti precedenti (quelli dello spalmadebiti”) di quando quella società stava fallendo…pagasse gli stipendi che è meglio!!! leo
Ecco Fabrizio adesso ci capiamo al 100%.
Ps. Io aspetto ancora una presa di posizione da parte dell’assocalciatori sulla intemerata della laziese contro un giocatore che ha detto, legittimamente, che prima di comprarsi un’aereo la società con lui impegnata contrattualmente dovrebbe ottemperare al pagamento degli emolumenti previsti.
Una cosa è negoziare con i propri dipendenti una riduzione degli stessi in considerazione della crisi in atto, cosa buona e giusta (oltretutto intimare il pagamento ad un datore di lavoro non lontano dalla crisi finanziaria può avere conseguenze facili da immaginare, tipo chiudersi le balle nel cassetto).
Un’altra è eccepire se un presidente vanesio e con manie di grandezza con i soldi miei si compra un oggetto per far vedere quanto ce l’ha grosso. Per sovrappiù facendo ridere il mondo.
Non so se sia per questo che peruzzi si stia smarcando, ma ne avrebbe ragione.
Fabrizio
Io pianijc lo detestavo e sono contentissimo che non ci sia più ma ciò non sposta i concetti che ho espresso su Arthur ed il ns ccampo che secondo me è di discreta caratura e nulla più.
Gli scorsi giorni ho letto velocemente qualcuno qui dentro,non ricordo chi,che diceva che la ns percezione del ccampo di Berlino era superiore alla realtà .mah sarà pure così(e non lo è…)ma quel ccampo la ci assicurava 40 gol a stagione.
Questo?cinque.sei?
Scritto da Alex drastico il 25 novembre 2020 alle ore 09:28
Sul livello attuale del nostro centrocampo siamo perfettamente d’accordo, cosi’ come sul fatto che rispetto all’anno scorso AL MOMENTO non mi pare si possa dire che sia cambiato molto. Di Arthur abbiamo parlato; McKennie mette corsa e pressing e magari migliorerà ma al momento non sposta molto. Benta fin qui mi pare meno bene rispetto all’anno scorso. Anche lui ha margini di miglioramento ma anche limiti che mi pare siano diventati strutturali. Ramsey ha un livello tecnico piu’ alto degli altri ed é migliorato rispetto all’anno scorso, ma é quasi sempre rotto. Rabiot é l’unico che pare aver alzato i nmaniera abbastanza stabile il livello delle prestazioni rispetto alla scorsa stagione – e ci voleva anche poco – ma non stiamo parlando comunque di nulla di epocale. Il confronto con il centrocampo di Berlino é impietoso. E non cito i nomi di centrocampisti del passato piu’ o meno recente per decenza.
La verità é che la Juve ha sempre avuto almeno uno o due califfi a centrocampo, nelle varie epoche, mentre adesso ne é completamente sprovvista. Ha cinque elementi in rosa, che sono abbastanza pochi, piu’ alcuni che possono essere adattati con scarsi risultati (Berna ecc.).
Finché la società non riuscirà ad acquistare uno o due top in quel reparto, la squadra girerà male. Lo diciamo da anni, ma la società evidentemente non ne é convinta visto che gli investimenti li fa altrove. E non classificherei Arthur con la sua valutazione tra questi dal momento che trattasi di cifre legate al giochino delle plusvalenze.
Cartesio
deligt non è che si perde il pipetta. Cerca uno dei mille anticipi a centrocampo (se tanti ne fai uno lo perdi, è statistica), lo fa a metà , la palla schizza indietro, danilo dorme e scivola, alex sandro rientra come in una partita master (è stato lentissimo tutta la partita), cuadrello prova a chiudere da destra e non ci riesce per poco. Scesni non para un tiro da vicino ma parabile, superficiale in questo caso lui si.
In occasione del goal loro il meno colpevole è proprio deligt, che canta e porta la croce. Se non può fare un anticipo avendo dietro di se due compagni contro uno perchè troppo rischioso chiudamola qui, è meglio si vada a cercare un libero anni 60/70. Lo si mette dietro dietro e si gioca come facevano catanzaro, mantova, padova in quegli anni li. Se ieri sera non ci fosse stato uno della rapidità e velocità (sono cose diverse) di deligt ne prendevamo altro che uno (dal ferencvaros eh?).
Laddove si dimostra che nei tre (+ quadrado a destra, encomiabile), averci due terzini o due ex terzini di cui uno che non giocava da tre mesi, qualche rischio pesante lo dava. Il problema è stata la scarsa attenzione dei lanciatori/suggeritori. Devo dire anche che la bernarda, a parte il tiro estemporaneo del palo, pochissimo a fatto, avendone tutte le possibilità . L’impiego di mckennie da tornante di destra che fa spazio a cuadrado anche a me ha lasciato molto perplesso.
Ciao Bilbao
Però sto Arthur da mezzala non può giocare.se gli dai 60 metri di campo da fare si perde con quel passsettino al rallentatore.il suo ruolo è quello poi possiamo dibattere se rende di più con un compagno a fianco o due mezzali ma il giocatore è quello:un buon mediano di rottura,bravo a tener palla(non ieri sera)con limiti ben definiti.
Non avevo visto la partita con il Cagliari, ma a leggere ho pensato che si fosse trattato di una juve se non bella, a vedersi, bellina..Ieri sera invece ho visto una delle peggiori juve di questi tempi..Si possono dare colpe a tanti: giocatori allenatore e società ..Non sono se ci stanno capendo abbastanza di quel che non c’è. ma che servirebbe..Giocatori nuovi, non so con quale criterio hanno fatto le scelte…chi comanda non è l’ultimo arrivato e chi deve o avrebbe dovuto farlo sa di avere avuto ed ha in mano un calzino facile da rivoltare con un certo criterio..L’allenatore non so se “diventerà ” allenatore di una squadra tipo la juve, ove difficilmente si perdona..la Juve è una piazza difficile e se non ottieni rischia molto..La juve muove interessi “enormi” rispetto alle altre Società e questo la dice lunga sulle aspettative della “piazza”! Il rischio Pirlo, non so se calcolato a dovere, ma se il numero “1″ dice che le piacerebbe il “decimo”, allora secondo le idee del numero “1″ il rischi per quella scelta è stato calcolato, la scommessa da vincere da ritenere affascinante. Non mi va di condannare definitivamente Pirlo, ma se lo stesso Pirlo vuole assemblare una squadra, e non dei numeri, non può fare un “turnover abbondante”..Gli stessi giocatori non capiscono nulla ed al momento del loro utilizzo rendono poco.Non so cosa farà ancora più avanti e che cosa ci capiterà di vedere..fino ad adesso abbiamo visto poco e niente…Giocatori infortunati (muscoli) hanno determinato certe scelte,però se voglio assemblare una squadra devo insistere su un numero ristretto di giocatori e non variare ad minchiam formazione tutte le volte…Così non s’assembla “un cazzo”! Ieri sera hanno giocato tutti male da Dybala a Ronaldo. Chi si è salvato è stato il solo Morata..nei minuti da subentrante, un palo ed un gol e tanti sospiri da parte nostra…Una brutta juve, ma che juve brutta!!!! mi ha sussurrato il mio “divanium”! leo