Nel giorno, triste, tristissimo di Diego, è difficile scrivere di calcio, visto che nessuno lo giocò meglio di lui. Però ci provo. Inter giù, Atalanta su. La Champions non guarda in faccia la storia. Un Real incerottato, senza Sergio Ramos e Benzema, i totem della difesa e dell’attacco, ha banchettato nel deserto di San Siro contro un’Inter grigia e molle, sconfitta al di là degli episodi (il rigore sì pro Nacho, causato dalla foga di Barella, il rigore no pro Vidal) e al di qua della sbroccata del cileno che Taylor ha gelato col rosso.
Così, adesso, per gli ottavi serve un miracolo. Se tre indizi fanno una prova, quattro cosa fanno? Zizou, beato lui, può permettersi ben altre munizioni rispetto al Toro rimontato in carrozza dallo 0-2 al 4-2. Questa volta, il penalty di Hazard e l’autogol di Hakimi, già suicida all’andata, hanno tracciato il solco che nessuno, da Lukaku – a proposito: più l’avversario sale, più tende a scendere – a Lautaro, da Sanchez a Barella, è riuscito a colmare. Nemmeno Conte, con lo scafandro a tre (uffa) e un furore che ormai riesce a trasmettere solo nelle proteste. E sabato, occhio al Sassuolo.
Modric, Casemiro e Kroos hanno preso possesso del centrocampo, e non uno, il baby Odegaard compreso, che non sia stato all’altezza delle esigenze. Varanne e Nacho, soprattutto: una coppia sulla quale, alla vigilia, molto si spettegolò.
Continua a tradire il mercato – Vidal, Hakimi, non meno suicida dell’andata – continua a sentirsi tradito Eriksen, le cui staffette (dall’87’, stavolta) assomigliano sempre più a quelle messicane di Rivera. Se Conte e l’Inter sembrano in crisi di comunicazione, l’Atalanta del Gasp risorge, spavalda, dallo 0-5 di Bergamo. D’accordo, Anfield vuoto non è Anfield pieno, ma il 2-0 firmato da Ilicic e Gosens è frutto di idee, non di episodi. Klopp ha ruotato i titolari, e i Reds per un tempo non hanno tirato. La Dea aveva voglia di stupire, e molte tracce portano a Ilicic, non più prigioniero di una sensibilità ferita. Valeva la pena aspettarlo.
Sono d’accordo con Lovre.
Passeranno come secondi, al pelo dell’ultimo minuto probabilmente.
E si crederanno migliori degli altri, come al solito.
Altrimenti se il Real fa il biscottino, beh, punteranno all’EL e sarà contentissima la Roma o i cugini di averli tra i coglioni…
…il che non mi dispiacerebbe….
Maestro, hanno sempre un’occasione….. Possono vincere sia con lo Shaktar che con il Borussia..
Scritto da Causio il 26 novembre 2020 alle ore 10:24
E venire eliminati lo stesso se real e borussia fanno il biscottone di un bel pareggio all’ultima quali che siano gli altri risultati
Questa volta niente lattine …
Come fosse morto il palo, l’area di rigore,
o il Maschio Angioino, il San Carlo,
come fosse morto il sole, il buonumore,
la giovinezza, il tempo che non so fermarlo.
Deve essere stato come per Gesù Cristo,
non può morire uno così eterno,
e allora è meglio dire “Non s’è più visto”
e allora è meglio dire “È stato il Padreterno”
che se l’è preso, all’improvviso, con una mano,
quella che gli aveva prestato già una volta,
e l’ha tirato su, come dopo il fallo di un mediano,
e lui è di nuovo in piedi, e fa una giravolta,
e col pallone, di tacco, tra le gambe di San Pietro,
scivola, lo supera, lo dribbla col sorriso,
e dopo quattro passi che li ha messi tutti dietro,
infila il pallone nel sette del paradiso.
Il numero dieci allora si gira, cerca la sua gente
Esulta, e cantano il gloria gli angioletti,
ma lui non vede tra la folla plaudente
i ragazzi della curva azzurra, i prediletti,
e allora si mette tra le nuvole a scavare,
e vede come piange Careca, Bruscolotti, Ciro Muro,
piange una città intera, piange il mare,
“Tra tre giorni risorgo, ve lo giuro.”
(Corrado Visone)
L’ho trovata bella, anche se non mi associo a questo cordoglio così affettuoso; problema mio, non lo nego: da giocatore e come giocatore, lo reputo un grandissimo, lontano dal mio personale gusto del gioco del calcio; come figura simbolica credo abbia avuto fin troppo seguito, gente che ne ha usato l’immagine potente per farne un’icona, senza saper neppure stare vicino alle debolezze dell’uomo.
RIP
Maestro, hanno sempre un’occasione….. Possono vincere sia con lo Shaktar che con il Borussia..
Lovre, scommetti un caffè con me?
Arrivano quarti, come da mio pronostico dopo sorteggio gironi!
Splendido il titolo della Gazza di oggi: Ho visto Maradona
Repetita,io credo che passeranno lo stesso
Chissà se Marotta e Zhang si stanno mangiando le mani per non averlo licenziato per giusta causa