Dopo quattordici turni, la classifica del campionato scorso era: Inter 37, Juventus 36, Lazio 30, Roma 28, Cagliari (una partita in meno) e Atalanta 25, Napoli 20, Milan 17.
Dopo quattordici turni, la classifica odierna è: Milan 34, Inter 33, Roma 27, Sassuolo 26, Napoli 25, Juventus 24, Atalanta 22, Lazio 21. Mancano all’appello Udinese-Atalanta e Juventus-Napoli.
La mia griglia d’agosto era: 1) Juventus, 2) Inter, 3) Atalanta, 4) Milan, 5) Napoli, 6) Roma, 7) Lazio. E’ il Natale di Milano e, probabilmente, l’anno. Se l’Inter tutta sostanza di Conte (al diavolo Eriksen, le rime baciate, tutta la cianfrusaglia che eccita i fusignanisti), ha centrato la settima vittoria di fila, il Milan è ormai da sedici partite che realizza almeno due gol. E’ stato concepito durante il lockdown, Pioli ha trovato i Re magi (nell’ordine: Ibra, Kjaer, Theo Hernandez) e li ha inseriti in un presepe che neppure a casa Cupiello avrebbero immaginato. E stasera, a San Siro, ne mancavano un fracco, non solo il Totem e il suo vice danese.
Ah, questi allenatori. La Lazio aveva rimontato due gol e stava dominando. Improvvisamente, Inzaghino ha tolto Immobile e Milinkovic-Savic, protagonisti assoluti del pareggio (assist del serbo, sinistro di Ciro). Al Milan non è parso vero. Ha (ri)cominciato a sporgersi, con Rebic ha sfiorato un paio di gol, e Theo, questo straordinario rugbista prestato al calcio, avete presente Gareth Bale?, l’ha trovato.
Della Juventus avevo scritto ieri. Cosa aggiungere se non che il tavolino proprio bene non ha portato? Madama è crollata in casa, e il Napoli dall’attacco decimato, per rimontare il Toro, la squadra più rimontabile d’Italia, ha avuto bisogno di un gioiello di Insigne. Un punto in tre partite, Gattuso: lottassero tutti come lui.
Complimenti a Sassuolo e Benevento. Buon Natale a tutti.
Certo che era una metafora, ma non cambia il senso del discorso.
Ah, ma come fate, in un sistema di commenti come questo, ad affermare con certezza che c’è chi fa uso di più nickname?
Cosa di per se non del tutto deprecabile.
Cioè, mi domando come facciate.
Preso a pesciate in faccia da chiunque, tra l’altro…
Un giullare ed una barzelletta ambulante.
Lo schifoso multinick indaista si è giustificato ed autoincolpato.
Il Maestro Zaccone…hehehe.
Era una metafora caro lucx …
Sarà , ma era dato sulla panchina di;
Real Madrid: niente
Manchester United: niente
Inter: niente
Psg: niente
E ne dimentico qualcuna.
Certo che l’immagine di Allegri che fa pipì in testa….insomma in linea con i comportamenti che si vorrebbero stigmatizzare.
In questo”spazio di disamina calcistica” (cit.) c’è un padrone di casa che giustamente detta le regole, poche per la verità , e grazie al gentile primario c’è la quasi assoluta libertà di espressione (dovrebbe essere escluso augurare la morte o il male ad altri partecipanti…).
Sembra che partecipare con più nickname sia permesso o tollerato. Io non capisco che gusto ci sia a partecipare con più “identità ”, magari dandosi ragione l’un l’altro. Ad ogni modo, se non mi garba vado da un’altra parte o mi faccio un blog tutto mio, sicuramente non passo tutto il tempo a farmi delle paranoie su questo o addirittura ad insultare il “padrone di casa”.
Questo ragionamento dovrebbe essere elementare per ogni persona dotata di un minimo livello di intelligenza… ma sappiamo che non tutti rispondono a queste caratteristiche …
Io devo mantenere la mia famiglia ed un lavoro solo non mi basta, ergo ne ho due.
Mentre Allegri non ne ha bisogno.
Io continuo a lavorare, non lo invidio, avendo la fortuna di fare dei lavori che mi piacciono.
Ad ogni modo Allegri potrebbe tranquillamente pisciare in testa a quanti, nascosti dietro una tastiera con i tasti unti, lo deridono.
Di sicuro nell’ultima settimana per il comune sentire italiota abbiamo assistito ad una trasformazione straordinaria: la CL non conta più nulla, mentre il campionato italiano è un trofeo eccezionale ed ineguagliabile, diversamente dai nove (9) anni precedenti.
Forse voleva rientrare al milan..:-))))) leo
Halma! In Italia potrebbero liberarsi una panchina prestigiosa se l’andazzo è questo.