Il problema è stato il tiro. Che sta al calcio come lo scambio degli anelli al matrimonio. Ha dominato molto, la Juventus di Marassi, ma concluso poco. E così la Sampdoria è stata sempre in partita. Una squadra, va da sé, capace di battere l’Inter, la Lazio e l’Atalanta (a Bergamo).
Sotto la pioggia, per un tempo i «Pirlanti» hanno pressato e sequestrato il campo. Tutto, tranne l’area di Audero. Se è il gol è stato bello, perché veloce, verticale e affilato (Bentancur-Morata-Cristiano-Morata-Chiesa) noioso è stato, viceversa, l’accerchiamento. Courmayeursette ci ha provato in un paio di occasioni, anche se ne ho apprezzato di più gli assist.
Il piano di Ranieri era chiaro. Lasciare la palla agli avversari, farsi dominare per illuderli e, appena possibile, pizzicarli. Non è che Keita e Quagliarella creassero chissà cosa, ma sapete come va il mondo: possibile che la Old Guard non commetta almeno una fotta? Invece, zero. Bonucci e Chiellini (che «parata, su Quaglia!) sono il ponte fra il passato e il futuro. Non solo. Di più: fra il calcio del passo indietro e il calcio del passo avanti. Che non è una linea di confine. E’ filosofia pura.
Bravissimo su Cierre, Yoshida era il più tonico. Con un solo gol di margine – una miseria, rispetto alla dittatura – la ripresa si è consegnata a una simil-lotteria sulla quale la Samp, con l’ingresso di Torregrossa, si è buttata con uno zelo che, fin lì, era stato delegato esclusivamente alla fase difensiva.
La Signora, che proprio di ferro non è, si ritirata nei suoi appartamenti. Il cambio tra Arthur e Ramsey sembrava una mano di poker e i doriani, lì per lì, continuavano ad «accorciare» (Coverciano, contenti?). Sino a un contropiede made-in-Reggio lungo l’asse Cristiano-Cuadrado, firmato dal gallese di cui sopra (e da chi, se no?). Juventus «trans»: metà moderna, metà antica. Oh yes.
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A DIFFERENZA DEL MIELE SUL SUO VERRO IDOLO: Mario Corso,
E VENERARE IL PREGIUDICATO-”peppino prisco”,
(prisco candanna in via definitiva[8anni in primo grado] 5anni e 4mesi!)
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LO STERCO CHE HA SPALATO SU OMAR SIVORI!
(la fedina del bronx, e lui menava per primo
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Roberto Beccantini17 febbraio 2015
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Mi ritorni in mente, Omar come sei
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Pagato uno sproposito (157 milioni di lire), diventò il cocco di Umberto Agnelli e il vizio dell’Avvocato. Giocava con il dieci tatuato sulla schiena. Uno così, era marcabile
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la lingua capace di oltraggi triviali, i bulloni spianati contro gli sbirri deputati alla sua cattura. Mai una volta che abbia porto l’altra guancia. E se per non farsi male doveva farlo, lo faceva.
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Come, per esempio, a Grani, stopper del Catania. Aveva promesso, costui, che alla prima occasione gli avrebbe rotto un ginocchio. Sivori fu più veloce: piede a martello e ciao legamenti.
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La sua specialità era il tunnel, cioè la palla accompagnata con un ringhio dell’anima fra le gambe del cliente. Il massimo della perversione.
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c’era proprio bisogno di un discolo geniale come Omar. Un vizioso che ci viziava, renitente al protocollo e al galateo,
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Importò il tunnel, non porgeva mai l’altra guancia, *e spesso – per paura di essere menato – *menava per primo”.
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La fedina di Sivori avrebbe fatto la sua figura nei commissariati del Bronx, come certificano le 9 espulsioni e le 33 giornate di squalifica
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LA VENERAZIONE DEL VERO IDOLO DI ROBERTO BECCANTINI
https://www.derbyderbyderby.it/ddd/derby-milano/il-sinistro-di-dio-che-ha-riscritto-la-punizione-di-didi-mario-corso-il-suo-calcio-era-unidea-di-liberta/
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E LA VENERAZIONE DEL -”PREGIUDICATO-PEPPINO PRISCO”-
(condannato in via definitiva a 5 anni e 4 mesi [8anni in primo grado!])
http://www.beckisback.it/2011/12/12/in-ricordo-di-prisco/comment-page-13/
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Cuadrado e Ronaldo sono sempre i migliori,qualunque cosa facciano!
Unfair Play
@unfair_play
Calvarese è andato a rivedere l’azione per capire se quello di Bernardeschi potesse essere considerato un cross.
Invece secondo me stasera ha fatto bene a fare turnover.sta iniziando un ciclo di partite folle e le due con l’inda sono le meno importanti.
Ma infatti secondo me ha ragione Robertson, il Benta senza Arthur deve cantare e portare la la croce, e la stanchezza fa il resto. Arthur in campo, sempre. Poi Benta, che lo copre e l’americano che fa il resto.
E quindi diventa peccato … per loro
A me la parabola di Tonio ricorda un poco, in peggio, quella del mascellato. Che all’inizio col.milan, pure con un calcio conservativo, e poi con la Roma aveva fatto vedere cose. Arriva alla Juve nel 2004 gli comprano tutto, ha un 11 da paura, e gioca male.
Si fa prendere quelli grossi.
Tonio oggi gioca un calcio retro’ aggressivo in marcatura, muscolare in cui lo schema principale è palla alta ax quello grosso.
None è peccato, ma è calcio anni 70. A 12 milioni.
Ahahah! Uno che spiega se stesso….un derivato chissà da chi.
Il silenzio è d’ oro certe volte scemotto.
A nanna che è tardi.
Benta migliore dei nostri insieme a Ronaldo e Cuadrado.
Bernardeschi stasera direi che non ha fatto danni. La cosa peggiore è che si impegna anche.
Sì ma questa idiozia di partire dal basso, sennò non si è alla moda, non può passare sul corpo del Benta (autore di una buona prova), mettendolo in difficoltà in quella maniera.
De Ligt e Buffon hanno fatto di tutto per riuscirci.