Eravamo tutti lì, con gli occhi puntati come fucili, per pesare l’Atalanta sulla bilancia dei resti dell’Impero. L’Atalanta del «marca e mordi». L’Atalanta che sbrana o si fa sbranare. Già al 18’, viceversa, finiva la poesia dell’attesa e cominciava la prosa dell’ovvio. Bella, l’azione del Madrid. Ma da giallo, secondo me, il fallo di Freuler su Mendy. E invece rosso: molto severo, molto «realista». Lo svizzero, e la chiudo qui, era l’ultimo uomo; il francese, però, si stava allargando.
Punto e a capo. Non poteva che nascere un’altra «cosa». Con Kroos e Modric che, dalla redazione, invano pretendevano scoop dagli stagisti di turno. Con Zapata presto fuori, lui quoque, e la Dea costretta a inventarsi un catenaccio che non ha mai masticato. Eppure le stava riuscendo, al prezzo di congrui brividi, arroccata com’era attorno a Toloi, Romero e Dijmsiti, le torri del fortino, con Gosens e Pessina che speravano di trovare in Muriel la solita pepita. Speravano.
Zidane non aveva un centravanti di ruolo. E così, vai con il liscio del giro-palla alla caccia di imbucate o numeri personali (ne ricordo uno di Nacho). Non sono mancate le mischie, non sono mancati i tiri, tutti o quasi murati dai difensori. Ma il domatore, nonostante le fiere in superiorità numerica, all’86’ era ancora vivo. L’ha stecchito un destro a giro di Mendy, il migliore: un terzino che Zizou spesso accentrava. Come, sull’altro fronte, Gasperini con Toloi.
Gasp, già . Ha inserito Ilicic e, visto che era in una di quelle sere che gli prende la malinconia, l’ha subito tolto: non so quanti avrebbero avuto lo stesso coraggio. Se non noi dal divano. Non è finita finché non è finita. Sarà più dura, a Valdebebas, ma se Zapata recupera e Josip si sveglia, chissà . Fermo restando che, anche per le dee, i santi in paradiso non aiutano: servono in terra.
Scritto da Robertson il 25 febbraio 2021 alle ore 11:17
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Grazie Robertson
Ma c’era bisogno di scriverlo?
Così come ci sono centrocampisti che non hanno proprietà di palleggio, ci sono qui persone che non hanno la capacità di capire un concetto così semplice?
ho cercato di seguire tutti i commenti di questi giorni e vedo che state scrivendo cose giustissime, o almeno io le trovo condivisibili, anzi sacrosante. credo che dipendiamo ancora troppo dalle plusvalenze, e questo è un grande problema. dobbiamo essere superbravi ad azzeccare tutte le mosse sul mercato e la cosa è ovviamente difficilissima. dovremmo riuscire a trovare l’allenatore giusto (pirlo sembra un po’ “crudo”, glielo auguro ma mi pare difficile che possa essere lui) e, al contempo, indovinare tutto sul mercato. e vedere, infine, una squadra che “muove il culo” (come giustamente dice bilbao), cazzuta, forte tecnicamente. è impresa difficilissima, ma ci si spera, cosa altro possiamo fare?
Non ne abbiamo azzeccata specialmente una….
Comunque nell’articolo che trovò un po’aggiustato prodomo propria,c’è una inesattezza oggettiva e cioè che i biglietti e abbonamenti altrove costano più che alla Juve.
È vero il contrario,biglietti e abbonamenti costano il 30%in più alla Juve rispetto allo united per esempio. Tal proposito un anno fa ci fu un articolo dossier della gazzetta.la Juve era la più cara d’Europa.
comunque sì, siamo cresciuti tantissimo in termini economici, ma restiamo sempre un gradino sotto i top club. e sì, siamo obbligati ad azzeccare tutte le mosse per restare competitivi. e no, non le stiamo azzeccando tutte, anzi…
da Lercio-iy
#ultimora Napoli. Scoperte sei varianti tutte insieme sullo stesso virus
fabrizio, ma hai letto del citomegalovirus di morata? :))
articolo anche condivisibile, fabrizio, tranne che per la considerazione finale sulla finaliste di champions, perchè noi siamo stati in grado di perdere anche contro squadre inferiori.
No ma scusate, adesso pensate che a Pep non siano giunti reportage, resoconti, indiscrezioni su come la società Juventus ha gestito (o non gestito) la stagione con Sarri, come lo ha liquidato anche in considerazione della ghemga di spogliatoio? Per di più senza avere un nome pronto, tanto da affidarsi, nel giro di poche ore, ad un neofita che non aveva mai appoggiato il culo su una panchina.
Non c’è che dire…un meraviglioso spot e richiamo per un top-coach internazionale.
Idem Fabrizio,idem.purtroppo la champions sarebbe solo una naturale conseguenza del lavoro di Pep che giustamente considera il suo lavoro andare ben oltre la mera vincita di un trofeo che perlopiu e’legato a episodi favorevoli e a questo proposito ricordiamo tutti il suo Bayern derubato dall’arbitro a madrid.
Il giorno che pep lascerà il city lo avrà elevato dove ha portato il Bayern e dove ha contribuito a portare il barca.la sua legacy nel football lo renderà immortale come successo con Johan cruyff.
Ho un po’ il sospetto che il Pep stesse perculado l’intervistatore.
Il Chelsea ed il Man U hanno la stessa potenza economica, per dirne solo 2.
Poi un conto è l’esborso, anche esagerato, per un giocatore (cosa che noi conosciamo bene…) ed un altro è assicurarsi in tal modo un top player.
Nella rosa del City NESSUNO ripeto NESSUNO, ad eccezione forse del vecchio e logoro Kun Aguero che comunque era approdato a Manchester molto prima, è arrivato da Guardiola con l’etichetta di campione, e men che meno di fuoriclasse.
Molti lo sono diventati, non casualmente, sotto la sua gestione.
Stessa cosa accade con Juergen Klopp.