Davies ha 20 anni, Musiala 17. Uno, titolare; l’altro, riserva. Protagonisti assoluti, il secondo anche di un gran gol. Non so se sia la chiave, ma di sicuro è una traccia che contribuisce a spiegare Lazio-Bayern 1-4. La ricerca del talento e il coraggio di buttarlo dentro. Poi tutto il resto, in ordine sparso: lo strapotere fisico, la velocità abbinata alla precisione, la memoria di un gioco che dai tempi di Heynckes, via Guardiola, Flick ha consolidato, rinfrescato e adeguato. E si badi: era un Bayern senza un sacco di califfi o aspiranti tali.
Altra cilindrata, altra categoria. Lucas Leiva, Milinkovic-Savic e Lui Alberto costituiscono uno dei triangoli più suggestivi del nostro campionato. Spazzati via, letteralmente, da Goretzka, Kimmich e un pressing asfissiante. D’accordo, sullo 0-1, c’era un rigore sul serbo. Non penso che avrebbe sabotato la trama.
I lotitiani hanno regalato il primo gol a Lewandowski (Musacchio), apparecchiato il terzo (Patric) e siglato il quarto (autorete di Acerbi). Un disastro, la fase difensiva. Un po’ meglio in attacco, come ha ribadito l’azione della staffa (Luis Alberto-Correa), anche se da Immobile mi aspettavo di più. Mi hanno colpito i piedi di Sule, un palo della luce che segue e insegue la strada, non solo la occupa e la protegge.
Non dimentico Sané e Coman, le ali. Più verticale, Coman; più invasivo, Sané. Nella fase a gironi Inzaghi le aveva suonate al Borussia Dortmund: 3-1 con Haaland, 1-1 senza. Di Bayern ce n’è uno, per fortuna o per sfortuna. Il pareggio con l’Arminia e la sconfitta di Francoforte avevano gonfiato il petto delle edicole. Tempi duri, per la serie A: l’Inter capolista fuori da tutto già dal 9 dicembre; la Juventus già costretta a una spericolata rimonta con il Porto; la Lazio già praticamente out. Attendo, molto curioso, Atalanta-Real. La Dea contro i cerotti dell’Impero.
Ilicic pare un pensionato.
Rivedevo ieri la partita della Juve col kroton.
E la regola sembra essere di non dare mai Mai e ancora mai la palla sulla corsa, sempre addosso
I passaggi non sono fatti quasi mai, tranne forse Ramsey quando non ubriaco, per guadagnare un metro due metri uno spazio ma quasi sempre mezzo metro indietro. Chi riceve di solito deve rallentare quando non ripiegare all’indietro. Uno strazio.. Una roba da psichiatra. Ma di quelli bravi
Bene Gosens, il più dinamico.
Molto barocco oramai. Frollino
Che palle il real, compassato, molle, lezioso e impreciso
Resisti Dea, resisti
Mariano Diaz nn è più MD7….
Anche perché al Ritorno il Real non avrà neppure Casemiro squalificato
E il giallo a Modric?
Mañana San Peron.
Si, ma Madrid senza Ramos Benzema Hazard carvajal e quello nuovo di centrocampo chi sa quando gli ricapita.