Si comincia sempre dalla notizia: in Bulgaria non avevamo mai vinto. Giocare da queste parti, in passato, era un supplizio. Due nomi: Asparuhov, Stoichkov. Oggi non più, o molto meno. La Svizzera aveva risolto la faccenda in un quarto d’ora: l’Italia ci ha messo un po’ di più. Due a zero all’Irlanda del Nord, due a zero ai bulgari: e, dal momento che i numeri non sono tutto ma spesso ci tentano, 24a. partita utile consecutiva della gestione Mancini.
Sei cambi rispetto a Parma; e così, visto (anche) l’ingorgo del calendario, non proprio una coppa di champagne. Un rigorino «ino-ino» di Belotti estratto da quei due o tre mezzi episodi che non avevano smosso la modestia dell’arbitro (veni, vidi, Vincis) e, nel finale, un gran destro a giro di Locatelli, testa alta e geometrie «aperte». Fino al raddoppio, una noia che si tagliava con il coltello come certe nebbie in Val Padana, e un palo del Gallo. Dopo, via libera e un paio di occasioni per Immobile.
Ci ha abituato talmente bene, la Nazionale del Mancio, che a ogni ruttino alziamo gli occhi al cielo, zitelle insofferenti ai minimi cali di galateo. Senza Jorginho, centrocampo piatto (Barella-Sensi-Verratti), piatto e basso. Se al Tardini aveva «vinto» la destra (Florenzi-Berardi), a Sofia meglio la sinistra (Spinazzola-Insigne). Rari i falò accesi, rarissimi i pericoli corsi, come documenta il senza voto di Donnarumma. C’era Chiesa, questa volta: incollato alla fascia (destra), forse troppo ligio agli ordini o forse troppo scolastico nelle scelte: dei dribbling, dei tiri. E’ negli spazi intasati che si parrà la nobilitate, non nelle praterie, là dove il vuoto diventa benzina, adrenalina: pure qui, per carità , ma soprattutto là .
Ci giocheremo il Mondiale con la Svizzera di Petkovic. Prima, però, Europei e Nations League. Mancano l’ansia e la gioia del grande avversario. Verranno.
Bernarda irriconoscibile.
Comunque a me pare che l’unico tecnico che abbia mai dato un senso al ruolo di Berna da quando è alla Juve sia Mancini…
In un mercato senza cash i giocatori fanno finta di nulla e si offrono al miglior offerente certi di guadagnare più quanto guadagnato nell’ultimo anno. Messi, aguero, alaba, ramos, donnarumma, depay per fare qualche nome. Staremo a vedere quante società sono disposte ad aumentare il loro monte ingaggi visto che la ragione principale per cui a questi giocatori non viene rinnovato il contratto è quella di diminuirlo.
Tre,quando ragioni seriamente mi stai pure simpatico!Aguero sarebbe un buco nell’acqua oltre che nel bilancio!
Tante parole , ringiovanire qui e la’ e poi ,il city lascia libero aguero di anni 33 a giugno e si scatena la bagarre.o meglio, sui media, per ora,non si sa quanto ci sia di vero.ma che senso avrebbe, uno che un ingaggio di 13 m , pensare di caricarlo a bilancio? Ronaldo dovrebbe avere insegnato qualcosa.
Che nostalgia della Juve che riparti’ col povero Armando Picchi,una nidiata di fenomeni(Causio Capello Bettega….ecc)che giocava un calcio che io alla Juve non ho più visto!Memorabili le due finali di coppa contro il Leeds(1971)!!Il povero Picchi artefice di quel miracolo spirò solo un giorno prima dell’andata.
Ah ah ah. Il grafico della trinacria oggi dopo lo scandalo dei dati addomesticati presenta un picco a 2900.
Che banda di imbecilli .non ce n’e’ coviddi non ce n’e’ ( cit.) .
Lippi eventualmente direttore tecnico per me sarebbe una boiata, un ex ormai fuori dal calcio attivo, che inevitabilmente andrebbe a condizionare delegittimare l’allenatore in carica.oltretutto sommando un altro ingaggio; tipico di gente senza coraggio, che non sa cosa fare per rimediare agli errori e si nasconde dietro la figura ingombrante di una vecchia cariatide. Comunque, problemi loro .
Andate a vaccinatevi tutti, questo è il calice offerto in sacrificio per Voi. (semi cit.)
;-))
Scritto da mike70 il 31 marzo 2021 alle ore 16:56
Amen
Scritto da Fabrizio il 31 marzo 2021 alle ore 13:54
sarebbe cosa buona e giusta , e se si fosse fatta lo scorso anno , forse , anzi sicuramente , non saremmo nella merda di oggi ed avrebbero risparmiato quasi quattro milioni lordi