La «noia» della democrazia. Chiamo così queste partite fra aristocrazia e terzo stato, che molti vorrebbero abolire (io no) perché di censo troppo diverso. Il 2-0 dell’Italia in Lituania è il terzo consecutivo dopo quelli a Irlanda del Nord e Bulgaria. Lunga è la strada, verso il Mondiale: non facciamo gli schizzinosi. A proposito: Germania-Macedonia 1-2.
Ne aveva cambiati dieci su undici, il Mancio. Avrei fatto lo stesso, visto il calendario, nonostante quel primo tempo di torello sterile e di processi in canna. Palle-gol, una: di El Shaarawy, ciccata. Poi i cambi, la risorsa dei ricchi: non importa dove, se in campionato o fra le Nazionali. Il gol di Sensi (ah, se non fosse così fragile), le bollicine di Chiesa e Spinazzola, il rigore di Barella, trasformato da Immobile. Capitano di turno, ha preferito quasi scusarsi per le occasioni sprecate (o parategli da Svedkauskas) piuttosto che inneggiare al lieto fine di una notte dispari. Gli attaccanti sono cannibali che vengono pesati per la quantità degli scalpi, non tanto o non solo per la qualità della caccia e delle imboscate: e l’ultimo Immobile – lui, scarpa d’oro uscente – assomiglia a un vegano.
A forza di scialare e non chiudere, i lituani, 129imi nella classifica Fifa, hanno «rischiato» addirittura di pareggiare: avremmo parlato di beffa, ci ha pensato Donnarumma. Debuttava Toloi. Tre stopper, con il Mancini romanista e Bastoni: un po’ troppi, forse. L’Atalanta ha un altro tipo di approccio, più famelico, e spesso il Gasp lo invita uscire dalle trincee, a inventarsi attaccante. Tra il campaccio sintetico e le lunghe attese di «tartari» che non arrivavano mai, Toloi si è studiato e ha studiato. E Bernardeschi? Non ancora ai livelli che, sotto Allegri, toccò con l’Atletico e fino all’Atletico, ma da ala, in un 4-3-3 di normalissimo conio, nemmeno il fumo che lo ha nascosto a noi e, temo, perfino a sé stesso.
Enrico sì però se leva Kulusevski e Alex Sandro, mette Danilo terzino, Chiesa a destra e Rabiot-Ramsey in mezzo magari ha più senso.
Abbiamo giocato passabilmente i primi 5 minuti…poi una cosa indegna…
Nemmeno più i passaggi sa fare Alex Sandro, che si limita a ciabattare il pallone dieci metri dietro l’uomo. Uno schifo.
PS ha rotto anche Sczeszny.
La cosa orrenda è che non facciamo davvero più paura a nessuno. Maledetti loro e chi ha distrutto quanto costruito dopo Farsopoli…
Ma bravi tutti… erano vari minuti che avevamo invitato i bovini nella nostra area.
Comunque vadano le ultime partite é un’annata da zero assoluto e i primi a non crederci più sono i giocatori, evidentemente dei bambocci viziati lasciati al loro conto in banca da un allenatore incapace e una società assente.
Chiesa gioca praticamente da solo, gli altri dieci passeggiano.
Sempre stato scarso.
Squadra senza idee,senza impianto di gioco e senz’anima oltreche schierata tatticamente in maniera vergognosa.
È ora de sfanculare pure il polacco….
Bravo Tek.
Bentancur pa appoggia SOLO all’indietro.
Abbiamo un centrocampo così forte che preferiamo tenerne due di ruolo in panchina e mettere un terzino in mezzo, a due… patetico.
Ottimo chiesa che non si arrende al fatto che il pirla lo depotenzializzi facendolo giocare a sinistra e sforna goal anche di sinistro