Con l’andata dei quarti la Champions si riprende il centro del villaggio. Non ci siamo più noi (capita spesso), non ci sono più né Cristiano né Messi (doveva capitare, prima o poi). A Madrid, il Real batte il Liverpool senza abbatterlo: 3-1, Vinicius, Asensio, Salah, ancora Vinicius. Mancavano le dorsali difensive, da Sergio Ramos-Varane a Van Dijk-Matip: meglio le bende di Zizou dei cerotti di Klopp.
Primo tempo, solo blancos. Secondo, un po’ più Reds. C’erano una volta i terzini-fionda, Alexander-Arnlod e Robertson: il calcio del virus li ha come normalizzati. Soprattutto AA, sicario involontario del raddoppio. Il Real è tornato Real: abbastanza, almeno. Il Liverpool non ancora. Si cerca, brancola, persino i baffi di Alisson danno l’idea di una valigia smarrita.
Fra i migliori, Kroos e Casemiro. Disse un giorno Arrigo a Franco Baresi: «Franchino, ricordati. Ogni volta che fai un lancio io sto male». L’ha fatto Kroos, spalancando la porta a piè veloce Vinicius: proprio un funerale la faccia di Zidane non mi pareva.
Manchester City 2 Borussia Dortmund 1. De Bruyne, Reus e, al 90’, Phil Foden, un candelotto di talento e di dribbling (evviva!). Per un’ora, equilibrio sostanziale, con il Borussia tutt’altro che prono. Fino alla palla-gol di Haaland murata da Ederson. Dopodiché, solo «avanti Guardiola». Ma poiché il calcio è metà arte e metà lotteria, ecco l’assist del pompierone norvegese (voto 6) e la zampata di Reus. Sembrava finita. Non lo era. Per la cronaca, e per la storia, mai avrei annullato il gol di Bellingham, sull’1-0. Gioco pericoloso un tubo. Emre Can ha introdotto la rete di De Bruyne, frutto di un’azione rapida, lampeggiante e verticale, come a certe squadre riesce solo in allenamento. Kevin De Bruyne, preso che era un tozzo di pane e trasformato (dal Pep) in caviale. Tuttocampista, lui sì.
Dall’archivio: Vinicius più Foden, 40 anni in due. L’età di Ibra a ottobre. Però.
Letta ora la probabile formazione. La stessa solfa che ci propina ormai da settembre. Oggi si va con Texas ala dx e Chiesa a sx.
Sul Minestraro al momento non ci sarebbero però conferme da fonti giornalistiche dell’entourage bianconero.
Nel caso comunque lui ci guadagna un po’ di visibilità , di carità (dal dimenticatoio dove vive).
Altri pensano sia una bella manovra mediatica antijuventina per creare ulteriore scompiglio e per togliere le residue certezze e sicurezze (ne ha?) allo Stagista in grossa confusione, proprio alla vigilia dell’importantissimo match contro i nauseabondi afgani.
Non un’idea così campata in aria ed i tifosucci della Pro-allegrese ci si sono buttati come cinghialotti sulla carcassa di gattaccio schiacciato sulla Fi-Pi-Li.
Vedremo gli sviluppi.
E a furia di suonare la tromba finirà per essere trombato a sua volta.
Haaland 20
Knauff 19
Bellingham 17
Morey 21
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TOTALE 77 anni
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Per oggi è tutto Vostro onore.
Il Sig. Beck è il gemello diverso di Sconcerto.
Scrive tutto e qualche tempo dopo il suo opposto.
Ecco magari lo scrive molto meglio, questo sì.
Scritto da Superciuk il 7 aprile 2021 alle ore 15:50
La signorina dice che per soprassedere la noia, suona il piano…Paulino invece, la tromba!
Lovre, intendiamoci.
Parlo di vecchio dentro. Di mentalità non di età anagrafica.
Naturalmente l’accento sulla e non esiste..
Diego qui siamo tutti vecchi salvo Mac Phisto,si cerca di essere giovani di spirito è perciò si tifa Juventus.Poi c’è chi è rimasto in un limbo,cresciuto fisicamente ma non intellettualmente.E questi ultimi sono quelli che vogliono indicare la strada.Come si fa ad indicare la strada se non si sa neppure dove ci si trova…boh!
Il sig. Beck poi sempre la solita banderuola cerchiobottista.
Un multinick de facto.
Ricordo le tranvate al Minestraro post-Ajax e nell’ultima fase con sconfitte a ripetizione in A.