Riuscirà , con questa rosa, la Juventus del nuovo allenatore o del «nuovo» Pirlo a gestire una partita intera? Non si pretende la luna, e nemmeno che tutti i primi tempi combacino con quello odierno, ma neppure che contro il Genoa, che è una buona squadra ma non il Santos di Pelé, soffra come e quanto ha patito fino al 70’. Sino, cioè, al 3-1 improvviso e liberatorio di McKennie.
Questa volta l’ha salvata Szczesny, provvidenziale su Scamacca (già al 45′) e su Pjaca, che l’ha poi graziata dal limite. Era partito, Pirlo, con l’avanti Savoia di incerto galoppo, Kulusevski a destra, Morata, Cristiano, Chiesa a sinistra. Non ci crederete: alla grande. Subito il gol di Kulu, su tocco di Cuadrado, poi il raddoppio di Morata, dopo fuga di Chiesa e palo sbirulo di Cierre. Giocava di squadra, Madama: in pressing, meno a rugby del solito, con la catena di destra (Cuadrado-De Ligt-Kulu) a distribuire calcio.
Punto e a capo, in tutti i sensi. Ballardini ha frustato i suoi, inserito Pjaca e Ghiglione, alzato la testa. Pirlo ha tolto Cuadrado – perché ammonito, immagino – e, in piena burrasca, anche Kulu. Poteva giocarseli diversamente, i cambi? Poteva. Era da richiamare Cristiano, in crisi di astinenza e, per questo, non proprio sereno: la maglia buttata ne sarà fedele e grottesco epilogo.
Ciò spiegato, bisognerebbe raccontare dei troppi errori tecnici: in contropiede, soprattutto. Uno di Chiesa, con Morata a destra e il marziano a sinistra, addirittura madornale. Al posto di Ballardini, non avrei sacrificato Scamacca, autore di un gol non banale: serviva. Non solo: erano appena entrati Dybala e McKennie. E il texano, zac, eccolo scartare, goloso, il pasticcino che Danilo aveva sottratto al dormiente Ghiglione. In attesa che l’Omarino riempia il serbatoio, e detto che il Genoa ha chiuso in dieci, con Zappacosta k.o, il calendario si protende, non meno goloso di McKennie, verso Atalanta-Juventus. Un tempo non basterà .
Questo spazio messo a disposizione da Roberto Beccantini, è eccellente solo e solamente quando ognuno può dire la sua senza che ci sia l’interessamento alle situazioni lavorative delle mamme (sacre) o l’interessamento ai propri defunti o malattie varie, senza rispetto alcuno per chi ne sta soffrendo.
Negli eleganti spazi di eccellente disamina calcistica, come qualcuno si è preso il “copyright” di qualificare questo spazio messo a disposizione dal “Primario”, c’è spazio per tutti, romanisti, laziali, napoletani, interisti, milanisti granata e beneventani.
In una clinica o ospedale che sia, si “curano” tutti i malati senza distinzione alcuna.
La vita è una come lo è il pallone.
Da qualsiasi parte si guardi sempre sfera è.
Solida partita di Jannik Sinner che vince in modo autorevole , 6-3 6-4 , contro lo scafato terraiolo spagnolo Ramos-Vinolas… e ora Djokovic!! Bene pure Fabio Fognini 6-2 7-5 a Kecmanovic
Enristo, ancora una volta, Parli con uno che adora i “mediani” come per scherzo mi ha ricordato Ezio qualche giorno fa. Mediani e difensori. Spesso fanno la differenza. Avrei clonato Barzagli, Di “quel” Barcellona il giocatore che davvero adoravo era Puyol. Che nessuno mi parli male di Furino perchè mi incazzo. Per dire. Ma poi per vincere occorrono i fuoriclasse, i campioni o comunque giocatori che si elevano per tasso tecnico. A Platini che gli facciamo fare? A Sivori? (non l’ho visto giocare, per età anagrafica, ma ho sempre visto una luce particolare accendersi negli occhi di chi l’ha visto). Sivori, Causio, Platini Baggio Del Piero, Zidane, cr7 sono tutti fuoriclasse cristallini. Sono loro alla fine della fiera che ti fanno vincere. Certo, inseriti in un contesto di squadra e societario dove la competenza e chiarezza di idee hanno la prevalenza. L’esempio di Baggio è emblematico. Con Maifredi ed anche, e forse soprattutto, società debole vincemmo niente, anzi fuori dalle coppe. Con Lippi ,Trap e società solida, quanto a competenza, vincemmo parecchio. Cr7 non è un problema, è una risorsa.
Dai, dopo Nedved e Baggio, quale sarà il prossimo pallone d’oro juventino da bersagliare?
Paolo Rossi? Michel Platini? Preparo il popcorn.
Questo eccellente spazio di elegante disamina calcistica, da stamane, è un po’ meno eccellente.
Ovviamente per responsabilità degli “analisti” travestiti e dei loro compagnucci di merende della pro-allegrese.
Se lo dici tu, grullo…
Ma poi, chi si vuole avvicinare alla tua testa?!?
Ti credi più di quello che sei, una roba triste.
Esattamente come il gestore per distacco che veneri, uguale uguale.
Grullo non mangia grullo (ancora cit.).
Scritto da DinoZoff il 13 aprile 2021 alle ore 11:59
La pensiamo allo stesso modo su molte cose è ammissibile essere in disaccordo su alcune; Baggio e i giocatori alla baggio non mi sono mai piaciuti e li avrei sempre voluti nelle squadre avversarie. Sono giocatori tecnici, ma con poca mentalità vincente, tipo Antonioni che è stato sostituito con Bergomi nella finale del 1982 e molto probabilmente è per questo che abbiamo vinto quel mondiale.
A me piacciano i giocatori universali, chiamati moderni al giorno d’oggi, che sono tecnici ma corrono e giocano in tutte le posizioni del campo; uno dei miei preferiti con queste caratteristiche è stato Tardelli che non ha mai vinto un pallone d’oro, ma è stato sempre determinante nella sua squadra. Io da allenatore avrei sempre preso i giocatori come Tardelli e lasciato i Baggio, Antognoni , anche Totti in un certo senso , agli avversari e sono convinto che avrei vinto spesso.
Attualmente alla juve Chiesa rispecchia le qualità di giocatore universale, prova ad immaginare se ce ne fossero almeno altri 4/5 con queste caratteristiche, nella juve, e senza quell’accentratore e rallentatore di gioco di ronaldo che rumba ci verrebbe fuori.
Baggio è stato un giocatore gonfiato dalla stampa italiana in un momento di crisi del calcio italiano che voleva convincersi di avere dei campioni. Tra l’altro piaceva alla stampa, ma non piaceva ai tecnici , che gli preferivano giocatori con altre caratteristiche.
i ragazzini ti mangiano in testa.
..
Non vedo l’ora. E mi farebbe pure piacere. Ma te al momento hai da mangiare parecchia pastasciutta, prima di avvicinarti alla mia testa. Parecchia.
Cinquantenne grullo toscano, evolviti e studia sempre, siamo nel 2021 e i ragazzini ti mangiano in testa.
E piantala con il cantautorato, che ti fa male.
Alleato???????????…”scusate, non mi lego a questa (nessuna) schiera, morrò pecora nera”….ma quanto riderò…..