Naturalmente, andrà a finire che si metteranno tutti d’accordo e chi è più ricco diventerà ancora più ricco e chi è già povero lo resterà , nel migliore dei casi. La pandemia ha accelerato eresie e frenesie. La Superlega alla quale hanno aderito dodici società – fra le quali Inter, Juventus e Milan – è un’idea che in passato era venuta a Berlusconi e che, di recente, ha eccitato Agnelli e, soprattutto, Florentino Perez: il presidente di quel Real Madrid che, dopo aver contribuito alla fondazione della Coppa dei Campioni, oggi spinge per un rodeo esclusivo e privato, con lo ius bacheche che schiacci lo ius campi.
Per carità , la democrazia è talvolta noiosa – penso a certe partite di certe fasi a gironi – ma persino il troppo stroppia: caviale e champagne a ogni portata, prima o poi faranno ruttare. Fifa e Uefa hanno proclamato una sorta di guerra santa. In Inghilterra, si parla di «atto criminale». Federazioni e Leghe minacciano «punizioni esemplari» (già sentita). Sorrido. Pochi hanno colto la solidarietà involontaria di Andrea, pronto, pur di far cassa, a sacrificare quei campionati nazionali che, dal 1996, ne costituiscono l’unico «reddito» a livello sportivo.
Ci si riempie la bocca di slogan tipo «la nostra Nba», senza conoscerne l’effettiva diversità , basata sull’equilibrio dei bilanci e dei mercati. «La guerra dei ricchi» ha titolato «L’Equipe», bastonandone i contenuti. Il mio favorito per l’attuale Champions, quella che si concluderà a Istanbul il 29 maggio, era il Manchester City. Dopo che ha aderito alla sedizione, occhio al Paris Saint-Germain, già temibile di sé e, per ora, fra i non iscritti.
Ci saranno nuovi Nottingham Forest? Mi direte: non c’erano più, da un pezzo. Parlo in generale. Il mondo cambia, che discorsi: ma così mi pare che cambi solo per qualcuno.
Scritto da Riccardo Ric il 19 aprile 2021 alle ore 17:36
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l’Atletico Bilbao (sull’atletico ci sarebbe da discutere)…è irrecuperabile. Potrebbe a malapena sgambettare in terza divisione spagnola, in mezzo a mandrie di tori…
Beh…..pure io speravo che Gorbaviov tenesse il potere come fa ora Putin, e continuare a fare un po’ di pulizia al Cremlino con tutta la zozzeria che c’era. Una bella cortina di fumo…non sarebbe stata poi così male…
Il bayern non partecipa.
Scritto da MacPhisto il 19 aprile 2021 alle ore 13:10
Ma che risposta del c…o.
Cosa c’entra ,,,
E’ sotto gli occhi di tutti la minchiata che sta facendo il suo presidente del menga
Scritto da De pasquale il 19 aprile 2021 alle ore 14:24
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Scusa ma a quel mongolo del tuo pupazzetto presidenziale hanno puntato una pistola alla tempia, per entrare nella Superlega?
Oddio, in quanto cinese e con 300 milioni di debiti reali, potrebbe pure essere.
mi starebbe pure bene abolire in toto le nazionali, (anche perchè puzzano un po’ troppo di sovranismo…o mi sbaglio?)
Poi sul “romanticismo” di molti egregi utenti di questa Clinica, beh anch’io ricordo con nostalgia e con un sorriso quello che era il calcio pre-paytv, perchè era davvero molto migliore dal punto di vista sportivo, umano e culturale. Ma non mi sogno minimamente di tornare indietro a quell’epoca semplicemente perchè il mondo, ed il calcio come sua piccola componente, evolve, progredisce e si allinea ai tempi ed alle necessità .
Certo potessi rierigere il muro di Berlino, la cortina di ferro ed il tetto di max 5 stranieri per rosa…hehehehe.
che le partite delle nazionali vengano concentrare in un mese specifico,…Hai voglia di riforme da proporre….
veramente il calcio è già finito.
prendete gli indaisti, tranne poche eccezioni sono li a sbavare per un ex juventino che godeva il cinque maggio nonchè scommettitore e che li perculava in tutte le occasioni. i tifosi sono cambiati anche quelli che credono di essere gli stessi di quarant’anni fa.
invece a me vanno bene i tre punti, il var che vede l’alluce in fuorigioco, le partite spalmate su più giorni in modo da vederne più di una. Mi va bene la champions allargata e mi andrebbe pure bene una champions ancora più allargata magari con una ripartizione che permettesse il recupero a certi livelli di Ajax, PSV, Dinamo Kiev, Cvbrna zvevza, (o come diavolo si scrive) Atletico Bilbao, Ranger Glasgow, ecc. Che poi era il piano originario di AA. Ma non quell ‘obbrobrio proposto. Che poi tutto dovrebbe iniziare da una riforma seria di campionati e giustizia sportiva sono anni che pure in questo (omissis) spazio viene scritto.
De Pasquale, questi non sono tempi dove ci si deve lasciare andare ai facili sentimentalismi.
Panta rei.
Ceferin, e i suoi predecessori se la sono cercata.
Era da anni che si chiedeva la riforma delle competizioni europee, ma i vertici si nascondevano dietro luminarie e festoni.
Se Perez, il presidente del Barcellona, Agnelli ed i tradizionalisti top club inglesi, sono arrivati a tanto un motivo c’è e non è solo economico ma anche di prestigio.
Chi investe ha giustamente bisogno di ritorni economici consistenti, magari anche in parte vincolati al principio di solidarietà verso altri club del campionato italiano.
Se Inter,Milan e Juve non possono disputare le rispettive competizioni nazionali, non decide certo Ceferin ma la FIGC.
Se poi la questione è politica, perchè si è inteso scuotere il vecchio, complesso e stantio sistema europeo (quello che non sa neanche occuparsi della vita delle persone fallendo pure nella stipula dei contratti di fornitura dei vaccini con le case farmaceutiche)….beh….allora sto con Andrea Agnelli, con colui che ha dato una casa al popolo bianconero, e che ha portato la Juventus economicamente parlando nei top club mondiali che contano.
Si parla di cambiamento, tutti lo vogliono ma nessuno lo vuole.
E vedreto che presto altri grandi club europei si assoceranno alla “New Super League”.