Tra Ribéry e Cristiano non c’è stata partita: finché ha retto, Ribéry per distacco. E per un tempo non c’era stata partita nemmeno fra Fiorentina e Juventus. Dal delirio di onnipotenza di Agnelli al delirio di confusione di Pirlo, che aveva sbagliato tutto, e dei giocatori, che tutto sbagliavano al di là di ogni ragionevole alibi: Dybala e Ramsey in testa.
La Viola non doveva nemmeno ringhiare. L’attendeva, la circondava, la punzecchiava: gran uscita di Szczesny su Vlahovic, palo di Pulgar, braccio di Rabiot troppo alto per commuovere il Var, rigore e cucchiaio del serbo, un 2000 che va marcato stretto.
Pirlo, già . Difesa a tre (?), Ramsey mezzala, non uno che attaccasse la profondità , il solito palleggio rugbistico e sbadigliante, Cristiano imbalsamato e Dybala in versione «uffa che barba». Una sola azione verticale, da Juventus: Dybala-Bentancur-Ramsey. Iachini è il mediano di un calcio antico che il cuore e le gambe sanno rendere moderno, o almeno competitivo. Amrabat, Pulgar e Ribéry legavano i reparti, mai lontani. Igor si occupava di Cuadrado, l’unica sorgente di Madama. Non proprio il massimo.
Gli ingressi di Morata e Kulusevski, il ritorno alla difesa a 4, il gol-lampo dello spagnolo (con Dragowski pollo) hanno rianimato Lazzaro, rimessosi, se non altro, a camminare. Palle-gol vere e proprie no, se non un’incornata, verso la fine, che Cierre, in altri tempi, non avrebbe ciccato. Il vento era cambiato. Un po’ più di Juventus – anche perché ci voleva poco, pochissimo – e una Fiorentina timida, barricadera.
L’impressione è che non potendo più credere allo scudetto, Cristiano e compagni credano a tutto: anche che sia impossibile arrivare almeno quarti. Salvo, qua e là , ribellarsi ai propri limiti, alle spinte secessioniste di superesa. Non, però, con la ferocia di un Ceferin.
Scritto da intervengo102 il 26 aprile 2021 alle ore 11:06
Intervengo, mi fa piacere, siamo coetanei: ricordo bene anch’io, la Juventus battè l’inter 4 a 2 e finì il girone di andata seconda, dopo di che ci fu la lunga discesa agli inferi che provocò il ritorno del Trap.
L’errore li fu scimmiottare il Milan, ovvero scegliere un allenatore di secondo piano, perchè così era Maifredi, voler rinnovare completamente, mentre il Milan aveva già avuto Nils Liedholm, che aveva già messo la strada su un calcio diverso: fosse venuto, anche se i tempi non erano certo meturi, un bell’allenatore Olandese magari, ma non Maifredi.
Scritto da nino raschieri il 26 aprile 2021 alle ore 11:06
questa e’ una china iniziata nel 2016 , oggi stiamo vedendo la fine , ma e’ da allora che marchiamo male, e si va avanti grazie a suicidi altrui , botte di culo , CR7 .
Beh in effetti Nino, una chiosa migliore non poteva esserci.
in conclusione l’attuale penosa situazione è la logica conseguenza di almeno 2 anni in cui la Società ha dimostrato in tutti i modi ed esponenti di essere un misto di dilettanti allo sbaraglio/apprendisti stregoni
motivo per cui non sarei stupito nè da una conferma dello stagista, nè da un ritorno del minestra, due cazzate in perfetta sintonia con le gestione di cui sopra
Fabrizio: la Juve non è un posto dove storicamente si viene a insegnare calcio.
La Juve è un posto per campioni dove bisogna vincere e basta.
Oggi alla Juve, tolto Ronaldo e Dybala, mancano i campioni, al massimo abbiamo buoni giocatori.
Scritto da Causio il 26 aprile 2021 alle ore 10:49
guarda….io ho 56 anni , e quell’annata la ricordo bene , dopo un inizio disastroso , un 5-2 o 6-2 a Napoli , pur tra alti e bassi , la squadra piano piano trovo’ una sua quadratura , anche li serviva una societa’ forte alla spalle , non un inutile lotta di potere tra Boniperti e Montezemolo . Anche quello poteva e doveva essere un percorso .
rivoluzione……leo
x Fabrizio…Non sarà facile…bisogna solo vedere che tipo di rivoluzioni ci potrebbe essere e chi dovrebbe effettuarla..Se è vero che non ci sono soldi in circolo sarà ancora più dura…si venderanno anche le mutande di Dybala e cercheranno di rinnovare ai vari buffon e chiellini ecc..non penso ad un Ronaldo remissivo alle volontà della società …tenterà ancora l’impossibile, forse altrove..si sparerà le ultime cartucce e noi ci attaccheremo alle mutande di Kulu e di qualche altro frabotta di passaggio! leo
Allegri non PUO’ essere il prossimo allenatore della Juve, per il semplice motivo spiegato da intervengo: lui é un gestore, mentre qui ormai c’é poco da gestire: c’é da ricostruire e rimodellare, visti i tanti giovani.
Serve percio’ uno che sappia insegnare calcio e che sappia anche imporsi sulla truppa senza inimicarsela dopo tre giorni. I creatori di calcio alla Guardiola, Klopp e Gasp hanno probabilmente bisogno di piu’ tempo e, nel caso dei primi due, di piu’ risorse di quante la Juve ne possa mettere a disposizione (e comunque i primi due non sono venuti prima, non verrebbero a maggior ragione ora). O si punta a qualche tecnico straniero rampante, oppure l’identikit porta sempre e solo a Conte, che magari a giugno potrebbe lasciare l’Inda.
In società si mettano una mano sulla coscienza, facciano pace con ego e cervello e portino un ALLENATORE alla Juventus, che sia Champions o meno.
Vi ricordate i due anni di Dino ZOFF allenatore? Quelli con Casiraghi e Schillaci, con Rui Barros!
Bene Zoff venne allontanato dopo aver batturo il Milan di Sacchi nella finale di Coppa Italia, dopo aver vinto la Coppa UEFA (ah, averne ora di giocatori come Galia…), dopo aver battuto 3 a 0 il Milan pure in campionato (io c’ero tutte e tre le volte).
Bene comprarono Baggio Platt Moeller e non mi ricordo più chi, venne Maifredi dal Bologna che io avevo visto giocare (ero militare) tutto l’anno di Serie B in modo mirabolante, ma quando aveva fatto amichevoli con Inter e Milan ne aveva prese di santa ragione e tutti a Bologna dicevano che quel calcio li poteva andar bene in B non in A, in quella serie A: i risultati li sapete.