Niente circo, al Parco. Hanno deciso gli epiosdi: una sgrullata di Marquinhos su corner di Di Maria, un cross a ricciolo di De Bruyne, una punizione di Mahrez. Il rosso a Gueye ha anticipato di un paio di chilometri lo striscione del traguardo. La Champions non è solo caviale: è anche attesa che arrivi. E se non arriva, prontezza di ordinare qualcos’altro. Per un tempo, ci aveva pensato Neymar. E il Paris Saint-Qatar, pur senza inventare calcio, sembrava padrone della notte.
Guardiola, lui, aveva bocciato il centravanti e scelto lo spazio. Non ha vinto per questo. Ha vinto sui dettagli, questi «impostori». Non appena Neymar si è «ritiraro», la squadra l’ha seguito. Del Mbappé bavarese, timide ombre. Idem del «Fideu». Verratti, qualcosina. Florenzi, meglio ma non troppo.
La noia era una nebbia ambigua, curiosa: non faceva vedere, lasciava intravvedere. Non un’incursione di Gundogan, non uno slalom di Bernardo Silva. E da capitan De Bruyne, un menù banalotto. Tiri? Uno: di Foden, respinto.
Alla ripresa, il City ha continuato ad accerchiare l’area senza riempirla. Parigi non usciva più, non riusciva più. Pochettino non è Allegri e, dunque, non indago. Pep avvicendava Joao Cançelo (così così) con Zinchenko. Non è stata lì, la scossa. E’ venuta dalla riffa delle traiettorie, dal catechismo guardiolesco di passare il tempo passandoselo. Avesse perso, avremmo scritto di torello sterile e, sul fronte opposto, di catenaccio furbo. Eupalla ha premiato De Bruyne (tuttocampista di fatto e di censo, sempre) e castigato Keylor Navas. Poi il piazzato di Mahrez, fin lì ornamentale. Sulle barriere che si aprono come il mar Rosso, Cristiano ne sa ormai più di Mosè. E non solo Cristiano.
Tira aria di finale Chelsea-Manchester City. Prendetelo per una traccia e non, ancora, come un verdetto.
Per me chiunque meno che Pirlo e Allegri.
Fonseca non va bene per il calcio italiano.ha idee moderne e arriva da una scuola nella quale ci si difende tenendo la palla anziché sparandola a sessanta metri eppoi parla di cultura sportiva in maniera serena e competente.cio nonostante se il capitano e giocatore che guadagna come tutto il resto della squadra,ha atteggiamenti irrispettosi non esita a metterlo dapprima fuori squadra eppoi toglierlgli la fascia di capitano.
Cosa ancora peggiore:è un gentleman.
Fonseca è portoghese e qualche alleato importante portoghese potrebbe esserci. Non mi pare si faccia problemi a tenere dzeko in tribuna se uno gli rompe i cabbasisi. Poi ha i suoi pregi e difetti come tutti gli allenatori
Lucx, chiunque scrive qua dentro, Beck compreso, “magari si sbaglia”. Andrebbe posto come incipit della clinica, al posto di quella cazzata su insulti ed indulti…
Fonseca non mi dispiace, anzi.
Se non fosse che il nostro spogliatoio se lo sbrana in un batter d’occhio
Ipotizzando che rimangano tutti ai loro posti: allegri no perché ci sono nedved e paratici; zidane no, costa troppo; de zerbi e gotti, italiano, gasp: no inesperti a certi livelli (meglio un neopatentato); dechamps, Mancini hanno i mondiali tra un anno no: flick o allenatore straniero senza esperienze in Italia: no; paulo sosa no, che fine a fatto?; Gattuso no; troppo signore ; Ranieri no: troppo vecchio per aprire un ciclo. Il fuggitivo: chi? Alla fine rimane solo qualche allenatore di Piacenza e fonseca;
Beh Pirlo non è ancora in allenatore.
Non sappiamo che allenatore sarà .
Io tre anni glieli darei.
Nessuno nasce imparato.
Allegri no solo perché non mi piacciono le minestre riscaldate e pensavo e penso che il suo tempo alla Juve sia finito.
Magari mi sbaglio eh
Certo che se continua così la Roma finisce la partita in nove…
Mi piace chi prende posizioni impopolari…per convincimento. (Pirlo no, per me. Se vuol restare alla Juve, all’Under 23, colà dove era stato destinato)
Spinazzola rotto…..ma va?