La Juventus di Udine senza i «biglietti» di Cristiano. Morale: tre a zero del Milan allo Stadium. E niente di clamoroso. Non sarà più brillante come all’andata, il Diavolo, ma resta una squadra. La Juventus è invece sempre quella: un infinito e sfinente torello all’indietro. Il 6 gennaio, a San Siro, l’aveva decisa Chiesa, schierato a destra. Al rientro, Pirlo l’ha piazzato a sinistra: mah. La Juventus non ha perso solo per questo, il Milan non ha vinto solo per questo. C’è molto altro. Pioli aveva preferito Brahim Diaz a Rebic: lo spagnolo gli ha dato il primo gol (con la complicità di Szczesny), un rigore (parato dal polacco a Kessié) e un su e giù fra le linee che creava problemi non lievi ai vecchi della tribù (Chiellini, per esempio, al terzo penalty procurato).
Non che i campioni non abbiano attaccato: all’inizio dei due tempi, soprattutto, con Donnarumma reattivo su Bentancur, ma si vedeva lontano un miglio che le coppie di difesa (Kjaer-Tomori) e di centrocampo (Kessié-Calhanoglu) erano «troppo» per Cuadrado, spossato da Theo Hernandez, addio regia occulta, per McKennie, ora qui ora là , Rabiot, ora là ora qui. Il Milan aveva un senso, la Juventus no: anche perché i piedi, nei momenti topici, diventavano ferri da stiro, e non uno che azzardasse il lancio, le poche volte che la punta lo dettava. Non Morata: triste, solitario y final.
E Cristiano? Ai margini, perché ignorato e perché scazzato. Il Milan ha aspettato. L’infortunio di Ibra, prezioso ancorché fermo, ha sguinzagliato Rebic, autore dello splendido raddoppio. Poi Tomori di testa, alla grandissima. E così Madama va sotto persino nei confronti diretti: complimenti. In sostanza: la «solita»Juventus, sempre diversa e sempre uguale. Vuota, monotona, come se qualcuno avesse avuto fretta di spegnere le rare luci scampate al corto circuito. Qualcuno chi? La società (con la menata della Superlega), Pirlo, i giocatori. Il tempo stringe, Elkann sempre più vicino e la zona Champions sempre più lontana.
Superciuk, forse ritrova grinta…
sì, serve a poco ma è inevitabile. quale senso avrebbe presentarsi a reggio emilia con una squadra completamente scollata e allo sbaraglio? con quale spirito si affronterebbe la partita con questo salame in panchina?
Pirlo 9: Come promesso ha portato entusiasmo. Entusiasmo all’Inter, al Milan, ma pure al Benevento, alla Fiorentina e pure al Torino. Era difficile fare meglio con una squadra che aveva vinto 9 scudetti.
Ma ve lo immaginate se Pirlo viene esonerato, la squadra viene affidata a tudor e miracolosamente la squadra ritrova grinta, barlume di gioco e magari risultati che però non portano alla qualificazione? Troppo rischioso. Meglio tenere il pirla.
L’esonero oggi serve a pochissimo, ma Pirlo se lo merita. Si merita di essere esonerato.
Il prossimo anno saranno tutti in vendita. Il problema, a cominciare da cr7, sarà trovare gli acquirenti. Lo stesso giocatore più appetibile, de ligt, è difficilmente vendibile per via dell’alta quota di ammortamento residua che non produrrebbe eccessive plusvalenze.
Su la Stampa la notizia più interessante dell’esonero di Pirlo mi sembrava questa
https://www.lastampa.it/torino/2021/05/09/news/tifoso-interista-a-milano-per-festeggiare-perde-il-treno-va-a-prostitute-e-viene-accoltellato-1.40252090
Della serie ridiamoci su
Scritto da Causio il 10 maggio 2021 alle ore 11:06
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:)))))
Su la Stampa la notizia più interessante dell’esonero di Pirlo mi sembrava questa
https://www.lastampa.it/torino/2021/05/09/news/tifoso-interista-a-milano-per-festeggiare-perde-il-treno-va-a-prostitute-e-viene-accoltellato-1.40252090
Della serie ridiamoci su
La Juve con il pirla farà un punto nelle prossime 3 gare. Con un altro magari ne fa 7 ma sempre fuori dalla champions saremmo. E benché da tifosi ci speriamo fino all’ultimo, siamo perfettamente consapevoli che il quinto posto è il massimo che meritiamo.
Quoto Riccardo Ric sul portiere, che comunque secondo me è il minore dei mali che abbiamo