Dopo la Supercoppa, la Coppa Italia. Pirlo scarta gli ultimi regalini ai piedi dell’albero (scudetto, Champions), eppure non è detto che rimanga. Soprattutto se non arrivasse «almeno» la zona Champions. Perché sì, il dio quattrino ha talmente intossicato lo sport che arrivare quarti conta più di due trofei. Contenti loro.
Onore all’Atalanta, naturalmente. Gran primo tempo, sotto per caso (gioiello di Kulusevski), Zapata devastante, contatto Rabiot-Pessina (per molti da rigore, per me no), proteste di qua e proteste di là, pareggio di Malinovskyi. L’Atalanta sembrava uno scoglio; la Juventus, un’onda leggera. Fra i protagonisti, Buffon: su Palomino subito, su Hateboer un po’ più in là. Grande Gigi, al passo d’addio. Non sarà facile arrampicarsi ai suoi livelli.
E la Juventus? Sempre a rimorchio, sempre in balia dei propri errori. Era tornato il pubblico, e quell’aria da bordello preferibile ai silenzi del convento. Poi il secondo tempo. Con De Ligt e Chiellini ammoniti, figuriamoci. Invece no. Invece la Juventus ha fatto la Juventus. Come, fin qui, le era capitato di rado.
Onore a lei. Pressing alto, via i guanti e fuori gli artigli. Un palo di Chiesa, su tacco di Cristiano, poi il gol di Federico su triangolo con Kulu. Avrebbe dovuto uscire proprio lui, Dybala già scalpitava a bordo campo. Gli dei più che la Dea, succede. Gasperini osservava, inquieto: e impotente. Nonostante l’ingresso di Muriel. E di Ilicic. Cuadrado continuava a pompare; la squadra sopravviveva persino a un Cierre così, più cornice che quadro; Bentancur, Rabiot e McKennie si riprendevano quel centrocampo che, per metà match, avevano concesso a De Roon, Freuler e Pessina.
Una Juventus in versione Atalanta, un’Atalanta floscia come tanta Juventus di questa stagione. Alla fine, credo che il risultato sia corretto. Ma dal momento che il destino ha sempre fame, ecco Atalanta-Milan e Bologna-Juventus: la Champions passa da qui.
I milanisti di Telealamella che ci perculano sghignazzando mentre ci pregano di confermare lo Stagista.
Surreale.
Scritto da Superciuk il 23 maggio 2021 alle ore 23:07
Hai ragione…l’Atletico vince il campionato in Spagna, il Lille in Francia, lo Sporting in Portogallo, l’Inda qui da noi in Italia…annata anomala…vediamo se con la fine della pandemia, il prossimo anno, le cose si rimettono a posto…certo per noi non sarà’ facile “rimettere la Chiesa al centro del villaggio”…
Quest’anno salvo:
- Chiesa, che lui sí, ha fatto una stagione straordinaria. Dna Juve, il nostro futuro.
- Cristiano Ronaldo, che ha messo comunque 29 gol in campionato più altri qua e là, 101 gol in tre anni, magari andrà via, ma grazie di essere stato con noi per questi tre anni anche se lo abbiamo sprecato.
- Cuadrado, l’unica luce in un anno grigio per fantasia e dribbling. Senza di lui, il buio.
- Danilo, una sorpresa, il più solido e utile per tappare i tanti buchi in rosa.
- De Ligt, perchè è comunque e sempre una roccia.
Stop. Gli altri, tutti sotto la sufficienza, chi di poco e chi in maniera vergognosa, inclusi staff e dirigenza.
Juric uno di noi…..
e un vaffa pure all’ASL di Kabul, non sempre l’inciucio paga
Per stasera godiamoci questa qualificazione miracolosa. Per il futuro bisognerà probabilmente aspettare l’assemblea degli azionisti in settimana.
Scritto da Superciuk il 23 maggio 2021 alle ore 22:59
Esatto.
Eppure l’incipit felsineo era stato chiaro: “SBRANATELI”.
Ha fatto bene mister Juric. Pagliacci maledetti, stanno impazzendo.
Grande Juric che sfancula in diretta su Sky l’ennesimo inviato ultra della squadra doo sooleeee
Juric si incazza con gli scamiciati che gli vogliono far dire che proprio stasera si è impegnato tantissimo, come mai.
Presi a pallate dal croato.
Il napule, more solito, si è cacato in mano. E loro non hanno potuto esimersi da pareggiare.
poi certo, il bologna avrebbe dovuto battere a mani basse la Juventus con vignato, codino palacio e skov olsen, ma si sa che hanno venduto la partita.