Uno sprint alla Bitossi-Bitossi-Basso. Si è piantato il Napoli, rimontato in casa dal Verona quando ormai il traguardo era lì. E così con il Milan, eversore di un’Atalanta già satolla e non proprio serena dopo Reggio, in Champions va la Juventus. A parte, naturalmente, l’Inter: fuori concorso.
Dico la verità: come meritò di aggiudicarsi Supercoppa e Coppa Italia (la prima, di episodi; la seconda, con una gagliarda ripresa), così la Juventus non meritava la Champions, già tradita negli ottavi, dal vivo, contro il Porto. Troppo discontinua, troppo lunatica, rispetto alle concorrenti.
Il Bologna non ne aveva voglia, al di là dei pronostici di Mihajlovic (Valeri arbitro, Giacomelli al Var) e comunque dalla Roma, a dicembre, ne aveva presi cinque (a uno). Questa volta, «solo» quattro (a uno, sempre). Ha giocato di qualità, la Juventus al Dall’Ara, senza Cristiano, con una formazione che non avrei fatto, gol di Chiesa, Rabiot e Morata (doppietta). Senza dimenticare il contributo di Kulusevski e Dybala.
Non è colpa mia se fra il quarto e il quinto posto ballano 50 milioni di euro. Credo che il futuro di Pirlo non potesse e non possa dipendere da una partita su 52: l’ultima. Nella mia griglia, prima che arrivasse Morata (e non Milik, Dzeko o il pistolero), figurava al primo posto, davanti a Inter, Atalanta, Milan e Napoli. Ho azzeccato l’Atalanta, terza, e il Napoli, quinto.
Pirlo, dicevo. Se una società l’ha preso a «gavetta zero», avrebbe poco senso liquidarlo adesso che, bene o male, qualcosa non può non aver imparato. E comunque: se si decide di mollarlo, dovrebbe andarsene, per coerenza, anche colui che puntò tutto, persino troppo, su di lui: Andrea Agnelli. E’ il mio parere. Ma, come scriveva Vittorio Zucconi», «le opinioni sono come il sedere. Tutti ne abbiamo uno, ma non è detto che interessi agli altri».
Sulle pagine de La Stampa, Antonio Barillò ha commentato così l’addio di Fabio Paratici alla Juventus: “Finisce qui, dopo undici anni indimenticabili. O forse dopo due stagioni contraddittorie. Perché è giusto ricordare i 19 trofei vinti da Fabio Paratici, ma anche considerare che 16 li ha condivisi con Beppe Marotta, l’uomo che l’ha “inventato” alla Sampdoria e voluto alla Juventus. Finché ha potuto occuparsi esclusivamente di scouting, di intuire talenti e sedurre campioni, tutto è filato a meraviglia, perché l’esperienza, la diplomazia, la conoscenza del calcio del mentore ne completavano, e valorizzavano, il lavoro. Quando è rimasto solo, nel 2018, tutto è cambiato: la vocazione da uomo di campo, orgoglioso di scarpinare come un tempo, ha finito per rivelarsi limite nel più ampio ruolo dirigenziale, orientando, tra innegabili meriti, errori di valutazione, scelte istintive, irrigidimenti
Così tanto per chiarire chi sceglieva i giocatori (Paratici) e chi li pagava (Marotta)
Quando Conte con una squadra nettamente inferiore ha squarciato il culo ad allegri,il volgare cialtrone disse:”se la juve non vince lo scudetto con 4punti di vantaggio lo avrà rubato”.
Lo abbiamo vinto di cinque.
Suca uomo di merda!
il fuggitivo a Max lo ha asfaltato x due anni di seguito , con Matri Vucinic e compagnia varia
Scritto da intervengo102 il 27 maggio 2021 alle ore 13:08
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3 anni.
Nel terzo il cialtrone venne cacciato a calci da Berardi e dal suo Sassuolo.
Venditti no, per favore…..
Scritto da ezio maccalli il 27 maggio 2021 alle ore 12:56
Hai ragione, chiedo venia
….
L’avventura cambia, cambia tutto intorno a te
Però bianconero è il calcio quello vero
L′avversario è un altro, cambia maglia e identità
Resta vecchio il risultato che verrà
(P.Bertoli)
Oggi decidono se l’ubriacone rimane presidente ma dovrebbe restare perché non sanno cosa farne e lui sta lottando come un pazzo x rimanere
Scritto da DinoZoff il 27 maggio 2021 alle ore 13:06
il fuggitivo a Max lo ha asfaltato x due anni di seguito , con Matri Vucinic e compagnia varia
Intanto il Madrid ufficializza l’addio di Zizou…
Scritto da MacPhisto il 27 maggio 2021 alle ore 12:
Ciucci lei, balordo , che le riesce bene
Torna Allegri(e vedremo cosa dira’) e arriva Icardi(e vedremo cosa dira’)
Visto la banderuola che e’, scatteranno gli osanna.
Per Natale le metto un palo nel deretano e la faccio allo spiedo, porcello pugliese
Scritto da ezio maccalli il 27 maggio 2021 alle ore 12:55
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Anche Marcellone tornò e fece molto bene ma non come la prima volta.
Al Minestraro basteranno un paio di “scudettini”, forse persino uno solo per appagare sè stesso ed i tifosi della Pro-allegrese.
Il fuggitivo scappa dal confronto con Massimiliano IL GRANDE.
E firma pure una clausola per non allenare in italia….
Cosa si fa per non incrociare il NOSTRO Mister e scappare con 7,5 mln tra i denti…..
Bentornato Massimiliano ALLEGRI….lo Stadium ti aspetta….finalmente a porte aperte, leale ai colori bianconeri.