Nel giorno dell’Heysel – che Ceferin, piccolo uomo, ha completamente rimosso – Tuchel spazzola Guardiola (1-0 sul campo, terza vittoria in altrettante sfide) e offre al Chelsea quella Champions che non era riuscito a porgere al Paris Saint-Germain: e, per questo, sceicchi ricchi ma miopi avevano esonerato.
Ha deciso un gol di Havertz, un gol molto verticale, su lancio di Mount, tranciante come una pugnalata. L’ordalia e (finalmente!) il chiasso di Porto hanno perso due protagonisti: Thiago Silva, troppo presto; De Bruyne, speronato da Rudiger, dopo un’ora scarsa. Primo tempo bellissimo, con il City a palleggiare e il Chelsea a giocare sul filo, tre passaggi per uscire di casa e occupare la piazza. Il tutto, a una velocità che, senza televisione, noi poveri inquilini di un altro calcio non vedremmo mai.
Guardiola, ogni tanto, si specchia nella rassegna stampa. Successe la corsa stagione, con il Lione: difesa a tre, d’improvviso. Stavolta, dentro Sterling, fuori Fernandinho e una manovra che, salvo le bollicine iniziali, non ha prodotto un tiro. Neppure alla distanza, neppure con centravanti un po’ più veri (Gabriel Jesus, Aguero) e un Foden più libero di sganciarsi. Seguivo il De Bruyne pre-ko: si muoveva come se gli avessero sabotato l’arredamento del salotto.
Dal Villarreal al Chelsea, dunque. Com’è triste, Manchester, appena due finali dopo. Non alzavano la coppa, i blues, dal 2012, e anche allora grazie a un carro attrezzi: Roberto Di Matteo, precettato d’urgenza al posto di Villas-Boas. Gran signore, Thomas Tuchel: del predecessore, Lampard, ha ricordato i meriti, non gli errori. E pressato dal City, non si è vergognato di chiudersi a chiave. Morale: Mendy, zero parate e in bacheca, l’Europa. Modestamente. Meritatamente.
Si , e’ vero,il cugino di Orsato era troppo vicino.un bel problema.Anche marelli e’ di parte,anche voi siete di parte, anche hawkeye a quanto pare e’ di parte.
Scritto da Giovanni il 3 giugno 2021 alle ore 18:53
Il mio non è ottimismo, anzi non vedo l’ora di avere l’occasione di fischiarlo. Per di più ritengo che scesni perin fossero più che sufficienti e visto che di piccioli ce n’è pochi, sono altri i settori in cui spendere.
La mia è fede nelle parole dell’evangelista LFM che così ha profetizzato!!
Beh alla Roma serve un portiere, ma dubito voglia spendere 7 stecche all’anno per Coso…
e poi dicono che non è il principale responsabile, anche se non l’unico, carissimo Superciuk…..
Scritto da Causio il 3 giugno 2021 alle ore 18:19
Chi dice che non è il principale responsabile? È il principale responsabile anche se non l’unico! ;))
donnarumma lo lascerei volentieri dov’è, soprattutto per l’atteggiamento che ha in campo e fuori, ma anche perchè secondo me è ben lontano dall’essere quel fenomeno che viene descritto. fisicamente è troppo massiccio, e col tempo la sua azione diventerà probabilmente più lenta e pesante….
Per fare chiarezza
Caso Pjanic, Marelli smonta Le Iene: Orsato ha una sola colpa
L’ex arbitro Luca Marelli smonta pezzo per pezzo il servizio de Le Iene e spiega perché il caso Pjanic non potesse essere gestito diversamente dall’arbitro Orsato e da Valeri al Var
Non ha mancato di risollevare un polverone il servizio mandato in onda ieri sera dalla trasmissione di Italia1 Le Iene relativo agli accadimenti in sala VOR (Video Operations Room) in occasione del mancato secondo giallo di Daniele Orsato a Miralem Pjanic nel celeberrimo Inter-Juventus dell’aprile 2018. Sull’episodio è tornato anche l’ex arbitro Luca Marelli, che dal suo canale YouTube ha analizzato i vari passaggi della vicenda e, letteralmente, smontato il sevizio de Le Iene, spiegando perché Paolo Valeri al Var fosse impossibilitato a intervenire e, perché, in campo, Orsato abbia una sola colpa.
I file e la mail sul caso Pjanic
Dopo aver spiegato perché l’Aia non potesse essere in possesso dei file audio relativi all’episodio, visto che a gestirli è una società esterna, la Hawk-eye, che decide anche gli episodi che, in base al regolamento Var, devono essere archiviati, nella sua disamina, Marelli sottolinea come solo un fotogramma del servizio firmato da Filippo Roma aggiunga qualcosa di nuovo alla vicenda. In particolare, l’ex fischietto delle sezione di Como fa riferimento alla mail, inviata una decina di giorni dopo la partita da Nicola Rizzoli a Roberto Rossetti, che rivela come effettivamente Rizzoli non fosse in possesso dell’audio relativo all’episodio contestato.
Caso Pjanic, l’unico errore di Orsato
Marelli torna poi sul campo e analizza la dinamica che ha portato alla decisione, sì errata ma giustificabile, di Orsato. Come spiega Marelli, Orsato commette un unico errore: “essere troppo vicino all’azione”. Infatti, prosegue l’ex arbitro: “Essere troppo vicini o essere troppo lontani, a livello arbitrale, è un problema: un enorme problema. Orsato dalla sua posizione non ha visto l’intera dinamica dell’azione. E lo ha anche spiegato, ‘ho visto un contatto aereo tra due corpi’, dunque non ha colto l’imprudenza di Pjanic e ha sbagliato”.
Poi Marelli si sofferma sul regolamento mostrato dal servizio e, ancora una volta, spiega perché Le Iene commettano un’ingenuità non da poco: “facendo notare come il Var possa intervenire per un contrasto imprudente, hanno tralasciato però un particolare fondamentale, cioè, che la possibilità a intervenire sia riferita solo a episodi di espulsioni dirette (non seconda ammonizione). Pjanic doveva essere espulso per seconda ammonizione e, perciò, il Var non può intervenire. E lo hanno fatto pure vedere, ma non lo hanno sottolineato…”.
Caso Pjanic, che cosa è successo al Var
Tornando all’episodio, Marelli spiega: “Quello di Pjanic non è mai cartellino rosso, è un giallo evidente, un errore gigantesco in una partita che poteva essere decisiva, anzi probabilmente lo è stata. Il Var a Orsato dice solo ‘c’è contrasto’, che non c’entra niente con il regolamento mostrato dalle Iene, è una frase che forse Orsato interpreta male e Valeri dice per far capire che Pjanic fa fallo, ma non possiamo saperlo. Quello che invece è certo è che Valeri non può fare altro, perché non è una dinamica in cui il Var può intervenire”.
“Brave Le Iene a ricostruire il labiale tra Giarratini e Valeri, con il primo che dice due volte ‘è giallo’ e il secondo a confermare con un ‘e certo’. Però, – conclude Marelli – guardando le immagini, si capisce bene quando lo dice. Non lo dice a Orsato, perché trattandosi di un cartellino giallo il Var non può intervenire e, infatti, non preme il pulsante rosso, ma lo dice solo in sala Vor, allargando le braccia come a sottolineare ‘è giallo, ma non posso farci niente’, perché non è un episodio da Var. Il mistero dunque è un altro: perché Hawk-eye non ha fornito l’audio? E questo non deve essere chiesto all’Aia o agli arbitri coinvolti, ma alla società che ha gestito il materiale relativo agli episodi di quel match”.
Caso Pjanic, per Marelli l’Aia deve cambiare
Infine, Marelli chiosa: “il servizio de Le Iene non è fatto per niente male, però è di parte. Quello che mi dispiace è che l’Aia dovrebbe intervenire. Dovrebbe mandare Valeri, Orsato e Rizzoli a parlare, punto per punto, di questo episodio per spiegare quello che è successo. Sarebbe il caso che l’Aia parlasse e facesse un po’ chiarezza. Altrimenti restiamo sempre nel limbo, con una sola parte che parla e ci fa vedere con un sapiente montaggio quello che vuole farci vedere e ingenera quello che vuole… un po’ confusione. Non penso ci sia malafede, però è ovvio che sia facile rendersi conto come sia una ricostruzione di parte, dato che comunque c’è un contenzioso tra le due parti (tra l’Aia e Le Iene). Sarebbe il caso che l’Aia parlasse. Però non lo farà, purtroppo. Questo è un grande difetto dell’associazione in questo momento, che si fa troppo parlare addosso. E non va bene. Spero che in futuro questo, che è dovuto ai dodici anni di gestione passata, cambi”.
Trovo grave aver perso, per soli 16 milioni, romero.
Una società che crea l’under 23 e dice di puntare sui giovani non puó fare questi errori. Per me manca un ds
Tu avessi ragione
Scritto da Superciuk il 3 giugno 2021 alle ore 18:12
Io, che vorrei fortissimamente Donnarumma, temo che tu sia un po’ troppo ottimista…trovare un acquirente per Szczesny secondo me non è facile, anche in ragione del non indifferente ingaggio del polacco ( 6,5 mil€ netti ) …io per Donnarumma sarei anche disposto a “regalare” Szczesny accollandomi perfino i circa 5 milioni di ammortamento ancora a bilancio…ma a parte il fatto che non credo che la Juve accetti di regalarlo ti dico che il problema in ogni caso resterebbe Szczesny : il polacco ha una grande considerazione di se stesso e credo non accetti destinazioni in quelli che lui non considera Top Club…Superciuck, non la vedo facile ma magari tu stessi ragione! Ne sarei ben felice…
Scritto da Causio il 3 giugno 2021 alle ore 18:07
Sul fatto che tutti possano sbagliare sono d’accordo. Che guardiola sia un buon tecnico anche. Ma nell’analizzare l’operato di pep non si puó omettere la cifra che ha fatto spendere al city. L’avesse persa allegri quella coppa chissà cosa avreste detto!