Il pericolo è l’apparente scomparsa di pericoli. L’Italia, per dare il massimo, ha bisogno, sul più bello, di ritrovarsi sul più brutto: come nel 1982, dopo il totonero; come nel 2006, a Calciopoli appena «nata». Quando, viceversa, ci arriva bella e compatta, tutti sul carro, sono dolori: come con Mondino Fabbri nel ‘66, l’anno della prima, fatal Corea. O feroci rimpianti: come nel ‘90, il sabba delle notti magiche.
La Nazionale di Mancini continua a vincere, a segnare, a divertire. «Ma che colpa abbiamo noi» canteranno, immagino. Ultima preda, la Repubblica Ceca: 4-0 a Bologna, in scioltezza, dopo dieci minuti di ruvidi salamelecchi. «Autogol» di Immobile e Barella, reti di Insigne (30 anni: se non ora, quando?) e Berardi, l’ex ragazzo della via Sassuolo che finalmente ha trovato, a 26 anni, «le cose che non ha voluto là ». L’Italia è 7a. nella classifica Fifa, la Repubblica Ceca 40a. Si comincia fra una settimana esatta, venerdì 11 giugno, all’Olimpico di Roma: di fronte, la Turchia di Calhanoglu; al fianco, un po’ di popolo.
Formazione fatta, con un solo dubbio (Verratti o Locatelli), e schema alla memoria: 4-3-3. L’Europeo, lo abbiamo vinto una volta sola: nel 1968, dopo una monetina, che fregò l’Urss, e una doppia finale (con la Jugoslavia). Ct, Valcareggi: un tecnico che sapeva che molti (di noi) non sapevano. Poi secondi nel 2000, con Zoff (da Guttuso a Gattuso, il «francobollo» ideale, per Sua Emittenza, da incollare a Zizou) e secondi nel 2012, con fra’ Prandelli.
Tocca al Mancio che, imperterrito, sventola Bonucci e Chiellini. Tocca, soprattutto, ai giocatori. Favorita, vedo la Francia, ma ne riparleremo. Non abbiamo speronato corazzate, non abbiamo fuoriclasse, c’è però il gioco e c’è, soprattutto, il consenso. «Timeo danaos et dona ferentes». Libera traduzione: temo gli italiani anche se portano coccole. Appunto.
Scritto da Fabrizio il 9 giugno 2021 alle ore 17:42
Vero, l’estate aiuta senz’altro in quanto la probabilità di diffusione in un luogo aperto è molto molto inferiore a quella dei luoghi chiusi. Dopo i festeggiamenti indaisti il 3 maggio non si è registrato nessuna impennata di casi. La stessa cosa si è vista monitorando, non ricordo dove, 5000 persone ad un concerto. E ovviamente ci sono i dati dello scorso pre vaccino a confermare che d’estate il virus si diffonda meno, ciò non toglie l’utilità del vaccino è sono d’accordo con te che la scelta essendo in questo caso di salute pubblica, non può essere lasciata al singolo pinco pallo, visto che tu ti vaccini per salvaguardare me e viceversa. Se no facciamo come quelli che vanno in macchina a luci spente la notte è dicono che inutile accendere le luci tanto ci sono tutti gli altri che accendono.
Parlando invece di calcio, con paratici ormai out, perché non fanno chiarezza sul nuovo gruppo dirigente ed i loro ruoli. Vero che fino a quando sua maestà non trova una nuova casa il mercato è praticamente, ma alcuni nodi, vanno sciolti prima del 30 giugno, primo su tutti chi vender o scambiare per portare a casa non l’unica cosa che conta, ma la più importante: la plusvalenza. E poi, posto che cr7 si sia sistemato, verrebbe una discussione non solo economica ma anche tecnica. Rinnovare e puntare su dybala, che vorrebbe dire puntare su un 4-2-3-1 e quindi puntare su un centrocampista e attaccante con certe caratteristiche, oppure cedere dybala, puntare sul 4-3-3 e quindi fare un centrocampo con ben altre caratteristiche? Tutto questo pure in un mercato più che mai da cogli-oni.
Esatto Superciuk.
Possiamo anche parlare dei professionisti del settore che non si vogliono vaccinare, ma per quale motivo dovrebbero saperne piu’ loro di quelli (e sono molti di piu’) che, sempre del settore, invece lo fanno?
Inoltre i dati che arrivano dai Paesi piu’ avanti nella vaccinazione sono INEQUIVOCABILI riguardo a contagi e decessi, e questo ben prima che arrivasse la bella stagione (perché ho sentito anche questa: “Non é il vaccino che elimina il covid, é l’estate!”).
Alla fine se uno non é d’accordo, ha il diritto di non vaccinarsi. Non penso abbia bisogno di tirar fuori l’opinione di questo o il comportamento di quello per suffragare la sua scelta.
Poi io conosco anche persone capaci di girare dieci o venti specialisti in una branca di medicina fino a trovarne uno che avvicini le convinzioni proprie di quelle persone. Le quali poi se ne escono con “Visto? C’é uno specialista che me l’ha confermato!”. Peccato che i 19 precedenti avessero detto il contrario…
il topic non e’se io mi sia vaccinato o meno o chi di noi si sia vaccinato ma piuttosto che chi non vuole farlo ha ottime ragioni e non e’giusto farlo passare per un imbecille anche perche da qui a cinque anni gli imbecilli potrebbero essere altri…
Scritto da alex drastico il 9 giugno 2021 alle ore 17:06
Non si tratta di imbecillità , ma di presunzione.
Un medico o un infermiere che non si vaccina ne saprà più di me, ma sempre meno di chi i vaccini li ha studiati ed approvati prima di dare io via libera alla diffusione. Anche io esprimo pareri su come dovrebbe giocare kuluseski e conosco kulu meno di Pirlo, ma a questo è il bello del calcio. Per chiudere sui vaccini: Israele, hanno vaccinato tutta la popolazione tra l’altro con il vituperato astra zteneca. Risultato: hanno azzerato i morti per covid. In Inghilterra sono arrivati a risultati quasi simili. Di che minchia vogliamo parlare ancora scusate?
INTER: VINTO LO SCUDETTO UN PO DI OSSIGENO.TUTTAPPOST?
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HO SENTITO CHE A MILANO DICONO: LA JUVE STA PEGGIO.
IL PRIMARIO COSA NE PENSA?
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L’Inter ha sì vinto lo scudetto, ma ha a che fare con una proprietà che continua a indebitarsi pur di mantenere il controllo della squadra. Il fondo Oaktree ha appena prestato 275 milioni alla controllante del club Great Horizon che li girerà all’Inter. Buoni solo per sanare il pregresso (leggi stipendi arretrati) e per tentare di chiudere il bilancio della stagione 20/21 con perdite minori dei 102 milioni di passivo della stagione 19/20. Da quei 275 milioni del prestito del fondo californiano, che ha in pegno tutte le azioni di Great Horizon, la scatola lussemburghese che governa con il 68% del capitale sul club nerazzurro, vanno tolti i 33 milioni per liquidare LionRock.
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Ne restano 240 che servono a tappare i buchi contabili del recente passato. A forza di indebitarsi per restare al timone dell’Inter Suning si è cacciata in un cul de sac. I cinesi si sono imbottiti di debiti che devono essere onorati. Tra soli 3 anni dovranno reperire 275 milioni di liquidità per rimborsare il debito con Oaktree, cui si aggiungono nel frattempo gli interessi da capogiro. Si parla di un 9% annuo che fa lievitare la sola spesa per interessi nel triennio a oltre 72 milioni. E così per non farsi pignorare l’Inter dal fondo Usa gli Zhang devono reperire da oggi e in soli 36 mesi una provvista liquida di 340 milioni di euro. Ma non finisce qui. Sotto Great Horizon c’è il club nerazzurro strozzato da quei 2 bond da 375 milioni totali che vanno ripagati entro dicembre 2022. Il totale dell’esposizione debitoria che Suning deve fronteggiare sopra e sotto il suo piccolo impero calcistico supera i 700 milioni. O l’intera conglomerata Suning in Cina esce inaspettatamente dalla sua crisi finanziaria e allora provvede a sanare il debito, oppure ci deve pensare l’Inter con i suoi flussi di cassa che non ci sono. Pensare che gli Zhang vadano a nuovi investimenti per rafforzare la squadra e aprire a un ciclo vincente duraturo in queste condizioni è dura.
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La prima esigenza del proprietario cinese sarà fare cassa il più possibile per fronteggiare i debiti. E tenere botta un altro po’ solo per passare la mano ai nuovi proprietari. Lo schema probabile è quello visto con il Milan, dove il fondo Elliot da prestatore di denaro è divenuto azionista dopo aver escusso il pegno sulle azioni. È l’exit strategy per gli Zhang che nell’avventura con l’Inter tra costi d’acquisizione, finanziamenti soci e aumenti di capitale hanno finora sborsato una cifra di gran lunga superiore ai 600 milioni. Soldi bruciati sull’altare della megalomania del calcio che da anni (non solo l’Inter) spende e spande accumulando debiti mostruosi. Per l’Inter i soli costi del personale (su cui regnano i fantastici stipendi di calciatori e allenatori) si mangiano tutti i ricavi. Nella stagione ’19-’20 il club nerazzurro ha speso in stipendi 198 milioni cui si aggiungono costi operativi per ben 118 milioni. Morale solo i costi diretti spesano 316 milioni, più del fatturato netto. Poi vanno tolti gli ammortamenti dei costosi cartellini che nella stagione scorsa per l’Inter hanno voluto dire altri 123 milioni di spese. Ecco che la voragine nei conti è servita.
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Se non da ieri e non solo per l’Inter la dinamica è quella, cioè costi che superano immancabilmente i ricavi, la striscia delle perdite è assicurata. Perdite che mangiano il capitale che nel caso dell’Inter è negativo e debiti a coprire i fabbisogni di cassa. Alla fine resta il calciomercato con la droga delle plusvalenze a mettere una pezza ai malandati conti. Ma è un circolo vizioso. Se vendi i migliori dopo una stagione vincente, solo per tamponare le perdite, poi tocca ricominciare daccapo. E l’addio di Conte (liquidato con 7,5 milioni di buonuscita) la dice lunga su quello che potrà accadere al club.
il topic non e’se io mi sia vaccinato o meno o chi di noi si sia vaccinato ma piuttosto che chi non vuole farlo ha ottime ragioni e non e’giusto farlo passare per un imbecille anche perche da qui a cinque anni gli imbecilli potrebbero essere altri…
oltre al fatto ovviamente che un minestraro resta minestraro
sul vaccino ognuno la pensa come vuole, di verità assolute non ce ne sono
personalmente mi sono vaccinato sulla base che sinora il vaccino non ha fatto stragi, e se si ha paura del “non si sa mai” allora tanto vale non assumere alcun medicinale dopo aver letto i molteplici rischi riportati sui bugiardini
di certezza assoluta in questo mondo c’è solo la morte
Io sono contento di essermi vaccinato, però ripeto capisco anche chi non si vuole vaccinare. perchè onestamente un vaccino preparato in fretta e fiuria dopo solo 1 e mezzo (quando di solito ci vogliono anni)..qualche dubbio c’è.