Tutti in piedi a Copenaghen. E tutti fermi, al 10’, per Christian Eriksen e il suo cuore matto. Applausi. Cori. Striscioni. Grande atmosfera, grandissima emozione. Poi il cuore della Danimarca. Per un tempo, spazza via il Belgio. Gol di Poulsen (6,5), Mahele devastante (7) e Kjaer (6), capitano mio capitano, a braccare un Lukaku (6,5) visibilmente frastornato. Mertens (5), Carrasco (5): come se la trama non li riguardasse. E che sbandamenti, in difesa.
A questo punto, Martinez ha tolto Mertens, proprio lui, e inserito Kevin De Bruyne, che aveva saltato la Russia per via del frontale con Rudiger, in City-Chelsea di Champions. La mossa, più che alla Nasa di pochi, appartiene al naso di molti. Perché, voi cosa avreste fatto? Ecco: comincia un’altra partita. La partita di De Bruyne (8), assist per Thorgan Hazard (7), fratellino di Eden (6), e gol del sorpasso. Nel primo caso, cruciali l’erroraccio di Vestergaard (5) e la galoppata di Lukaku; nel secondo, splendido ricamo della famiglia Hazard e non meno efficace sinistro di colui che Guardiola (8) ha trasformato in una sorta di fabbrica del centrocampo. I danesi avrebbero meritato di più: penso alla traversa scheggiata da Braithwaite (7) e alle iniziative di Damsgaard (6,5), tuffo a parte. Non è proprio il loro momento.
Amsterdam, Olanda-Austria 2-0. Con il rientro di De Ligt (6,5), la difesa e De Vrij (6,5) stuccano le crepe del battesimo. Gli avversari, loro, sono invitati che cercano di farsi notare senza dare fastidio. Alaba (6) combina la frittata del rigore varista, trasformato da Depay (7). Sempre Depay spalanca, di tacco, il contropiede alla volata di Malen (6) e al raddoppio di Dumfries (6,5). In regia, de Jong (7) è sempre un bel panorama; e De Roon (6), sempre un Sancho Panza più da Arancia meccanica che non da Don Chisciotte.
Bucarest, Ucraina-Macedonia del Nord 2-1. Questa volta, Pandev (6) non basta. E nemmeno Elmas (5.5). Colpisce ancora la ditta Yarmolenko (7)-Yaremchuk (6,5). Due rigori, uno per parte: Dimitrievski (7) lo para a Malinovskyi (6,5); Bushchan (6,5), più sfortunato, lo «restituisce» ad Alioski (6). Palla al piede, l’Ucraina di Sheva piace; palla agli altri, diventa una lotteria.
Caro Giampiero, che io ricordi hai sempre fatto parte della mia vita. Aspettami che potrò finalmente stringenti la mano. L’ultima volta che ti ho visto è stato la sera dell’inaugurazione del nuovo stadio e con me avevo la mia nipotina che mi chiese chi era quella persona che parlava della nostra Juve insieme a Del Piero e io gli risposi: “II più grande juventino del mondo” e poi cercai di spigargli cosa aveva fatto. Poi gli dissi che adesso la vita era cambiata e che non c’era nessuno che l’avrebbe mai eguagliato. Grazie d tutto, per quello che hai fatto per me e per tutti gli juventini, anche quelli che di te hanno solo sentito parlare.
Rip presidente Boniperti.
Ciao Presidente… lacrima.
Sarebbe bello intitolare al grande presidente il centro sportivo della continassa.
Ciai
Ciao Grandissimo Giampiero
Tutti in piedi per il Presidente, lui sì juventino fino alla fine!
Scritto da Dylive il 18 giugno 2021 alle ore 08:59
Tutti in piedi
Ciao Presidente, il Presidente di tutti gli juventini con il cuore bianconero.
Per te essere juventino era importante ed era l’unica cosa che conta.
Oltre la fine….
RIP Presidente
Gentile Beck, non penso possa esimersi dallo scrivere qualcosa sul Presidente.