I confini sono due rigori: quello che Rodriguez si fa parare da Lloris in avvio di ripresa, sull’1-0, e quello che, a fine partita, Sommer mura a Mbappé. Vince la Svizzera, la Francia è fuori già negli ottavi. La Francia campione del mondo e vice campione d’Europa, champagne per venti minuti e, per il resto, sempre a raccogliere briciole, a sciupare avanzi, a specchiarsi. E’ il suo vizio, quel sangue (troppo) blu che spesso le dà alla testa.
Petkovic, voto 8, ha spazzolato Deschamps, 6 scarso. D’accordo, a Didier mancava un terzino sinistro di ruolo (fuori, per infortunio, Lucas Hernandez e Digne), ma perché quei tre stopperoni per un tempo (Varane 4, Lenglet 4, Kimpembe 5), invece del 4-2-3-1 della ripresa, Rabiot (6,5) terzino-ala, Coman (6,5) al posto di Lenglet e un calcio magari avventuroso, però «un» «calcio»?
La Svizzera, che gli azzurri avevano stordito all’Olimpico, avrebbe meritato di vincere ben prima della «lotteria» e persino della traversa timbrata da Coman al 94’. La partita, trascinante comunque, per emozioni e omissioni, girava attorno a Xhaka, regia da 8, e Freuler (7). Al loro ritmo, con le loro pause: uomini di ferro su navi di legno (Shaquiri 6,5, addirittura) contro uomini di legno su navi di ferro. Il gol di Seferovic, un altro 8, non era una pallottola nel buio: suggellava una sparatoria.
E la douce France, cher pays de mon arrogance? Sempre a inseguire un’idea, sempre a chiedersi «pourquoi». Poi Coman. Poi il penalty che avrebbe potuto sotterrare l’ordalia e invece no, poi una ventina di minuti da Dom Perignon, Mbappé-Benzema gol, Griezmann-Benzema gol, dal 59’ al 61’, la pennellata di Pogba. Petkovic, impassibile, è ricorso ai cambi, ha corretto il modulo, ha invocato calma e ordinato «proviamoci». Palla al piede, i francesi sembravano razzi sulla rampa di Cape Canaveral; palla agli altri, una frotta di turisti giapponesi che pensava bastasse una mezz’oretta scarsa per girare tutto il Louvre. E difatti: pera di Seferovic, sempre di testa, pareggio di Gavranovic (7) a fil di sirena (e di Xhaka) . Se mi è concesso: sul 3-1, mi aspettavo che Deschamps, che tanto studiò da noi, si sarebbe coperto. Honni soit qui mal y pense (non certo io).
Cucù. I supplementari consegnavano a Mbappé (4, al di là del penalty) l’ultima luminaria. Del tiro a segno ho scritto. Infallibili tutti, tranne uno: Kylian. Persa la Champions, persa l’Europa: 4 partite, 0 gol. Ha 22 anni e il futuro in mano: a patto che non se lo lasci sfuggire come gli aquiloni tirati da pupi distratti.
I voti (della Francia, in particolare). Ok, Benzema: 8 e non se ne parli più. Pogba? 8 dentro alcuni momenti da 4, tipo la palla persa a monte del 3 pari, attimi che gli juventini conoscono a memoria. Fermo restando il gol, straordinario. E la palla «scolpita» per la corsa di Mbappé, un invito a nozze diventato, per difetto di mira, il rintocco di un funerale. Lo stesso Kanté (6,5) è entrato e uscito dalla notte di Bucarest come se a volte lo frenasse la fatica e a volte lo spronasse l’orgoglio. Di Griezmann (6) ricordo bollicine, non calici; 7 ai portieri, Lloris e Sommer; sufficienza piena ad Akanji, a Zuber, allo zoccolo duro dei cospiratori. Quando si ghigliottina un re, la storia impazzisce. E la Francia ne sa qualcosa.
I due golden boy Mbappè e De Ligt condannano le loro nazionali a un’eliminazione piuttosto inaspettata. Nei limiti ovviamente perché il calcio si gioca in 11 e non in 2.
Ma sbaglio o Beck ha tralasciato il commento/articolo sulla partita della Spagna vs Croazia?
Antonio, altre volte la SVizzera si é trovata vicina all’impresa (perché di questo si tratta: non era mai arrivata ai quarti dell’Europeo o del Mondiale) senza mai riuscirci. Un’eterna sensazione di vorrei ma non posso.
Ora naturalmente il rischio, molto concreto, é che la squadra e la nazione tutta, ebbre di gioia, pensino di aver raggiunto il traguardo e arrivino sgonfie al match con la Spagna. Spero di no ma onestamente mi aspetto l’imbarcata.
Un numero 10 (Antognoni) pochi giorni fa ha bellamente umiliato il povero e confuso Sconcerti…
Infatti, il rigore parato aveva prevedibilmente svegliato il leone dormiente e demoralizzato l’orso arrembante. Dopo il rigore fallito avrei tolto Rodriguez, per contraccolpo psicologico che per altro aveva giocato bene fin li’. Poi invece l’orso si e’ rialzato sulle gambe non so come. E se fai alzare l’orso son cavoli.
Complimenti alla Svizzera: gran bella squadra ed altro che Azzurri: che carattere!
Come ha fatto Sconcerto a campare di calcio per tutta la sua vita
Scritto da Massimo Franzo’ il 29 giugno 2021 alle ore 10:03
Una cosa che Fatima e Lourdes e l’area 51 levatevi
Poi che il Polpo si sia avvicinato a questo ruolo va bene, ma il suo mestiere credo sia diverso.
Semmai alla Francia manca un vero Dieci. Come ha fatto Sconcerto a campare di calcio per tutta la sua vita, se non riesce a capire che nessuno dei centrocampisti francesi ė un vero Dieci? Questa è peggio di quella che Cr7 alla Juve non sarebbe stato titolare.
Comunque il rigore decisivo l’aveva già sbagliato prima quel fuoriclasse di Rodriguez… sul 2-0 la Francia era già a casa!
La cosa più bella di ieri sera erano le facce dei francesi a fine partita, le facce di chi era sicuro di vincere da 4-0 in su.