Si era perso, da anni, nei fumi della demenza. Gerd Muller, lui che aveva scelto una fetta di terra, l’area di rigore, per diventare «il» centravanti. Quello che, ai tempi in cui il posto era fisso anche nell’idea, aspettava il silenzio dell’attimo per trasformarlo in tuono. Una vita nel Bayern, grassoccio, sgraziato, sempre lì, in un posto che gli era casa e ufficio, funzione e missione: 730 gol in 788 partite, 68 gol in 62 con la Germania, pallone d’oro, campione del Mondo, campione d’Europa, 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Intercontinentale, 4 scudetti, 4 Coppe tedesche, capocannoniere ovunque e comunque.
E, naturalmente, Italiagermaniaquattroatre, 17 giugno 1970, allo stadio Azteca di Città del Messico, un gol rotolante a metà con Poletti, e la sgrullatina che scatenò il destino, già al dessert ma, evidentemente, ancora non sazio: Rivera che, vicino al palo, non intercetta e Albertosi che, se solo potesse, lo passarebbe per le armi. Invece no, qui piovono i ricordi: piatto destro proprio di Rivera, il condannato, e tutto il mondo, fedele al proverbio, fu Paese: il nostro.
Muller è cognome non meno comune di Rossi, in questi casi si ricorre al nome, Gerd, Paolo, Valentino. Ecco: Paolo, sì, aveva qualcosa di Gerd. Se Diego Maradona è stato il calcio, loro sono stati i momenti. E qui mi soccorre l’eterno Jim Morrison: «A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo». Finì in Florida, incapace di vincere il «dopo», che per un fuoriclasse è stagione terribile, scommessa cialtrona. Esci da una reggia di cui possedevi le chiavi ed entri in un’avventura che, se le perdi, diventa una prigione.
Invisibile agli avversari, che pure ne annusavano i ferini agguati, si è fatto invisibile a sé stesso. Gerd Muller, 75 anni, il mestiere dell’ombra.
Fabrizio, ogni allenatore vuole giocatori funzionali al tipo di gioco che ha in mente.
Ovvio che poi se ne assume tutte le responsabilità .
Pjanic, per me è una mezzala, non un regista, e tra l’altro, nella corsa e nell’interdizione non è un fulmine di guerra.
A prescindere da quanto possa ancora rendere, credo che Allegri stia studiando un centrocampo a due Pjanic-Locatelli, con kulusewsky a sinistra , Dybala dietro Ronaldo e Chiesa a destra. Ronaldo riferimento centrale.
nonostante tutto voglio credere fino a prova contraria che la corsa a Pjanic sia soltanto una delle tante stronzate giornalistiche messe in piedi tanto per far numero
perchè il ricaricarsi sul gobbo un pippone ultratrentenne plantigrado certificato, che a Barcellona ha fatto pena, francamente mi riesce inconcepibile
Su McKennie state facendo fuffa e processi alle intenzioni.
Aspettiamo e vediamo
Scritto da Riccardo Ric il 20 agosto 2021 alle ore 10:02
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Giusto ed anche facile da capire.
Ma… chi gli fa il disegnino a “3″?
Le chiacchiere sul mercato sono L aspetto più noioso del calcio. Quintali di tuffa.
Ah quindi Ramsey non parte perché é un bidone 30enne che nessuno vuole, Allegri vuole di nuovo Pjanic, altro bidone 30enne che nessuno vuole, e quindi la soluzione é cedere uno buono 23enne)
Logico.
Certo che se davvero lo fanno in società si sono bevuti il cervello.
Scritto da Fabrizio il 19 agosto 2021 alle ore 21:10
…vorrai dire ri-bevuti il cervello, ne stanno facendo un’abitudine
Il problema della eventuale cessione di Mc Kennie è legata alla non partenza di Ramsey.
Probabilmente bisogna far posto a Pjanic e Mc Kennie è diventato il sacrificabile anche per far cassa (valutazione dai 30 mln in su circa…).
Ora se il progetto di Allegri è quello di giocare con due centrocampisti centrali modello nazionale di Mancini, allora un incursore come l’americano non serve, più utile sicuramente in un centrocampo a tre.
Diversamente se Allegri ipotizza anche un centrocampo a tre, nei suoi piani sta provando Bernardeschi, con Mc Kennie che puo’ essere così ri-sacrificato.
Una domanda pero’ è lecita: l’anno scorso l’americano è stato acquistato ed ha occupato uno slot che poteva essere eventualmente occupato da Suarez (il suo esame non sembra più un caso internazionale…).
Ora potrebbe essere ceduto: ergo nè Mc Kennie nè Suarez.
Spero che la dirigenza chiuda entro fine mese almeno per un terzino sinistro (che urge come il pane da tempo), perchè soluzioni di ripiego non sono ammissibili.
Attenzione però ad un fatto: Allegri vorrebbe un centravanti che riempia l’area di rigore e sembra in piedi un approccio in inghilterra con un attaccante della premier. Potrebbe rientrarci Ramsey in uno scambio. Se arriva Pjanic, con Locatelli ed a novembre rientrasse Arthur, il gallese sarebbe di troppo.
Quanto a Ronaldo, auspico che i rumors sulla volontà di andarsene siano inventati dalla stampa. Fossero veri, visto il personaggio, penso che la situazione potrebbe ledere non poco la serenità della squadra. Senza però dubitare della professionalità del portoghese, che finchè indosserà la nostra maglia darà tutto.
Sulla questione McKennie non c’é neanche da discutere, é un’operazione che nessun DS o DG che dir si voglia può avallare. E se Allegri é un aziendalista come lui stesso dice, non dovrebbe opporsi. Inconcepibile cedere un giovane centrocampista col fiuto del gol, da sgrezzare, per riprendersi un over-30 che il meglio (?) l’ha già dato. Oltretutto si parla pure di cifre ridicole (a noi é costato 20 o giù di lì, lo rivenderebbero a 30…) e accollandosi l’ingaggio del bosniaco che é sensibilmente più alto. Follia pura.