I problemi sono due: 1) non è colpa di Cristiano e 2) neppure di Szczesny. Non resta che Allegri: un gestore, non un creatore. E d’ora in poi bisognerà creare tanto. Ma proprio tanto. L’Empoli di Andreazzoli ha vinto, con merito, anche perché aveva un centravanti (Cutrone), e la Juventus no, almeno per un tempo, e anche perché alla rinuncia ha preferito la sofferenza del coraggio.
Un quarto d’ora simil Udine (là due gol, allo Stadium grandi parate di Vicario su Chiesa, una addirittura grandissima) e poi, come in Friuli, uno smarrimento collettivo progressivo, da squadra che sa di non far più paura. Il gol di Mancuso, in capo a una splendida azione corale, è lo spillo che ha bucato il palloncino. O slalomeggiava Cuadrado o sprintava Chiesa. Dybala ciondolava, un po’ punta un po’ puntina e un po’ niente, e poi il centrocampo, mamma mia, il centrocampo. Danilo perno, uhm. Rabiot (al rientro), insomma. Bentancur vago e vagante, McKennie in teoria incursore, in pratica cursore. E una frenesia canaglia.
Smaltita la sbornia della fifa, un bicchiere scarso, l’Empoli se l’è giocata. Chirurgico in Luperto e Mancuso, spumeggiante in Bandinelli, geometrico in Ricci e Bajrami. L’area vuota terrorizzava Madama, eppure i cross crepitavano: per chi? Allegri liberava Morata, che avrei schierato dall’inizio. Anche se «questo» Morata. In compenso, non avrei tolto Chiesa. Il tempo per rimediare c’era, tutto. Non la precisione, non la personalità: a parte gli spiccioli di Locatelli, l’ultima scialuppa. Nella ripresa, per la cronaca, zero palle-gol e zero idee.
Quando si cambia libro, e non si volta semplicemente pagina, ci vuole pazienza. A patto di non esagerare. E comunque, non c’è più l’Alibi: perché sì, un giocatore da un gol a partita in questo Paese è un peso. Per fortuna, solo in questo Paese.
Un punto in due partite fra Udinese ed Empoli invece cos’è?
è vero che l’Inter ha vinto uno scudetto “abbassandosi”, ma aveva ed ha difensori veloci e sopratutto centrocampisti che rientrano e coprono: con gli anziani, i bradipi e le pippe che ha il cialtrone abbassarsi significa consegnarsi in balia all’Udinese di turno, subire tiri pericolosi,rischiare falli da rigore
Fabrizio…..un’altra perla di Paratici, come Romero e Rovella, Spinazzola a parte.
Intanto Pellegrini, la famosa contropartita tecnica per Spinazzola, va in prestito. Un altro candidato ad andar via a zero quando scadrà il contratto senza aver mai giocato con la Juve: il che corrisponde ad aver regalato Spinazzola.
C’è un problema di fondo che sembra non si voglia affrontare: la programmazione.
Negli ultimi anni si è provato a seguire un progetto (vedasi scelta di Sarri) ma senza crederci sino in fondo tanto che gli acquisti funzionali e la continuità necessaria per costruirlo non sono stati sufficienti.
Bocciato il progetto iniziale se ne è intrapreso un altro ma è sembrato più una scelta dovuto (al risparmio?) che una opzione consapevole. E il lasso di tempo offerto è stato il medesimo del primo. La scelta sconcertante è l’ultima: rinnegare il tutto tornando indietro e vincolandosi per 48 mesi! Per un progetto il cui fine non è, almeno al sottoscritto, chiaro ed evidente: gestione, speculazione, …?
L’aggravante che evidenzia la crisi in atto è dovuta alla crescita delle altre società che, secondo un criterio chiaro, hanno perseguito obiettivi da raggiungere passo dopo passo in alcuni anni (il Milan è quella che sta costruendo nel miglior modo senza cedere a ricatti di procuratori, credendo nei giovani, sulla serietà di un allenatore poco di moda, …)
Difficile comprendere perché il percorso di sviluppo intrapreso anni fa dalla società Juventus (si pensi alla lungimiranza dello stadio di proprietà) si sia arenato per una visione limitata alla quotidianità senza prospettive di crescita e di sviluppo. Mah?
Io sono l’ultimo (o uno degli ultimi) che può verosimilmente riporre grandi speranze nelle capacità (o meglio: nella voglia di lavorare e nell’umiltà) di Allegri. Ma non posso pensare che non cavi fuori qualcosa di decente da una buona rosa, forse ottima, composta largo circa 25 nazionali. Da lui, peraltro, rosa definita ottima. Poi è vero quel che dice l’evangelista, e cioè che il cd promettente avvio contro l’udinese invece è stato federico chiesa contro tutti (ad un certo punto lanciato da solo contro sei). Una squadra non può giocare in 70 metri e non accompaganre mai l’azione d’attacco. Non pressare mai con metodo e di squadra, appunto
Il problema del ricotta (ecco…) non è che sia stupido, anzi. E’ che trattasi di lavativo e presuntuoso. il primo difetto gli deve essere limato da arrivabene in quanto gerarchicamente superiore , come longa manu della proprietà, il secondo ci pensa la classifica. La settimana precedente alla svolta del 4231 del 2017 era preso a pernacchie e a rischio di esonero (juve lazio mi pare). Era verde di paura.
Detto questo, Dybala capitano fa tenerezza. FOrse è l’unica ragione per avere chiellini in campo.
De Pasquale….in molti oggi si iniziano ad accorgere delle cazzate fatte come la defenestrazione di Marotta prima e Allegri poi.
L’unica giusta è stata quella di giubilare paratici, alla quale doveva seguire quella di Nedved e poi di Cherubini, complice della figuraccia Suarez.
La squadra la costruiscono assieme DG e allenatore, parte economico-gestionale e parte tecnica.
Ergo cercasi DG, che altri hanno (Sartori, Marino,Tare, Giuntoli, Marotta, Carnevali, Maldini-Massara…) e noi no.
No De Pasquale. Ma non mi affido ai dogmi. “Il recupero alto,della palla” “ giUoco propositivo” “pressing” ecc. . E nemmeno al dogma Guardiola o Sarri o Conte e nemmeno Allegri. Nella carriera di ogni allenatore, anche fra quelli affermatissimi, ci sono buchi neri.. Spero non sia il turno di quello di Allegri.
Depasquale si ricordi che siamo alla seconda di campionato…
Scritto da Riccardo Ric il 30 agosto 2021 alle ore 14:12
Vacillano le sue convinzioni su Allegri?
Scritto da alef il 30 agosto 2021 alle ore 14:28
A me piace la terza