Uno a uno. Come con la Spagna, come con gli inglesi. Il terzo consecutivo. Era la prima da campioni, 53 giorni dopo Wembley. A Firenze, avanti popolo. Non credo alla pancia piena, almeno per ora, e nemmeno ai serbatoi mezzo vuoti, per quanto lo fossero. E, sempre per ora, non penso neppure a un Mondiale in pericolo: domenica a Basilea, la Svizzera. Servirà di più, certo. Soprattutto a ridosso dell’area: e possibilmente dentro. I topi d’archivio sbandierano, giulivi, il 79% di possesso palla e i dieci corner a zero. Un’aggravante, replicano, isterici, i cultori del risultato purché respiri.
Ha ripreso, la Nazionale di Mancini, dal gioco che aveva seminato: per la cronaca, e per la storia, sono 35 partite utili consecutive, eguagliato il record di Spagna e Brasile. I bulgari si sono difesi a catenaccio e, bucati dal gran gol di Chiesa, hanno pareggiato con un lampo, uno solo: Despodov che si scrolla Florenzi, confuso, e A. Iliev che brucia Acerbi.
E allora? Abbiamo palleggiato fitto, con Jorginho e Verratti (specialmente), abbiamo creato abbastanza ma non troppo, splendido un controllo di Insigne, in corsa, su lancio di Bonucci (così così); sugli scudi, si scriveva una volta, il portiere Georgiev. Il ct ha ruotato Chiesa (a destra, come si permette?), Immobile, Insigne, poi Raspadori e Berardi. Sempre avanti, sempre sul pezzo, senza però la mira e la «cattiveria» che spesso, nelle bolge, fanno la differenza. Un dribbling in più, un flitrante in più: non era facile, anche se qualcosa di meglio mi sarei aspettato.
Frizzanti e distratti per un tempo, poi leziosi, quindi noiosi. Emerson Palmieri non è Spinazzola, Immobile non era l’Immobile dei nostri poligoni, Barella friggeva, nervoso, e l’ingresso di Lorenzo Pellegrini al 90’ non l’ho proprio capito: era la mezzala più ispirata di questo scorcio. Alla fine ci hanno fatto prigionieri. Tutti indietro: mai fidarsi delle «maggioranze» bulgare.
dopo 6 anni di permanenza a torino, chi ne capisce di calcio ha seguito il giocatore sa se dybala è un giocatore che può essere non il titolare, ma l’uomo attorno a cui costruire la squadra per i prossimi tre quattro anni. Se la risposta è affermativa allora gli si danno gli stessi soldi che si danno a de ligt e si ringraziano cip e ciop (raiola e paratici) che hanno concesso ad giocatore potenzialmente forte, ma che ancora deve dimostrare quanto vale, 12 pippi annui. se si pensa di rinnovare per venderlo tra uno o due anni allora tanto vale lasciarlo andare in scadenza perchè a quelle cifre nemmeno gli estimatori di milano lo ingaggerebbero gratis. se si pensa invece che sia sopravvalutato, poco professionale etc, lo si mandi in scadenza perchè anche in questo caso rinnovi il contratto, anche alle cifre proposte dalla juve, sarà tra due tre anni un peso (pipita docet).
Se uno è un fuoriclasse, o un grande giocatore o come si vuol definire, lo dimostra già ai 23/25 anni, età entro la quale si afferma nel mondo senza alcuna discussione. Poi vero, ai 28 raggiunge la piena maturità . Se uno discute CR7, che non ha più, da mo, bisogno di dimostrare niente a nessuno, figuriamoci se non è doveroso criticare Dybala.
È ora di virare verso la logica del dare e avere.Inoltre faccio i complimenti a Luca L. col quale ultimamente mi trovo sempre d’accordo.
Dino,errare umanum est…ma perseverare….!Questi andranno tutti a scadenza senza alcun rinnovo oppure rinnovi a cifre umane:max 3 mln annui(quelli validi no Rabiot e no Ramsey)
e rispetto a CR7 quanto di meno guadagna Papà Francesco? :-)))) leo
Ma come…..non era stato eletto miglior giocatore del campionato quando era allenato da Sarri?
Diamo 7 mln a Ramsey e Rabiot e vergognosamente 12 a De Ligt, e 10 a Dybala no?
Bah…..si vede che manca il campionato e si svuotano bottiglie….
DinoZoff
Abbiamo discusso Cristiano figuriamoci Dybala.
Dimostrare? Ha avuto tutto il tempo, altro che contratto.
Che vada a scadenza e si trovi una squadra, se ne è capace, allo stipendio attuale.
E comunque Papa Francesco guadagna molto meno di lui!
Nessuno discute Dybala ma per quello che rende prende troppo.Fatti reali.
Discutere Dybala è come bestemmiare davanti al Papa.
Se non c’è il campionato a sollazzare certi cervelletti, prima si mette nel mirino Allegri, adesso tocca a Dybala, che finalmente può giocare libero e fuori dagli schemi, falso Juve, seconda punta, basta non ingabbiarlo.
Che firmi sto contratto e dimostri il suo valore definitivamente.