Le lavagne. Le bisettrici. Il gegenpressing. L’elastico. La rava e la fava. Poi, già all’11’, Manolas si fa borseggiare da Morata, e allora ti verrebbe voglia di mandare tutta Coverciano a quel paese. E, alla ripresa, riecco Szczesny: gli sfugge il tiraggir di Insigne e Politano pareggia facile. Non c’è bisogno di torturare i numeri per confessare che, con la doppietta di Udine, siamo a tre. Ne manca una: ci pensa Kean, appena entrato (con qualcuno che, magari, avrà sacramentato perché «doveva metterlo prima»), con un’auto-incornata che costringe il polacco a un mezzo miracolo e Koulibaly a un mezzo sbadiglio: a meno di un passo dalla linea, figuriamoci.
E così: Napoli due Juventus uno, Napoli nove punti su nove, Juventus uno. Scritto che le squadre erano incerottate, soprattutto Madama, e riportati gli episodi come nei mattinali di certi commissariati, nessun dubbio sul risultato: strameritato. Non perché gli spallettiani abbiano fatto chissà cosa, semplicemente perché gli avversari – con De Sciglio e Luca Pellegrini terzini, non so se mi spiego – si sono limitati a fare catenaccio, al netto di alcuni brani nel primo tempo. E se ti chiudi, mandi magari Bonucci e Chiellini sul podio, ma poi rischi tanto, rischi troppo. Allegri dovrebbe saperlo.
L’ordalia è stata lenta, bruttarella. Il Napoli l’ha introdotta, supportata, sopportata e, nella ripresa, dominata. Determinanti i cambi: Ounas e Zielinski da una parte; Kean, per quel colpo di testa, dall’altra. Preziosi i muscoli di Anguissa e le sportellate di Osimhen. Locatelli, lui, immagino che sognasse un atterraggio più morbido (gentile eufemismo). In tribuna, Andrea Agnelli: di super, niente. Nemmeno, per ora, nei serbatoi.
A Old Trafford, intanto, il «corpo estraneo» ne ha stampati subito due.
Capello è un grande ammiratore di Allegri.
Io spero di avere torto. Ho sempre pensato che sia o un vero grande bluff oppure che non sia possibile che cosi tante persone del mestiere abbiano preso un abbaglio e che alla fine sappia essere un allenatore.
La verità è che il successo da alla testa. E probabilmente l’uomo dell’ardenza ha veramente pensato di avere carisma e tocco magico. Ma se non insegni, lavori, ed entri nella testa dei giocatori (sappiamo che sia un mago a farlo e non è solo lo smemorato del salento), anche se prendi quei soldi li e hai un contratto, i giocatori ti mollano.
Stando all’informazione dalla quale ci abbeveriamo per conoscere le notizie giornaliere, il progetto della Juve per rendere più accettabile il suo futuro è quello di “stare alla finestra”. Per esempio, sembra che alla Juve interessi Olmo sul quale si sta accendendo un’asta fra alcune delle maggiori squadre d’Europa e la Juve che fa? “Sta alla finestra” evidentemente aspettando che qualcuno le dia una spinta e la faccia cadere di sotto.
C’è nell’aria “profumo” di una stagione in stile Milan 97/98
Occhio.
Ripresero Capello ma…arrivarono al 10° posto!
Scritto da mike70 il 14 settembre 2021 alle ore 11:17
Non va. Noi avremmo bisogno di arrivare settimi, a quel punto dovrebbe arrivare uno che se ne intende.
alef, l’anno prossimo non si potrà pi’ comprare neanche Vlahovic, che é già a 3 gol in 3 partite.
A mio avviso comunque, non si puo’ passare dagli investimenti multimilionari allo zero assoluto: per gestire una società e un brand come la Juve ci vuole un po’ d’equilibrio, altrimenti l’unico risultato che ottieni é quello di disorientare i giocatori e far scappare i piu’ bravi. Solo che come al solito si ragiona come in fabbrica, la valvola o é chiusa o é aperta e non c’é una via di mezzo.
Resta il mistero (a meno di non voler pensar male, molto male) su come mai periodicamente la Juve debba essere affidata a peones totali. Come se ogni tot vittorie si volesse volontariamente sbracare per calmare il sentimento popolare. Sta di fatto che AA non lo si vede piu’, non si capisce se é ancora lui che comanda o se comunque é tutto delegato e lui é li’ per facciata. Non si é mai visto poi che il nuovo CEO, in carica ormai da un po’, non abbia ancora detto mezza parola ai media, del tipo sono qui per questo, questa é la mia visione, ci poniamo questo o quell’obiettivo, insomma definire la linea. A me di vedere il CEO accanto ai (pochi) nuovi acquisti non frega nulla, voglio sentire che ha da dire e vedere qualche fatto.
C’è nell’aria “profumo” di una stagione in stile Milan 97/98
Occhio.
Ripresero Capello ma…arrivarono al 10° posto!
Di Francesco esonerato: questo Setti deve essere veramente uno competente.
Prima smantella la squadra di Juric vendendo i pezzi migliori, ultimo Zaccagni.
Poi dopo tre partite, con i giocatori che ha, la colpa è del mister.
Forse Setti vorrà riposizionare il brand, un po’ come Campedelli.
alef, pero’ se al parafulmine (che é anche un po’ paraculo…) fai un contratto di 4 (QUATTRO) anni a 7 o 8 netti, diventa un paracadute…
Scritto da Fabrizio il 14 settembre 2021 alle ore 09:56
….col rischio che non si apra!!!
speriamo bene, ma i segnali sono proprio brutti….
se fossimo in NBA si potrebbe fare una stagione di tanking:.fare cagare un anno, per avere poi più possibilità di prendere un “Haaland” qualunque, peccato ( o per fortuna) che nel calcio non funzioni cosi.
Quelli che mi fanno ridere per non piangere sono coloro, compresi alcuni molto noti, che avevano pronosticato la Juve favorita vincitrice del prossimo campionato non essendosi accorti che la squadra era composta da un’accozzaglia di giocatori o a fine carriera o ancora troppo giovani o molto sopravalutati senza un ruolo ben definito che a malapena avrebbero potuto giocare in serie B. Prendersela con Allegri perché anche lui sta brancolando nel buio mi sembra un modo semplicistico per trovare un responsabile. Come ho già detto, a me piace giudicare l’altri operato in base ai risultati ottenuti e, purtroppo, allo stato dei fatti, per ora non ho visto niente di buono.
Di Francesco esonerato (di nuovo)
Eppure mi avevano convinto, qui ed altrove, che fosse un fenomeno.
Solo sfiga?
;-)
alef, pero’ se al parafulmine (che é anche un po’ paraculo…) fai un contratto di 4 (QUATTRO) anni a 7 o 8 netti, diventa un paracadute…