Se ogni partita fa storia a sé, questa è la storia di un 3-0 rotondo e facile. Ma attenzione: non che a Copenaghen e dintorni, tanto per allargare il poligono dell’analisi, altre Juventus avessero vendemmiato; facile perché tale l’ha resa Madama, scrollandosi di dosso l’ammuina di Napoli. L’avversario era molto ma molto modesto, e talmente pauroso da non buttarla nemmeno in caciara. Epperò: do you remember l’Empoli?
Recuperato un pugno di titolari, Allegri ha varato un 4-4-2 ad assetto variabile, con Alex Sandro più avanti, spesso, di Dybala e Morata che attaccava la profondità. I ritmi, lenti, ne favorivano la convalescenza. E poi, parafrasando il celebre detto di papa Wojtyla («In un viale senza uscita, l’unica uscita è nel viale stesso»), in un centrocampo senza regista l’unico regista non può che trovarsi nel centrocampo stesso. Locatelli, Rabiot e Cuadrado (soprattutto) si sono alternati nel gestire in scioltezza – e, a tratti, in bellezza – coperture, strappi e rifornimenti.
A Malmoe, culla di Ibra e Anita Ekberg, un dio e una dea, i gol avrebbero potuto essere il doppio. I piedi, finalmente. E la concentrazione: zero errori (anche da parte di Szczesny, le rare volte che l’hanno disturbato), non come nelle vicinanze di Cierre, a Berna. La difesa alta degli svedesi suggeriva i lanci (di Bonucci, in particolare: preciso e deciso). Le occasioni fioccavano. Il ghiaccio lo rompeva Alex Sandro di raso-testa, su cross di Cuadrado. Poi il rigore su Morata, trasformato da un Dybala a fasi (e territori) alterni. E il tris di Morata, per me il più efficace, su tocco di Rabiot e frontale tra due sbirri.
Alla ripresa, pilota automatico, cambi-anestesia e Kean vicino al poker. Quanto possa valere, al cambio, il tesoretto di Champions lo sapremo domenica sera, contro il Milan. La squadra (della triade in testa) che, fin qui, ha giocato meglio.
“facile perché tale l’ha resa Madama”. Toh, un Primario. Al netto di tutto, anche della reale consistenza dell avversaria, finalmente una partita senza subire reti. Iniezione d fiducia e tre punti che decisamente occorrevano.
Allegri fa bene a non esaltarsi troppo. Il Malmoe non è stato un avversario complicato. La prossima gara contro il Milan, invece, potrà dare maggiori elementi di valutazione sullo stato di forma dei bianconeri. Sui due gol ‘in movimento’, siglati da Morata e Sandro, mi ha colpito la totale incapacità dei difensori svedesi nel leggere l’azione avversaria. Roba da polli…
Scritto da Robertson il 15 settembre 2021 alle ore 07:43
davanti e’ un bel problema, se metti Chiesa Morata Dybala , rimane fuori Cuadrado
Dybala al centro presuppone una serie di movimenti che il Mister non fara’ mai fare
se giochi con il tre-quartista riamane fuori Chiesa
come te la giri sbagli , dispiace dirlo ma Dybala con l’esplosione di Chiesa e’ diventato un problema
forse con un 442 e Chiesa a sx…..pero’ bohhh, quello e’ modulo che a certi livelli x farlo bene diventa molto dispendioso sugli esterni, forse come dici tu , con il recupero di Arthur
na cosa e’ certa , ad oggi sono tre quelli che dovrebbero giocare sempre : Cuadrado Chiesa Locatelli
Manca una nota su bentancur ieri feroce negli anticipi e nei recuperi. Solo una palla eccessivamente portata nel finale. Ieri molto bene
Mia sensazione è che alla lunga il centrocampo non possa permettersi assieme rabiiotil e bentancur, avendo già un giocatore fisico come Locatelli, che però ha tecnica superiore. Potrebbe aiutare Arthur, per il palleggio di grande sicurezza, cosa che ne Rabiot ne bentancur hanno di livello. E tra i due preferisco sempre l’uruguagio.
Difficile sostituire Dybala con chiesa, perché ieri ha fatto il trequartista, mentre chiesa paradossalmente è più punta. E qui ritorna la questione di un centrocampo più creativo.
Mi piace il neologismo valorizzatore rispetto a quello dispregiativo di minestraro non consono ai veri tifosi juventini. Più costruttivo e intriso di ottimismo in questo periodo difficile
Buongiorno a tutti
La cosa che più ho notato ieri sera è che i giocatori in campo erano tutti nel loro ruolo: Rabiot a sinistra, Danilo terzino ecc.
Già questo lascia ben sperare anche perché la nostra rosa è comunque una delle migliori della serie A, quindi, come direbbe il valorizzatore, il calcio è semplice, basta mettere i giocatori nel loro ruolo.
La seconda cosa è che Dybala è inguardabile e sempre molto lontano dalla porta e da Morata. Su Sky ha detto di sentirsi ancora stanco del viaggio, cosa che comunque non depone a favore della sua condizione fisica generale…perciò panca col Milan.
La terza è che per essere letali il valorizzatore deve far coesistere cuadrado e Chiesa…perciò visto che CR7 non c’è più e Dybala non ancora, un bel 4 3 3 con Chiesa a sx e Cuadrello a dx per domenica..
Non so quanto vale il Malmoe…ma ogni tanto un brodino caldo fa bene
Dybala per ora possiamo lasciargli un posto nella tribuna della clinica. È scivolato pure sul rigore.
Per domenica o Superciuk o il primario…per me vanno benissimo tutte e due le ipotesi.
MALMOE? BEI RICORDOI
.
Da Facebook
AMARCORD
Inter, non solo Hapoel: le sconfitte
storiche nelle coppe contro le
squadre minori
.
All’indomani dello 0-2 in Europa League contro gli israeliani del Beer Sheva non manca
chi ricorda altre «scoppole» clamorose subite dai nerazzurri contro club poco famosi
.
di Maria Strada
.
1989: Malmö
Un altro doppio confronto doloroso per i nerazzurri fu quello nei sedicesimi della Coppa campioni 1989/90 contro un’altra scandinava, il Malmö. Il 13 settembre, in Svezia, la squadra campione d’Italia, l’Inter cosiddetta dei record, fu sconfitta per 1-0 con un gol di Hakan Fred Ingva Lindman al 74’. Quattordici giorni più tardi, a San Siro, una rete di Aldo Serena al 69’ riportò in parità la situazione. Ma all’81’ Leif Engqvist, di testa sull’angolo di Joakim Nilsson, zittisce i 60.000 del Meazza.
-
16 settembre 2016 | 11:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA
https://www.corriere.it/sport/cards/inter-non-solo-hapoel-sconfitte-storiche-coppe-contro-squadre-minori/1989-malmo.shtml
-
Nella stagione 1989-90 l’Inter viene eliminata dal Malmoe. Sorprendente sconfitta in casa degli svedesi per 1-0 con gol di Lindman e pareggio per 1-1 a San Siro coi nerazzurri che non riescono a ribaltare l’esito della sfida.
.
Ecco la formazione scesa in campo in Svezia:
.
Inter: Zenga, Bergomi, Brehme, Verdelli, Ferri, Mandorlini, Bianchi, Matteoli, Klinsmann, Matthaeus, Serena. A disposizione: Malgioglio, Rossini, Baresi, Di Già. Allenatore: Trapattoni
.
https://www.fcinter1908.it/copertina/inter-quante-sbandate-in-europa-dal-malmoe-fino-allhapoel-ecco-i-tonfi-piu-grandi/
——————
In 24 partite a San Siro 18 vittorie e 6 pareggi L’Inter torna a giocare una gara di Coppa dei Campioni a San Siro dopo 9 anni; l’ultimo precedente dei nerazzurri risale all’edizione ’89 – 90, e precisamente al 27 settembre 1989, quando la formazione interista guidata da Trapattoni venne eliminata dal Malmoe allenato da Hodgson (all’andata vittoria degli svedesi per 1 – 0, quindi 1 – 1 nel ritorno a Milano).
http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/30/coppa_Campioni_nerazzurri_imbattuti_Milano_ga_0_9809306327.shtml
“Caro Cristiano, tu sei un grandissimo ed io avrei voluto continuare a vederti giocare con la maglia della Juventus, non me ne volere però un pochino godo…”
M. Chirico
Mi associo e mi chiedo se i boscaioli del malmoe siano poi tanto più scarsi dello Young Boys
Chiesa al posto di dybala ed il gioco è fatto. Dybala nel secondo tempo se non ci sarà da recuperare.
.
Scritto da Superciuk il 14 settembre 2021 alle ore 23:54
.
Concordo, almeno partiamo alla pari, in 11…
Sibillina la tua chiosa, “se NON ci sarà da recuperare”, aggiungo “NON prima del RECUPERO” e come quinto cambio, vediamo se il suo procuratore capisce l’antifona