In mezzo, niente di che. Polvere, e quasi mai da sparo. Squadre vecchie di spirito, nel primo tempo meglio l’Inter: più cazzuta (Barella, Darmian, Perisic, le sponde di Dzeko) e Juventus a rimorchio, spesso prigioniera di sé stessa, viva solo grazie alle titubanze di Handanovic (al pronti-via, su tiro di Morata). Con Kulusevski che, per escludere Brozovic, aveva escluso Chiesa. Mah. Nel secondo, un po’ più di Juventus, e un’Inter quasi sazia, o forse stanca, copia filosofica della Juventus anti Chelsea. Non poteva non cambiare qualcosa, qualcuno, Allegri. Difatti: dentro Chiesa, dentro Dybala. E, agli sgoccioli, persino Kaio Jorge. L’Inter non arrivava più da Szczesny, la Juventus provava a farsi coraggio, una zuccata di Morata, un paio di cross tesi, nuvole di mischie, con il taccuino che mendicava emozioni. E così le due partitissime di San Siro e dell’Olimpico hanno partorito, su azione, la miseria di un gol. L’Inter aveva il risultato in pugno. Inzaghino, poi espulso, è della scuola di Max. Non cerca il brivido, punta dritto alla bacheca. E a volte esagera, come stavolta. Fermo restando che poi, alla fine, è sempre il tabellino a orientare gli umori. E la moviola. Se l’Inter non può buttare simili opportunità , la Juventus deve crescere: 13 gol in 9 partite sono una media da centro classifica. Ecco perché Dybala diventa, volenti o nolenti, l’ago della bilancia. Lo 0-0 di Roma-Napoli è stato battaglia aspra, dal desco vuoto e il pathos debordante. Zaniolo da una parte, Osimhen dall’altra: il fisico al potere, con le difese a presidiare varchi, a impedire scorciatoie, a balzare su qualsiasi ombra si muovesse. Occasioni di Abraham e Mancini, palo del nigeriano, botte e ribotte all’inglese. Senza porgere l’altra guancia, senza indulgere in ammuine. E’ il primo pari della capolista, raggiunta dal Milan. Alla fine, rosso a Mourinho e Spalletti. Abbasso il quarto uomo. A Old Trafford, clamorosissimo 5-0 del Liverpool al Manchester United. Non meno fragoroso, e carogna, il fallo di un isterico Pogba, espulso via Var, su Keita. La squadra di Solskjaer, senza anima. La macchina di Klopp, al massimo dei giri. You’ll never score alone, avranno cantato i tifosi dei Reds a Cristiano Ronaldo. Tu non segnerai mai da solo. Un gol, per la cronaca, l’aveva pure firmato: inutile, ma bello, spazzato dal fatale alluce tecnologico. A 36 anni suonati, Cierre ha lasciato la comoda cuccia dei «trentelli» juventini per misurarsi nel campionato più duro del mondo. Sono scelte che, fatte le debite proporzioni, dovrebbero fare i figli. Non i padri.
Un derby d’Italia sordo e grigio, da zero a zero, issato faticosamente sull’uno pari da due episodi: al 17’, il tap-in di Dzeko dopo un palo della «ditta» Calhanoglu-Locatelli e con Madama in dieci per colpa di un cambio tardivo (Bernardeschi-Bentancur); all’89’, il rigorino di Dumfries, gran pollo, su Alex Sandro, sfuggito a Mariani, beccato dal Var e trasformato da Dybala. Uno dei tanti che non darei mai, tipo Hysaj su Barella.
Col Sassuolo non rientrerà De Ligt perché fa parte del turnover organizzato dal duo Bonucci-Chiellini.
Vista la vena di Morata e Kean, proverei il ragazzino brasiliano in attacco in mezzo a Chiesa e Dybala.
A centrocampo McKennie e Bernardeschi si sono meritati un lungo riposo, prego arrangiarsi con gli altri.
Dinho io mi preoccuperei della tua di moglie…..non senti le sue grida di gioia provenire dalla tua camera da letto mentre ti fa cornuto e tu stai alla tastiera a scrivere stronzate?
Guardone e cuckold…..
E’ fantastico sentire certi commenti a proposito del rigore di eiri sera. la juve ha rrubbato anche stavolta, anche se il rigore c’era, perchè l’arbitro in un primo momento non lo aveva fischiato. Sarebbe stato ancora più godurioso se l’arbitro lo avesse fischiato e non c’era, ma non si può avere tutto.
Dopo il “sentimento popolare” adesso è arrivata anche una decisione che “ha ferito il sentimento”.
Se “la juve senza var aveva meno punti”, è la prova provata che la juve rubba
Se la juve col var ha più punti, è la prova che il var rubba per la juve ed è il modo in cui si sovverte il risultato sul campo.
Dementi di ritorno. E’ meglio del circo.
ieri nel secondo tempo ricordo 2 traversoni morbidi che sono sfilati in un’area sgombra in attesa che qualcuno spingesse la palla in rete, ma quel qualcuno non c’era, perchè? perchè non abbiamo schemi, automatismi, un cacchio di gioco, ecco perchè, siamo un’accozzaglia messa in campo alla scapoli-ammogliati, ecco cosa siamo
sono convinto che pur con limiti e incompletezza la nostra rosa se la sarebbe potuta giocare per lo scudetto, con un allenatore vero al posto del sgsgsgestore Minestra
Beck, grazie per la risposta che leggo solo ora.
Sono perfettamente d’accordo sul fatto che la rosa NON sia fortissima e che giocatori tipo Arthur non siano assolutamente dei fuoriclasse. Indubbiamente la squadra é diventata brava a crearsi alibi (Ronaldo é andato via, prima ci bloccava ma ora siamo choccati dalla partenza e vaccate chiellinesche di questo tipo).
Detto ciò, per me ieri Allegri ci ha messo pesantemente del suo, non solo con la panchina di Chiesa, per distacco l’uomo migliore. Se in una delle gare più difficili regali tre o quattro uomini all’avversario, la scampi solo con la fortuna. Bernardeschi, fino al provvidenziale infortunio (auguri) aveva sbagliato tutto come quasi sempre. McKennie, appunto, non ne azzecca una. Allora perché non mettere Benta e Arthur dall’inizio?
Dybala idem: mettilo finchè ne ha e poi toglilo, non il contrario quando rischia di essere già compromessa.
Poi certo dal divano é facile ma ho il sospetto che Allegri faccia apposta una formazione sballata per poi passare da grande stratega coi cambi.
Sicuramente Riccardo, ma ieri la squadra che ha giocato per vincere è stata l’Inter e non avrebbe demeritato se avesse vinto. Noi fino a fine primo tempo abbiamo giocato per non perdere, al solito nostro, per poi ricordarci quando è entrato Dybala che dovevamo pareggiarla. Cosa che è capitata piuttosto casualmente. Poi si, abbiamo contenuto l’Inter abbastanza bene, ma sicuramente l’Inter è stata più pericolosa di noi e ha giocato meglio lì davanti, dandoci pensieri a differenza nostra. Ovviamente l’Inter viene dall’anno di Antonio Conte ed è fresca vincitrice di scudetto, quindi è anche normale che sia così.
Non è da disprezzare troppo.
Più di un problema. Ma intanto sta migliorando sensibilmente il dato di quelli subiti. Non è tutto, ma nemmeno poco. E poi un pareggio a San Siro contro L Inter, perché questa partita stiamo analizzando. È andata bene, ma non per demerito. Prendiamo il punto e pensiamo alle prossime.
Una domanda per i due pagliacci over 50 dinozoff e Luca L: ma se quel cazzo moscio di allegri stuprare vostra figlia troia o vostra madre asina avreste il coraggio di insultarlo un po?! Ahahahha secondo me no..l amore rende ciechi…schifosi omosessuali…ciao poveri