Non si pretende la luna, si chiede calcio: almeno un po’. E la Juventus (di Allegri, posso?) lo ha offerto, finalmente: 4-2 allo Zenit, meno sedici in campionato ma già negli ottavi di Champions. E’ la doppia vita della Signora, è lo specchio che riflette il ritratto di Dorian Gray.
Titolo: il tenore e l’orchestra. Paulo Dybala. Un palo, un gol, un assist sciupato da Morata, il peggiore, un bis-rigore trasformato grazie a un cavillo burocratico ribellatosi all’unica macchia (un «Chiellini» russo entrato in area anzitempo), la palla del poker a Morata. Libero d’attacco, di postura platiniana nella gioia, fedele ai gradi, una pedata al degrado. Musica, maestro.
L’orchestra. Il secondo tempo di Chiesa a sinistra e non più a destra: suo, il rigorino procurato; sua, la terza rete, splendida per velocità e voracità; il righello di Locatelli; le ante di De Ligt; i blitz di McKennie (che azione, che traversa!). La meglio gioventù.
Una Juventus armonica e ormonica: capace di reagire all’autogol di Bonucci e solo nel finale, dopo i cambi, di guardia bassa (parate di Szczesny, rete di Azmoun). Affiora, qua e là, la tendenza a rinculare, ambigua e pericolosa: per carità, non si può andare sempre ai cento all’ora, ma per continuare in Europa, e risalire in Italia, bisognerà sognare di riuscirci. O di limitare, comunque, le soste.
Coraggiosa e aggressiva, la formazione di Max, un 4-2-3-1 ad assetto variabile. Al di là dei moduli, contano le idee, le gambe, la fame: tutto quello che era mancato fra Sassuolo, Hellas e in altre sciagurate notti. Quattro su quattro, dunque: la Fiorentina, sabato, ci dirà se siamo di fronte alla classica rondine o a uno stormo.
Fuochi d’artificio al Gewiss Stadium. Il 2-2 è un inno all’Ego di Bergamo (Gasp) e all’ego di Cristiano. Grande Atalanta. Il recupero dà, il recupero toglie: con la Lazio, salvata (da De Roon); con il Manchester United, punita (dal marziano). Avrebbe meritato di più, al di là dei gol di Ilicic, complice De Gea, e di Zapata. Le fiamme che sprigionava hanno acceso l’ordalia e trascinato il popolo. Su tutti, Zapata: la sua corazza, i suoi rostri. Mi aspettavo di più da Muriel: non è più, o non è ancora, il Lazzaro della panchina.
E Cristiano? Anni 36, tanto per cominciare. E poi, tanto per continuare, due gol. Il primo su azione, splendida, e rifinitura di tacco, non meno elegante, di Bruno Fernandes; il secondo, con una volée delle sue, quando ormai si agitavano i soliti, futili dibattiti, dolcetto o scherzetto, problema o soluzione? Ah ah ah.
Non ho potuto vedere Sinner per motivi di lavoro, Alcatraz è fortissimo, soprattutto in relazione all’età, aspettiamo a vederlo quando avrà il peso di aspettative e pronostici, pressioni che il nostro Jannik ha già dimostrato di reggere molto bene
“Mai visto un giocatore come Ronaldo, un campione unico, pensare che qualcuno diceva che era un problema averlo in squadra, ad avercene di questi problemi. Non lo vedo mai tirare fuori. Su 10 tiri 9 li tira in porta, 5 li segna.”
Gian Piero Gasperini
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Scritto da intervengo102 il 3 novembre 2021 alle ore 16:14
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Il “dibattito” su Ronaldo non è “tecnico” ma “economico”.
Chi la butta sul piano tecnico dimostra di non voler capire e distorce il pensiero altrui.
AGGIUNGI CR7 a Benzema, Kroos, Marcelo, Casemiro, Modric, Isco, Sergio Ramos ed avrai una moltiplicazione.
PRENDI CR7 e non accompagnalo degnamente (perché hai finito i soldi), avrai in più quello che CR7 ti dà (che è tantissimo) ed in meno quello di cui avresti ancora bisogno. Meglio o peggio? Mancherà sempre la controprova… In questo momento a noi peggio perché ovviamente non è stato “non sostituito”, ovvero non si è rifatta la squadra che, a parte lui, è stata costruita malissimo.
Non credo ci voglia un genio per capire dei concetti semplicissimi, capito Giovanni?
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Scritto da Luca L. il 3 novembre 2021 alle ore 03:58
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REPETITA IUVANT
Tonali è diventato proprio un bel giocatore.
Che culo ragazzi
Dovrebbero essere sotto di goleada e con quaranta rimpalli pareggiano
Ma cosa è sta roba….io porto l’anno scorso era una squadra via, una vergogna farsi eliminare agli ottavi. Adesso è uno squadrone.
Boh.
Il bischeRic ci racconta che prima ci sono i meriti o demeriti dei giocatori, però ai cazzari pseudoallenatori li si paga a milionate, dopo due stagioni in naftalina e cazzeggio e non si capisce quale sia il loro compito (allenare? ahahahah).
GRULLO NON MANGIA GRULLO
Sinner è sembrato ancora un po’ sotto choc dal match contro Tiafoe.adesso la corsa per Torino si complica.
Purtroppo Giovanni ha ragione:probabilmente avremo un altro spagnolo al vertice per una quindicina d’anni.
Angoscia.
Chi sarà in massimo 2-3 anni etc..
È appena terminato al Master 1000 di Parigi una partita, quella che si è disputata tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che molto probabilmente rivedremo tante volte nei prossimi anni, non più come un secondo turno ma anche come semifinale o finale di Master 1000 e anche di qualche Slam…è stata una grande partita vinta 7-6 7-5 da Alcaraz che a 18 anni ( sic !! ) si conferma ( si era già visto allo U.S.Open ) un autentico MOSTRO…ha tutte le stimmate, tecniche e caratteriali, per essere il nuovo Re del tennis negli anni a venire…ma confido che Jannik Sinner saprà reggere bene il confronto…è forse presto per dirlo , ma ci sono segnali che tra 2-3 anni , con la presumibile e definitiva uscita di scena a quell’epoca di Djokovic oltre che quella già di fatto maturata di Federer e Nadal, questi 2 si prenderanno la scena, ovviamente insieme ancora Tsitsipas e a Zverev…dopodiché se dovessi indicare oggi chi sta’ in massimo 2-3 anni il prossimo numero 1 del tennis per molti e molti anni a venire non avrei molti dubbi : Carlos Alcaraz…
Esatto Ezio e meno male che non c’è più perché lui pensava sempre a prepararsi agli europei e si sarebbe risparmiato per i mondiali,mica come chiellini che invece è un professionista serio.