La notizia non è che la Supercoppa l’abbia vinta l’Inter, con merito. La notizia è che la Juventus – questa Juventus, così decimata – l’abbia portata all’ultima mischia dei supplementari. Una brasilianata di Alex Sandro, do di petto in piena area come un rutto in pieno brindisi, ha spalancato la porta a Sanchez. Due a uno. A McKennie aveva replicato Lau-Toro, di penalty, per una sciocchezzuola di De Sciglio su Dzeko.
Inzaghi e Allegri se la sono giocata con le proprie armi, figlie di arsenali e dottrine diverse. I campioni, aggredendo ora con furore ora con disordine. Gli ex tiranni, catenacciando e operando di rimessa. Vivi, ammesso che possa essere un titolo, gagliardi e, talvolta, reattivi.
I blitz di Perisic erano imperiosi, mentre Calhanoglu, Brozovic e Barella trovavano fior di reticolati per i loro denti. Morata che si allarga e crossa è un’azione che comincia ad assomigliare a uno schema: all’Olimpico, testa e gol del centrocampista che s’inserisce, Locatelli; a San Siro, testa e gol di McKennie. Per il resto, briciole: compresi i due tiri di Bernardeschi in avvio di ripresa. Stava corta, la capolista. Madama, in compenso, praticava un pressing che la portava, non appena gli avversari recuperavano palla, a spaccarsi in due.
Dalle parti di Perin fioccavano angoli, campanili, bolge: non occasioni (se escludiamo una parata-più-palo su Dumfries). Dalle parti di Handanovic, succedeva ancora meno. Il blitz del texano apparteneva ai rari momenti in cui la Juventus riusciva a scappare di prigione.
Non si può dire che i cambi siano stati banali: Sanchez ha deciso, Dybala ha partecipato. Sul risultato, poco da aggiungere. L’Inter non aveva bisogno di verifiche. La Juventus, sì: già non sa essere possessiva al completo, figuriamoci così. Ma ha lottato. L’avesse fatto sempre…
Peraltro visto che lo sconcerto di tutti noi parla di un ciclo in apertura, vorrei far notare che non si tratta di una squadra molto giovane, ecco. Più vecchia della Juve che già non è un asilo infantile.
Scritto da Robertson il 13 gennaio 2022 alle ore 19:35
Si, i primi anni alla Lazio aveva due terzini come esterni e se giocava luis Alberto non giocava correa e men che mai savic, luis Alberto, caceido ed immobile. Non parliamo di calcio zemaniano ma di una evoluzione si.
L’atteggiamento della Fiorentina in 10 contro 11 é quaaaasi uguale a quello della Juve ieri.
Se si molla Dybala perché non andare su Demir che il Barça sta dando via? Un anno fa mi sembrava un trequartista super promettente. Lo so che la priorità sono punta e centrocampista (ma anche difensore in realtà ), ma se si decide di separarci dalla Joya non si facciano trovare impreparati.
Va beh. Correa è una mezza punta, milinkovic e Luis Alberto due mezze ali, Lazzari un cuadrello con meno classe. Non mi sembra un inventore di nulla
Con L’inda prende la squadra di gonde, mette il turco al posto di eriksen. Un centravanti un poco meno fisico ma più tecnico, cambia il terzino in fascia con uno meno forte, ma quella è. Al di là dell’agiografia delle cassette (ora siamo più liberi). Cazzate da sconcerto.
I finocchioni in 10 giocano a meraviglia contro gli afgani In effetti, il calcio l’è sscemplice Haalma!
No, inzaghino l’ultimo anno con la lazzie giocava contemporaneamente con immobile, correa, savic, Luis Alberto, Lazzari. I primi anni era peggio di mazzarri con un 3-6-1 che era un 5-4-1 in realtÃ
Mi ricorda molto il rendimento della Juve nel 2014-15 in Italia, quando quella squadra era inarrestabile. Col Parma per esempio. Giocavano a memoria. Tévez era una roba mai vista.
Si è trovato la pappa pronta inzaghino.
Vlahovic se non sbaglio lo ha scoperto pantaleo corvino. Avere un DS aiuta.