Troppa grazia, san mercato. Era il battesimo di Vlahovic e Zakaria, hanno segnato entrambi. Il serbo, con un lob mancino di pura oreficeria, su assist di Dybala (e uscita un po’ così di Montipò). Lo svizzero, di destro, su tocco di Morata. San mercato, san tridente. E così: Juventus due Verona zero.
Il gol di Vlahovic, un cannibale, ha spaccato l’equilibrio. Il rasoio di Zakaria, uno sherpa, ha scacciato i fantasmi. Stava attaccando il Verona, un Verona spuntato, senza Caprari e il Cholito, rare notizie di Szczesny, solo cross smanacciati, ma insomma: premesso che nessuno al mondo può pensare d’impossessarsi dell’intera torta per 90’, le fette concesse sembravano fin troppo generose. E Tudor è uno che allena.
Dopo il raddoppio, gioco-partita-incontro. Per un tempo, mi è tornato in mente «lui». Tirava solo Dusan: persino di destro (uhm). E’ un progetto di grande cannoniere. Un trascinatore. Uno che si sbatte, dà profondità , dialoga. E il resto? Mi è piaciuto Morata versione «spalla», e abbastanza Dybala, versione tuttocampista. Non sono mancati gli errori di misura, né la tendenza a rinculare, ma Allegri ha una lama, adesso, e non solo una corazza. D’ora in poi dovrà rifinire la manovra e renderla più geometrica, più coraggiosa. Importante è far paura. E, nello stesso tempo, non crogiolarsi nell’incenso. L’Atalanta ha una gara in meno e il sorpasso resta una traccia, non certo una sentenza: in vista, soprattutto, del faccia a faccia di domenica.
Il tridente è sopportabilissimo, a patto che si corra e non si lascino praterie fra pressing alto e trincee basse. Sette vittorie e tre pareggi sono una buona base. E, sul piano tattico, meno punti di riferimento si danno, meglio è. Ma per far questo, ricordarsi di Fascetti: deve essere organizzato anche il «casino».
In coppa di Germania, il Bayern del mitico Nagelsmann, ha preso una scoppola (5-0) dal Borussia Monchengladbach, ed è stata eliminata nei sedicesimi di finale.
Ma il fenomeno copia-incolla la formazione del Sassuolo.
Calcio da tastiera.
Scritto da andreas moeller il 11 febbraio 2022 alle ore 08:23
CVD
Ok intervengo. È come dici te.
Scritto da Riccardo Ric il 11 febbraio 2022 alle ore 08:45
nessun discorso diverso ma amara realta’ , anni 70/80/90 , ma nemmeno da mettere a paragone, non solo la serie A , ma anche la B , ecco….in quegli anni il Sassuolo di ieri sera sarebbe stata una buona di squadra di serie B
Bah. Sempre improponibile fare paragoni tra epoche diverse, ma direi che è discorso diverso…
alla Juve di Zoff Cabrini e Bettega….a quei tempi Riccardo Ric , il 70% di quelli in campo ieri il rettangolo verde lo avrebbero potuto calpestare solo da giardinieri
Testa all Atalanta. Ad oggi la partita più importante della stagione, poi magari ne avremo altre di più importanti, lo spero, ma al momento è quella decisiva, che può marcare la stagione
Addormentarsi in un quarto di finale di coppa Italia capitava anche alla Juve di Zoff Cabrini e Bettega. Anzi di solito venivano eliminati. Vero che non aveva l appeal di oggi con copertura televisiva e quant altro e se é giusto evidenziare comunque il lato negativo della partita di ieri, pur vero che nel secondo tempo hanno schiacciato il pedale creando occasioni a ripetizione. E poi la partita è stata vinta ed il risultato fa sempre la differenza. Non il risultato del possesso palla eh, l altro risultato…
Siiiii!!! PUossesso palla Juve 45 Sassuolo 55.avanti così!
Su… Dobbiamo eccitarci perchè si è vinto al novantesimo contro traore scammacca e raspadori?
Si è contenti rispetto all’inizio spaventoso di questo campionato, ma penso che con un organico come quello della Juventus chi porta per la squadra e, aggiungo, che paga per la squadra come socio, possa aspettarsi di più che il rendimento e lo spettacolo offerto per 42,5 minuti nel primo tempo.
Io non credo che i giocatori si smarriscono o perdano concentrazione quando vadano in vantaggio. Penso che ci siano dei messaggi codificati che si attivino in corrispondenza di questi eventi (il goal dopo due minuti), che quale che sia la ragione (l’allenatore che vuole che si abbassino i ritmi, i giocatori che non sappiano interpretare la richiesta di un atteggiamento appena meno aggressivo, un chip di valium che si attivi sottopelle al vantaggio nel risultato, quel cazzo che è insomma) porta la Juventus a giocare, o meglio, non giocare un calcio orrendo e non rispettoso dei soldi spesi da spettatori, azionisti, telespettatori, talento dei giocatori, per finire con l’avversario. Pensando di speculare sistematicamente sugli errori dell’altro.
Poi, improvvisamente, i giocatori tornano negli spogliatoi, e uscendone, anche in maniera arruffona certe, ricominciao a giocare come avevano fatto nei due minuti inizialil
Che questo dipenda dalla psiche degli 11 in campo e non, forse eh? chiedo, da istruzioni sbagliate, o interpretate in modo distorto dai giocatori?
Ciò al netto del fatto che a distanza di sei mesi non si vede ancora lo straccio di uno schema d’attacco provato, riprovato, collaudato che funga da coperta di linus nel corso di una partita di calcio.
Il 2-1 arriva da un lancio di 50 metri sull’out di sinistra, e dalliniziativa estemporanea di una pertica serba che fa una cosa apparentemente senza senso al 90esimo.
E’ un po poco per dire che una rosa da 200 milioni + 8 sia utilizzata bene.