Troppa grazia, san mercato. Era il battesimo di Vlahovic e Zakaria, hanno segnato entrambi. Il serbo, con un lob mancino di pura oreficeria, su assist di Dybala (e uscita un po’ così di Montipò). Lo svizzero, di destro, su tocco di Morata. San mercato, san tridente. E così: Juventus due Verona zero.
Il gol di Vlahovic, un cannibale, ha spaccato l’equilibrio. Il rasoio di Zakaria, uno sherpa, ha scacciato i fantasmi. Stava attaccando il Verona, un Verona spuntato, senza Caprari e il Cholito, rare notizie di Szczesny, solo cross smanacciati, ma insomma: premesso che nessuno al mondo può pensare d’impossessarsi dell’intera torta per 90’, le fette concesse sembravano fin troppo generose. E Tudor è uno che allena.
Dopo il raddoppio, gioco-partita-incontro. Per un tempo, mi è tornato in mente «lui». Tirava solo Dusan: persino di destro (uhm). E’ un progetto di grande cannoniere. Un trascinatore. Uno che si sbatte, dà profondità , dialoga. E il resto? Mi è piaciuto Morata versione «spalla», e abbastanza Dybala, versione tuttocampista. Non sono mancati gli errori di misura, né la tendenza a rinculare, ma Allegri ha una lama, adesso, e non solo una corazza. D’ora in poi dovrà rifinire la manovra e renderla più geometrica, più coraggiosa. Importante è far paura. E, nello stesso tempo, non crogiolarsi nell’incenso. L’Atalanta ha una gara in meno e il sorpasso resta una traccia, non certo una sentenza: in vista, soprattutto, del faccia a faccia di domenica.
Il tridente è sopportabilissimo, a patto che si corra e non si lascino praterie fra pressing alto e trincee basse. Sette vittorie e tre pareggi sono una buona base. E, sul piano tattico, meno punti di riferimento si danno, meglio è. Ma per far questo, ricordarsi di Fascetti: deve essere organizzato anche il «casino».
X Fabrizio – Grazie per avermi fatto notare la panzanata. Volevo dire Benin, paese africano al confine, fra l’altro, con la Nigeria. Il fatto è che 4 anni della mia vita li ho trascorsi in Liguria e certe parole finiscono per parte del tuo linguaggio usuale.
Mah rimpianti. I rimpianti sono il 2015–2019 i europa.
In italia, dopo una sbornia domestica come quella dei nove anni, l’unica cosa fondamentale di questa stagione è arrrivare nelle quattro e mettere a posto la rosa per la stagione prossima con i giocatori giusti, pur avendo quel grande handicap che è difficile soluzione perchè se venisse risolto ben bene vorrebbe dire che la stagione finisce a schifio. Due begli interventi sono stati fatti, adesso manca recuperare Chiesa e trovare 1//2 terzini di livello internazionale, e magari inserire un altro bel centrocampista.
Seppoi in questi tre mesi si riusciscce a rivalorizzare la bernarda, rabiot e qualcun altro per comprare bene,, grasso che cola. Un novello alfonso davis, un altro vidal
Poi c’e il capitolo CL, che va fatta bene, al meglio, perchè nonn si sa mai e perchè aiuta a costruire consapevolezza in un gruppo che comincia ad essere giovane nel suo asse principale..
Tutto il resto sono velleitarismi.
Quanto peserà l’aver affrontato così pavidamente Napoli e Milan, ridotte ai minimi termini da infortuni e covid?
Scritto da mike70 il 7 febbraio 2022 alle ore 16:55
I rimpianti quest’anno sono al livello massimo:
- Nessuno scontr9o diretto vito, in particolare come dici tu Napoli e Milan con un sacco di assenze ma affrontate per pareggiare
- Inizio demenziale, senza le vaccate iniziali con Udinese ed Empoli saremmo ancora in corsa
- In generale troppi punti persi con le piccole. Semplicemente potevamo essere tranquillamente in testa o appaiati senza aver bisogno di chissà quali prestazioni, bastava non fare i deficienti con Sassuolo & co.
Scritto da bit il 7 febbraio 2022 alle ore 16:58
“Tudor è uno che allena”. (cit).
mike, non solo quelle. dobbiamo liberarci del cacasottismo e cominciare a giocare. ecco, ieri almeno ci abbiamo provato. c’è da migliorare ma è un inizio.
boh, io insisterei così, con dybala e morata. un assist ciascuno, entrambi pregevoli. piuttosto la squadra mi è parsa ancora una volta troppo lunga, confusionaria, anarchica. gli altri sembrano sempre organizzati meglio, questo vorrà pur dire qualcosa. ciononostante per la prima volta non mi sono addormentato, abbiamo corso e creato occasioni. e anche se abbiamo subito troppo il gioco del verona non abbiamo concesso occasioni. insomma, può essere un buon punto di partenza. ma bisogna migliorare. e giocare più corti.
Quanto peserà l’aver affrontato così pavidamente Napoli e Milan, ridotte ai minimi termini da infortuni e covid?
Intervengo ben venga un test a due in mezzo. Quindi 4-2-3-1 con Morata, Dybala e Cuadrado dietro Vlahovic? Temo che pero’ sia un po’ squilibrato, oltre al fatto che Texas starebbe fuori. Da vedere.
Scritto da Dindondan il 7 febbraio 2022 alle ore 14:32
Dindondan non mi scompisciavo per la scelta del pupillo (che non conosco), ma per il “Belin”… :-)))
Ecco, dybala è un giocatore tecnicamente squisito. Ma ha l’atletismo, oramai, di una ballerina (primadonna, non acrobatica…).