Il Liverpool è più forte, punto. All’Inter serviva un’impresa. L’ha cercata, traversa di Calhanoglu in avvio, turbolenze assortite anche se non letali e poi il coraggio, per una trentina di minuti nella ripresa, d’invadere il mar Rosso che però non si è aperto. D’improvviso, al 75’, l’incornata di Firmino su angolo di Robertson. Come un gancio alla mascella. Prova ne sia, 8’ più tardi, il raddoppio di Salah, con l’area intasata e, forse, uno stinco di Brozovic. E così, ad Anfield, ci vorrà un miracolo.
Hanno deciso i cambi di Klopp. I 18 anni di Elliott non avevano pagato, Fabinho era stato mangiato a metà campo, Diogo Jota e Mané erano rimbalzati contro le ante di Skriniar e Bastoni. Altra musica, con Henderson e Keita, Luis Diaz e Firmino. Piano piano, non subito.
Mancava, a Inzaghino, la birra di Barella. Vidal ci ha messo tutta la sua garra, ma le cicatrici pesano. De Vrij non ci vedeva bene, eppure è rimasto in campo sin (quasi) alla fine: ecco, non ho capito quel «quasi». Gli zero ammoniti raccontano di un’ordalia molto cavalleresca. A lungo in bilico, a tratti noiosa, solcata dalle volate di Perisic e Dumfries, dai lampi del turco. Rari i tiri, e ancor più rare le parate dei portieri, a conferma di un equilibrio garantito dai pacchetti difensivi (penso a van Dijk, a Konaté).
Bravo, il Liverpool, a sporcare il radar di Brozovic. Brava, l’Inter, a non chiudersi mai a chiave, nemmeno nelle fasi in cui il palleggio dei Reds – parlo del primo tempo – incuteva timore. Mi aspettavo di più, sotto porta, da Lau-Toro e Dzeko. Resta un dato: 4 sconfitte su 4 con il Real, e questo 0-2. Mai a rimorchio, spesso alla pari, sempre k.o. Con Conte e Inzaghi, con Lukaku e Dzeko. Non appena la Champions s’impenna, sono dolori. Non un’esclusiva, comunque.
Sette partite, fra girone e andata degli ottavi, sette vittorie: due con il Milan, una con l’Inter. Il Liverpool è il Liverpool. Distante, anche quando sembra vicino.
Bravi!…. e mancano solo 24 ore
Non sono Dinho bla bla bla e quindi è vero, perché lo dici tu. Mi fai una domanda, ma sei pronto con la tastiera a dirmi che è tutto falso quello che ti rispondo. Vai a fare un corso accelerato di italiano, e poi torna. Sarai sempre il solito vuoto a perdere, ma almeno scriverai in modo decente.
Grandi Rangers che ne danno 4 al Dortmund in casa!
Ah l’intelligenza….
Vedi come sono cortese?mi chiedi se sono dinho ed educatamente ti rispondo argomentando.
Tu invece continui a svicolare.
Porque’?(cit).
Gentile Guido, per carità . Il paziente è lei…
Non sono dinho ne nessun altro nick.non è mia abitudine nascondermi come invece fa qualcun altro.Piuttosto vorresti cortesemente spiegarmi come fai a sapere tutto di tutti se scrivi qui dentro da una settimana?
Con tutto il rispetto, non mi servono conferme. Se ha la bontà di leggere, qui ho scritto perché.
Scritto da Guido il 17 febbraio 2022 alle ore 18:53
Scritto da Alex drastico il 17 febbraio 2022 alle ore 19:52
Sei solo un Dinho qualsiasi, con cui divertirmi. Non esiste un confronto dialettico con te. Sei inadeguato. Quando sarai all’altezza di un confronto argomentato, nel merito (forse), potrai avere un confronto. O sei Dinho?…La seconda che ho detto.
Gentile Guido, offendermi? Al contrario: se mi scrive a roberto.beccantini@fastwebnet.it, la metto in contatto con il collega giornalista che potrà confermarle i contatti Real-Allegri.