Il sinistro filante di Fabian Ruiz, al 94’, dopo il destro di Insigne e il mancino di Pedro. E così Lazio-Napoli 1-2. Ma soprattutto: Napoli e Milan 57, Inter 55 (e un Bologna in meno). Mancano undici turni (dodici ai campioni). Erano in tre, per lo scudetto, e tre restano. Sono un po’ stanche, non sono perfette (ma chi lo è?), Pioli è uscito dall’Europa già a dicembre, Spalletti da giovedì, Inzaghi è appeso ad Anfield. Le milanesi si misureranno in coppa, primo round martedì: e domenica sera, al Maradona, Napoli-Milan. Con Inter-Salernitana già di venerdì.
Il Napoli, invece, è libero. Impegni extra, zero. Veniva dai triboli di Cagliari e dalla lezione del Barça, Spalletti l’ha rianimato. Sarri, zavorrato dal Porto, ci è riuscito a metà. Bel primo tempo, con Milinkovic-Savic in cattedra, come lo sanno essere i «brasiliani» dell’ex Jugoslavia. Occasioni ed emozioni, tocchi e tacchi. Una Lazio al dente e un Napoli strano, molle, impreciso.
Alla ripresa, zitta zitta, la partita si è rovesciata. Il Napoli ha guadagnato terreno, gli avversari l’hanno perso. Spalletti ha tolto Zielinski e inserito Elmas. Una delle chiavi. Da quel momento, più munizioni a Osimhen e meno a Immobile. Doveva ancora segnare su azione, Insigne. Tutti da fuori area, i gol. Il suo, classico, sull’ennesima «distruzione» dal basso. A quel punto, sembrava fatta. Invece no. Il Napoli ha dovuto vincerla due volte. Il mancino di Pedro aveva coronato la reazione della Lazio, più di carattere che di lavagna.
Se la sventola di Pedro era un tuono, la traiettoria di Fabian Ruiz – sin lì, né carne né pesce – è stata un lampo. A uscire, di perfida angolazione. Un morso, non un graffio. Suo, dei suoi. Sarri segnava, alla fine, mentre Spalletti si segnava. La sintesi della notte. Favorita resta l’Inter, ma i pronostici sono tracce, non sentenze. Soprattutto i miei.
Tanti auguri a Dino Zoff. Bella intervista su tuttosport di oggi, cioè di ieri. Emerge il basso profilo, ma non bassa sostanza che ha sempre contraddistinto Dinone nazionale, E Juventino.
Avrei preferito il pareggio… peccato.
La sua maglia è merdazzurra, il suo culo è viola, per via degli estintori di Sarri.
Hihihi, ritardato toscano, scendi al baretto con i tuoi amichetti finocchioni…game set & match.
No Rickione toscano della finocchiona, nonché fascista e nazista di merda, la mia è una previsione facile facile,
Fino a che un parassita cialtrone incompetente (caratteristiche che peraltro denotano anche te) ruberà soldi alla Juventus trasformandola nella proallegrese il campionato sarà una chimera, per la gioia delle puttane toscane come te. Escremento di destra.
E comunque Beck l’impressione netta è che lo scudo se lo giocheranno Inda e Napoli…”tertium non datur” secondo me…ecco Beck mi dia Lei una definizione per chi , invece, pensa che quel “tertium” possa essere la Juve…se ritiene di non dover essere troppo pesante nella definizione di costui ha licenza di usare , al riguardo, termini “edulcorati”…
sorrido, beh ho completato. Diceva quel che ho scritto, o no?
Gentile Riccardo Ric, eccetera eccetera…
la sua maglia è bianconera il suo nome Riccardo Ric.
oh ,pure primo. E per distacco! 5 minuti almeno al gruppo! “c’ un uomo solo al comando ..ecc ecc”
mah, un allenatore che conosco direbbe….”siamo stati polli, sull 1 a 1 dovevamo tenerla, stare stretti, invece abbiamo regalato ben due occasioni ed in una ci hanno infilato. Un punto può significare entrare nelle coppe o no”.