Era il 28’, quando ho mollato City e United al loro destino (mai che una volta me lo presentino, ci terrei molto) per dedicarmi a Juventus-Spezia. Troppo alti, i ritmi di Manchester; e troppo raffinate, le trame. Avevo i polpastrelli esausti. Avevo bisogno di una tisana. Intendiamoci: Madama ha l’infermeria zeppa e Firenze nelle gambe. Le idi di marzo, inoltre, avanzano, minacciose. Allegri deve far giocare sempre gli stessi e lo Spezia, occhio, aveva vinto al Maradona e con il Milan a San Siro. Thiago Motta, fra parentesi, aveva allestito una formazione spregiudicata. Fra parentesi.
E allora? Palla ad Arthur e Locatelli, con Cuadrado dirimente e convergente, Vlahovic a caccia di corpi ai quali appendersi, Morata sulla sinistra, come il Marione di una volta. Le cadenze, quelle, erano lesse. Ci sarebbero voluti qualche dribbling, qualche assist (vero), un briciolo di fantasia. La Juventus ci ha provato: due palle-gol (la prima, murata da Nikolaou su Locatelli; la seconda, sventata da Provedel su Arthur, smarcato da Cuadrado). E poi la rete, al 33’. Lancio un po’ così del portiere, da Rugani a Vlahovic, da Locatelli a Morata: et voilà .
I prestazionisti erano in estasi: 62% a 38% di possesso, 5 a 0 i tiri. I risultatisti, non proprio. La storia di questa stagione è una stagione strana, di tonfi e impennate, di ricerca del tempo perduto: e, con il tempo, di un gioco, di un’idea. Lo Spezia, pure esso incerottato, ha cambiato passo nella ripresa. L’ha dominata, letteralmente. Ha costretto Szczesny, su Gyasi e Agudelo, a un paio di parate salvifiche. Vlahovic era perso, Rabiot rischiava di far perdere, De Ligt e c. si rifugiavano sotto la gonna di Cuadrado e Morata. La Bernarda festeggiava il ritorno con un giallo. Alla fine, la strisciolina: 9 vittorie e 5 pari. Quarti di nobiltà ieri, di necessità oggi. Soffrendo, sbuffando.
Ma Zakaria quando torna? Perchè abbiamo ancora minimo 12 partite, si spera qualcuna in più, e pare difficile pensare che i tre centrocampisti rimasti le giochino tutte (l’abbiamo capito, in sede, che il reparto deve averne SEI?)
Il Milan gioca su quello alto e forte…..eh….si vede che c’è una costruzione dietro.
Il Napoli gioca su osihmen….eh…davvero gran bella squadra.
La Juve gioca su Vlahovic ( solo nel girone di ritorno), Allegri è uno stronzo..
O è in buona compagnia, o è al pari degli altri.
Quando si dice avere preconcetti….
Si lo sentito anch’io e sono rimasto sorpreso,non si era capito fosse un infortunio così grave.
Dispiace moltissimo.
Juventus, la stagione di McKennie è finita. L’annuncio di Allegri: “Tornerà il prossimo anno”
Dispiace tantissimo
Auguri di cuore Texas
Orsato tutto bene?
Non s’è scordato di favorire la Juve?
Furinatsi beffato.
Scritto da Wolverine il 6 marzo 2022 alle ore 21:54
84 punti, forse meno, questa la quota scudetto, un numero ridicolo nell’era dei tre punti, che da solo spiega la miseria tecnica del ns campionato. E c’è chi pensa alla Superlega.
Grazie Presidente. Grazie davvero.
Questo Milan quando lo dai per finito, cotto, esaurito, rialza sempre la testa. Visto come stavano giocando le due, e la vittoria del Napoli a Roma una settimana fa, ero convinto della vittoria dei partenopei. Pioli ha costruito una squadra con un’anima, che sa andare oltre i propri limiti. Vabbè,,, tanto “quando non vince la Juve il problema è che vince un’altra”
Scritto da Logan il 6 marzo 2022 alle ore 22:46
Ah beh, a fargliela arrivare arrivare, almeno, a quelli bravi…già sarebbe qualcosa…povero Dusan…
Meno sette. Siamo ancora in corsa. Dai dai.