L’autogol di Venuti in coppa, al Franchi; l’autorete di Yoshida a Marassi: entrambi su cross-canaglia di Cuadrado. Non si può dire che il fondo-schiena di Madama sia un francobollo. Poi, per un rigurgito di (quasi) par condicio, ecco le terga di Morata sulla punizione di Sabiri. E quindi, per ripristinare la differenza di censo, il harakiri di Falcone sulla sgrullata di Morata. Per me, tre «auto»: per i topi d’archivio, boh.
In mezzo, il tamponamento Colley-Kean, che aveva prodotto il rigore del raddoppio, trasformato da Morata (sic), e il penalty murato da Szczesny a Candreva, quando ancora la partita sembrava prigioniera di Arthur, il migliore, e del suo torello.
Meno tira, la Juventus, più segna: è un altro indizio. Allegri non ha più Cristiano Ronaldo dalla seconda, ha perso Chiesa già alla 21esima e avuto Vlahovic «solo» dalla 24esima: non sono scuse, sono dettagli. Giocano sempre gli stessi, soprattutto a centrocampo. E si vede (Rabiot, la mano e il resto). E comunque: 10 vittorie, 5 pareggi. La strisciolina si allunga.
Da D’Aversa a Giampaolo non mi sembra che la Sampdoria abbia svoltato. Coltiva piccole idee di gioco che la vena grigia di Candreva, Sensi e Quagliarella ha frustrato. Meglio con Sabiri e Giovinco (e non perché sono presidente dell’organizzazione noprofit «Giùlemaninedagiovinco»).
I prestazionisti sono pregati di esercitare il proprio dissenso, senza però esagerare. La staffetta fra Vlahovic riserva e Kean titolare ha funzionato, e se spesso i marinai tendono a ritirarsi in coperta, prima di smoccolare contro l’ammiraglio, li confesserei uno a uno: erano ordini o eravate voi, birbanti? Non sono mancate le ripartenze dalle quali, senza e con il serbo, una squadra più «adusa» (vi piace?) avrebbe raccolto un bouquet di fiori. C’è però il Villarreal alle porte. E poi mi dicono che Cierre ne ha fatti tre a Old Trafford. Scusate, devo andare.
Scritto da Logan il 13 marzo 2022 alle ore 14:18
Tipico dei fenomeni da tastiera. Vivete in un mondo virtuale dove c’è spazio per una sola verità . La vostra.
L under 23 per far crescere i giocatori, dopo la Primavera, in un campionato vero e competitivo. Perché possono essere risorsa economica, se poi qualcuno si dimostra un crack, ben venga. Oppure i più promettenti, in modo serio e responsabile si fanno un anno di prestito e poi rientrano. Solo una minimissima percentuale di giocatori dei vari settori giovanili diventano giocatori di serie a. Percentuale ancor più bassa giocatori da big. Se poi all estero c’è più cura, in generale, dei settori giovanili, può darsi, non lo so. Però ricordo un allenatore italiano che qualche anno fa dichiaro che secondo lui ai giovani ca insegnata in primis la tenniha.A stoppare il pallone degnamente Non che il tre la deve passare al sette che la deve passare al nove…
Scritto da Logan il 13 marzo 2022 alle ore 14:16
Non mi aspettavo niente di diverso. E di meglio.
Altrimenti andiamo a leggere Gazzette varie e allora “avete visto com’è cresciuto De Ligt con Allegri?”. Per me cambia poco, fatti vostri.
Allora, per chiarire. Il nostro bravo ragazzone olandese ha fatto ingoiare al Minestra due bei rospi di grossa taglia e lui, da bravo Ricotta, li ha ingurgitati entrambi senza fiatare anche perché senza Chiello e Leo poteva fare poco il gradasso come faceva a inizio stagione. Poi, essendo un bravo ragazzo, l’olandesone gli ha dato un contentino, come quando dai il biscottino al cagnolino che si é comportato a modo.
O anche Chalobah o come si scrive. Gente di 21 22 anni.
Mi chiedo allora perché investire nell under23 o nel settore giovanile. Aspettiamo che la Fiorentina oppure il Sassuolo sforzi un mega centrocampista e con 70 pippi siamo a posto.
Pensa che stupidi quelli del Chelsea che fanno giocare hudson hodoi.
Esatto Logan. Tutti. Pure Guardiola
E qui sta il.punto. L’allenatore vuole solo gente bella e fatta. Con i Miretti ed i Fagioli non ci fa nulla. Come col poro kaio.
Scritto da Causio il 13 marzo 2022 alle ore 13:58
Ecco.
A fare giocare Pogba son buoni tutti.