La novità è che, dopo Torino-Inter 1-1 e in attesa del recupero fra Bologna e Inter, il primo posto del Milan è effettivo, non più virtuale: Milan 63, Napoli 60, Inter 59. Sul pareggio dei campioni pesa il rigore che Guida non colse e Massa, al Var, non suggerì. Bremer, in mischia, aveva spaccato l’equilibrio già al 12’. Era il 27’, e la pedata di Ranocchia a Belotti sembrò penalty a tutti. A tutti, meno due: «quei» due.
Per un tempo, bel Toro: tosto, aggressivo, lucido. Come l’ha sempre sognato Juric. L’Europa logora, e delle ultime otto, in campionato, l’Inter ne ha vinte due. E’ in calo, chiunque schieri: e se non gioca Brozovic, ancora peggio. Poi, è chiaro, le occasioni le ha avute, e non sono state poche fra le quattro parate di Berisha e i due sgorbi aerei di Dzeko, risparmiato ad Anfield (meno male). Pure i granata, però: Gosens su Brekalo, Handanovic su Izzo, Pobega di testa.
Se affrontare l’Atalanta è come andare dal dentista, misurarsi con il Toro è patirne quel carattere e quella voglia che non sempre tira fuori: ma nel derby e con le grandi, sì. Mi sono piaciuti Berisha, Bremer, Brekalo, Pobega e il «generoso» Belotti. Ancora un po’ e, se non riesce ad arrestare la flessione, Inzaghino passerà per una pippa, lui che aveva portato l’Inter senza Lukaku e Hakimi a «giuocare meglio» dell’Inter di Conte. La salvezza gli è venuta dal casotto dei cambi – almeno uno: Sanchez, autore del pari al 93’ su assist di Dzeko – anche se Vecino vice Brozo non è stato il massimo della vita. La realtà è che, in rosa, non esiste un supplente: nemmeno Calhanoglu, se e quando arretra.
Lau-Toro veniva da quattro gol fra Salernitana e Liverpool: Berisha gliene ha tolto uno, e stop. Per il resto, attaccati alla canna del Var. Cairo, soprattutto.
Alex Sandro di nuovo out. Ormai abbiamo una serie di gfiocatori che entra, fa un quarto d’ora e sta fuori un mese.
Logan,gli piace la figa?Meno male,meglio Allegri che un fluido(frocio)come si chiama oggi.
Non so ma…..in De Pasquale trovo qualcosa di Bilbao(alla Bari/alla Pescara).Il modo di scrivere,io direi:a Pescara o a Bari.Mi da da pensare.
E il Presidente, muto.
Alla fine, al Minestraro quello piace. Cavalli e figa. Poi, dovendo our lavorare, fa l’allenatore di mestiere. Tra l’altro è il motivo per il quale non si è minimamente aggiornato da un punto di vista tattico e di metodologie, e così come è stato mandato via è tornato. Che ne so, almeno un’occhiata agli allenamenti dell’Ajax di ragazzini che ci ha preso a calci nel culo nonostante noi avessimo il Marziano. Non gli è venuto nemmeno in mente di andare da quelle parti per qualche giorno, anche solo per curiosità, e chiedere a Ten Haag qualcosa del tipo “mister, ma mi spieghi come hai fatto a prendere a calci nel culo per almeno 140 minuti la Juventus che vinceva da otto anni di fila in Italia con una banda di ragazzini?”. Niente, nessuna curiosità. Cavalli e figa.
E poi a Parigi c’è più figa.
Non si capisce perchè mister Allegri dovrebbe accettare il PSG, dopo aver detto no al Real (Beccantini dixit), per la Juventus.
Scritto da Guido il 15 marzo 2022 alle ore 13:01
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Per deliziare gli amanti del calcio francesi con il suo calcio champagne. Per spargere il suo Verbo. Per far si che pure ad altri venga concesso il privilegio di assetarsi del suo calcio, e della sua cultura.
Eh quell articolo di Zazzaroni coglie nel segno, (a parer mio, ci mancherebbe). Si son comportati da burocrati più che da arbitri, specialmente il var. Ma uscendo dall’episodio, premesso che mai il calcio potrà affrancarsi dalla valutazione soggettiva caso per caso del/degli arbitri e più in generale dall errore arbitrale, si preferisce un calcio con più rigorini concessi (e non è il caso, quello è un rigorone) o un calcio con qualche rigore, anche one, che non viene concesso? A seconda di cosa si preferisce va tarata la stanghetta del var, e relativo burocrate protocollo. Io non ho dubbi, “il rigore è una faccenda seria”. Beck, lei cosa ne pensa?
GiUoco
Scritto da De pasquale il 15 marzo 2022 alle ore 13:04
Grande!!
No no al PSG va culoncino dopo una trionfale stagione.