Mi incuriosiva la «prima» della Roma a quattro stelle. Pellegrini-Dybala-Zaniolo-Abraham. Ha vinto 1-0 a Salerno e, come spesso succede quando la propaganda guarda la luna, ha segnato il «dito» che di solito la indica e la sostiene: Cristante, una vita da mediano (e, temo, da fachiro). Diciamolo: non era una trasferta impossibile. Scritto ciò, è stata una vittoria tranquilla, solcata da molti sprechi e pochi rischi.
Mourinho ci crede. Palla al piede, la Roma può e deve sognare. Palla agli altri, dovrà meritarselo. I guerrieri di Nicola hanno dato tutto, un tutto limitato agli scrosci di Bonazzoli. Da qui, una sofferenza relativa. Con Mancini, Smalling e Ibanez padroni dell’area e dell’aria. Aperta parentesi: occhio a Spinazzola. Se ne parla poco, dal momento che altri hanno diritto alla precedenza, ma un eventuale ritorno ai picchi «europei» costituirebbe una carta in più: e non certo un due di picche.
E adesso, i quattro. Abraham di punta, a fornire profondità e sponde. Dybala a ronzargli attorno, un po’ indietro e un po’ avanti a seconda dell’appetito, delle sieste o delle esigenze. Esattamente come nella Juventus di Allegri. Morale, per ora: un palo e un quasi-gol. Il migliore, Zaniolo. Corse e ricorse, scatti e riscatti, un paio di occasioni ciccate, ma la sensazione che il motore sia tornato la dinamite pre-crociati. Capitan Pellegrini, infine: di raccordo o d’imbucata, mezzala per tutte le stagioni e le soluzioni.
Il pericolo è che, aggredita, la squadra si spacchi: e che un arsenale più guarnito della Salernitana ne approfitti. Matic e Wijnaldum sono entrati nella ripresa. Per evitare che i Cristante crollino sul traguardo, alla Dorando Pietri, serve che le stelle non stiano a guardare. Allegri, quello «vero», sposò Pjanic, Cuadrado, Higuain, Dybala, Mandzukic. E proprio male non gli andò.
Gentile Alex Drastico, grazie. Buon Ferragosto anche a lei. Le prime quattro in Premier. Con poca fantasia dico:
1) Manchester City (favorito danni, per me, pure in Champions).
2) Liverpool (o Tottenham, se esce da tutta Europa già a dicembre).
3) Tottenham (o Liverpool, se gli Spurs eccetera eccetera).
4) Arsenal.
L’ex aequo non mi piace, in caso contrario avrei messo le due londinesi sullo stesso piano.
Beck
ha fatto bene a mettere le date. 2011 e a seguire. C’è un tempo, e una voglia, per tutto.
Se uno legge la carriera sino di depay sarebbe pronto a giocarsi la casa che nessuno gli darebbe 18 netti per tre anni in quanto i tempi in cui cera gente che girava con l’anello al naso sono finiti da mo’.
Gentile Robertson, ho letto che nel 2011 il Milan vinse senza allenatore e che la Juventus, senza tecnico, ne ha vinti cinque. Faccia un po’ lei.
Anche sta storia dell’abitudine a giocare assieme e bla bla bla, io ci credo fin la. Per quello ho sottolineato caratura dello staff tecnico.
Antonio conte nel giugno del 2011 arriva ad allenare una squadra reduce da un’annata disastrosa.
Schiera alla prima:
Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Marchisio, Pirlo; Pepe (71′ Krasic), Matri (53′ Vucinic), Del Piero (68′ Vidal), Giaccherini.
I nuovi sono Giaccherini (…), Lichsteiner e Pirlo.
La squadra non è nemmeno lontana parente di quella vista due mesi prima.
Sta storia che “sci vuolettempo” è una vaccata, permetta. Sacchi 1988, Lippi 1994, Conte 2011 e potrei continuare. I
Beck
Si, decidono i giocatori, ma credo fino ad un certo punto e in dipendenza della loro personalità . Per dare loro coraggio c’è bisogno di una guida tecnica.
Ho visto un poco di milan sabato, è ho notato, come l’anno scorso, continue sovrapposizioni degli esterni ed una presenza notevole di giocatori in area avversaria. e corsa, tanta corsa. E condizione fisica.
Lei dice che decidono i giocatori. Ma le sovrapposizione e le richieste imperative di inserimento le richiedono i tecnici, se no che ci stanno a fare.
Il Milan prende rischi, sbaglia anche, ma gioca a calcio, Con interpreti che non è che tolgano il fiato.per qualità e nome (brahim diaz, rebic, calabria, bennacer).
Secondo lei, con un tecnico, per esempio, come klopp o conte o nagelsmann (nomi per citare i movimentisti), se uno non fa quel che gli si dice, rimane in campo o viene tolto? E se non viene tolto vuol dire che sta facendo quel che gli si è detto.
Sig Beck buon ferragosto
Che ne dice di darci la sua grigliata in salsa premier,almeno per le prime 4?
Gentile Robertson, buon giorno. Grazie. Io ho tenuto conto dello status quo, lei delle proiezioni di mercato. Benissimo. Due griglie, lei, addirittura. Non dimentichi mai che decidono i giocatori.
Gentile Andrea, buon giorno, Mi fa piacere che anche lei abbia citato Spinazzola.
Beck in ritardo ma con le idee più chiare,
Sulle griglie, lo dico prima se no non vale. Assumendo che la Juve porti a casa come oramai pare Paredes e depay e null’altro, la mia griglia esclusivamente sulle rose è:
Juve
Inter a due lunghezze
Milan a tre
Roma e Napoli ben staccate
Atalanta un poco sotto.
Una volta considerata abitudine a giocare assieme e, soprattutto, qualità dello staff tecnico, dico:
Milan
Inter e Juve ad una/due lunghezze
Staccata la Roma assieme all’Atalanta.
Quindi Napoli (che dovrebbe azzeccare troppi jolly).