La sapete l’«ultima»? Ha battuto la Juventus. Il Monza che Berlusconi aveva tolto a Stroppa e affidato a Palladino. Il Monza fanalino di coda. Con Allegri in tribuna e Landucci in panca, è stato il solito «minestream». Di Maria che svirgola dopo un minuto e si fa cacciare dopo 41 per una gomitata a Izzo, che lo aveva ingabbiato di braccia e di gamba (poi, al contatto, giù per terra, svenuto). La squadra che ha garretti di piombo e gira in tondo, come si usava all’asilo. Senza lo straccio di un’idea. Mi gioco subito il bonus degli infortuni, ma di fronte non c’era il City del Pep: sbaglio? Un paio di cross di Kostic, qualche sponda di Vlahovic e, per il resto, l’attesa di Godot che, se la società non non si batte il petto, Agnelli in testa, non arriveranno mai. Non arriveranno più.
Sapete che, per principio, sono contro i cambi in corsa, ed è vero che a certi livelli certi giocatori dovrebbero uscire allo scoperto, ma comincio a barcollare di brutto. Lippi si dimise per molto meno. Le confessioni di Allegri a Sconcerti (grande scoop) hanno ribadito gerarchie che conoscono persino i sassi, ma che sarebbe stato opportuno, data la situazione, non divulgare.
Un disastro, la Juventus, perché è sempre lo stesso pozzo dal quale non si tira su nulla: e, spesso, non si «tira» tout court. Sensi e Pessina sono centrocampisti che Madama – oggi – si sogna. Il harakiri del Fideo ha accentuato lo stato di crisi, da una parte, e la volontà di provarci, dall’altra. Non è che la Juventus stesse dominando o governando, fino alla cesura numerica. Al contrario. Viveva, come troppo spesso le capita dall’avvento dell’Allegri bis, di stenti, di avanzi. Paredes e Kostic raccoglievano quel che trovavano, non quel che dovevano. Rovella, fresco ex, si muoveva a ritmi così rotondi e geometrici che il McKennie odierno, per esempio, non è in grado di offrire.
Nervi tesi e gomme sgonfie: il massimo del minimo. Non ho capito l’esclusione di Bonucci, uno dei meno peggio contro il Benfica. Gettare Gatti in quel casino è stato come sistemare un fiammifero vicino a una polveriera: sarà proprio lui a perdersi Gytkjaer sul gol. Il Monza continuava ad accerchiare le ombre: la fine era nota. Solo questione di tempo. Quando su 9 partite, Champions inclusa, ne vinci due (con Sassuolo e Spezia) e perdi addirittura contro l’ultima della classe, c’è poco da dire e molto da fare. A cominciare dal tecnico e da chi l’ha scelto. Se non ora, quando?
In alternativa risoluzione al ribasso.
Scritto da Robertson il 18 settembre 2022 alle ore 19:14
Solo con i soldi del bonus del suo stipendio ti paghi un altro allenatore emergente e che abbia voglia di lavorare.
Gentili signori, smettiamola di dire cazz.. cose inesatte sul costo del cialtrone. Il suo ingaggio è di 7 pippi+2 annui di bonus. Se lo licenzi è ovvio che i bonus per quanto fossero legati ad obiettivi ridicolo non li paghi. E 2 pippi è più di quanto prendano la maggior parte degli allenatori che sono venuti a palleggiarci in faccia. Quindi 7×2,75 (visto che un anno e tre mesi li ha ormai rubati) fa circa 19,2 pippi netti ovvero 38,4 lordi. Vogliamo parlare dei danni che sta facendo? 40 pippi di danni li fa solo non passando il turno di champions e qui mi fermo.
IL traforo veneto
Robertson e Moeller immersi in una tempesta di schiaffoni degna del miglior Bud Spencer
E pensare che Beppe cresta è andato ad un millimetro dal portarlo alle anfetamine. Un niente. Comunque gli ha portato spiaze che è un ricotta vorrei ma non posso dai. Bravo Beppe.
Si Robertson, esatto.
Demansionamento immediato obbligo tutte le mattine di venire in sede sino alle 18, esame minuzioso da parte dei legali di tutti i comportamenti, conferenze stampa, dichiarazioni, azioni compiute negli ultimi 15 mesi per valutare profili prodromici alla rescissione.
In alternativa risoluzione al ribasso.
Se ne deve andare – so che non lo farà mai – ma cacciarlo sarebbe un regalo che non merita, che non voglio che la mia squadra gli faccia. Resti e risolvi i problemi, oppure te ne vai.
Però secondo me ci vuole uno che abbia carisma e carattere pee appendere un po’ di gente al muro. Come hanno messo Pirlo direttamente in panchina, potrebbero farlo con il Guerriero, che cmq una sua gavetta l’ha pure fatta.
Cioe se arriviamo alla sosta non troppo distanti dalla vetta, col un allenatore serio potremmo pure sfangarla. Che non vorra dire vincere il campionato magari, ma quantomeno giocarsi a modo la top4.