Dopo le cinque «lattine» di Moenchengladbach, eravamo tutti morti. Dopo l’1-0 agli inglesi e il 2-0 di Budapest, tutti risorti. E’ il calcio, con i suoi recessi e i suoi eccessi. Mondiali col binocolo ma, a titolo di parziale consolazione, la fase finale della Nations League, questo torneo-mancia strappato niente meno che a Ungheria, Inghilterra e Germania.
La mano di Mancini, i guanti di Donnarumma. Sì, perchè l’ordalia della Puskas arena è stata anche un romanzo di portieri. Gulacsi, il peggiore. L’azzurro, il migliore. Il magiaro ha aperto con un quasi harakiri e poi è andato giù di frittata, con Nagy. Certo, il pressing di Gnonto. Come no, l’adrenalina di Raspadori: freddo nel non tirare subito, caldo nel dribbling e nello sparo. L’Italia era partita a petto in fuori, con l’attacco «piccolo»: scelta che imponeva triangoli, palla a terra, accompagnamento e avanzamento in branco.
Rossi, la cui gavetta insegna più di tante cattedre, rinunziava alla costruzione dal basso e invitava i suoi a correre in avanti. Ne usciva una trama che, per un tempo, non sfuggiva alla penna dei nostri. Alla ripresa, cominciava a esserci bisogno del Gigio. Prima e dopo il raddoppio, splendido, di Dimarco, su azione Barella-Cristante. Volava di qua e volava di là, Donnarumma: non proprio politically correct nelle uscite, ma fra i pali una trincea. A ruota Dimarco, Cristante e Di Lorenzo, con Bonucci a suo agio, perché ben coperto, anche nei periodi di catenaccio. Dal taccuino affiorerebbe, birichino,un rigore di Bastoni su quel ciccione di Adam, ma l’azzurro ha questo di bello, unisce destra e sinistra (satira politica).
Per la cronaca, Dimarco, terzino-fionda, ha firmato il 1.500° gol della Nazionale. I numeri nascondono sempre qualcosa. E la storia del calcio si perde nella notte dei tempi. Lo esportarono gli inglesi, fermi al Mondiale del ‘66. Loro, i maestri retrocessi.
Scritto da Superciuk il 27 settembre 2022 alle ore 08:28
Superciuk le tue considerazioni da un punto di vista razionale sono del tutto sensate, io sofferto il fatto che fin da bambino mi sono molto affezionato alla Nazionale , tanto più che nei 4 mondiali vinti la presenza di calciatori juventini è sempre stata preponderante e DECISIVA…insomma, magari sono un po’ fuori tempo ma io alla Nazionale di calcio ho sempre voluto molto bene e nei confronti della stessa mi sento come un amante tradito…poi, certo, le recentissime vicende politico-elettorali non contribuiscono davvero a sollevare il mio umore , già così plumbeo per via della Juve e della stessa Nazionale…
E cacciate anche viscidoff Povera ragazza senza più pon pon
Non andare ai mondialismi non è poi tutta questa tragedia. Le nazionali sono un business secondario della uefa. Il mondo è globalizzato è il senso di squadra nazionale vale per alcuni paesi ancora mentre per altri quasi nulla. Il fatto che giocatori possano giocare nelle giovanili con una nazionale e poi da adulti con un’altra la dice tutta. L’Italia poi è così affezionata alla propria nazionale che continua ad indossare i colori della monarchia Savoia e nemmeno quelli della bandiera. Vedremo se i camerati al governo cambieranno le casacche (verde rinascimento o nera per rimanere in tema). Venendo al nostro orticello, ci saranno 12 giocatori in gita in Qatar ed altrettanti ad allenarsi alla continassa. Dopo il mondiale vedremo un altro campionato dove affrontare squadre che nei due mesi di pausa hanno avuto tutti gli effettivi per allenarsi come il Monza o la Samp o la salernitana sarà più difficile (fortuna noi ci abbiamo già giocato). L’auspicio è che coloro che ai mondiali non ci vanno, in casa Juve, si allenino bene magari agli ordini di un allenatore
Buongiorno Primario,
dunque lei scrive “Mondiali col binocolo ma, a titolo di parziale consolazione, la fase finale della Nations League” …accidenti Beck, lei è davvero indulgente…dopo 2 eliminazioni CONSECUTIVE alla fase finale dei Mondiali per l’Italia 4 volte Campione del Mondo ( !! ) l’accesso alla fase finale dell’ insulsa Nations League è , almeno dal mio punto di vista, una pallidissima inezia , neanche una consolazione molto, molto, molto parziale…la circostanza immutabile e urticantissima è che SIAMO FUORI DAI MONDIALI non per un sortilegio malvagio ma in quanto incapaci di battere nel girone di qualificazione la Svizzera ( 2 volte ), la Bulgaria, l’Irlanda del Nord mentre nel primo degli spareggi di “ripescaggio” siamo stati capaci di perdere in casa con la Macedonia del Nord!!!!
E scrivo tutto ciò pur riconoscendo a Roberto Mancini delle indubbie qualità , che se no non avremmo vinto gli Europei a luglio dello scorso anno…tanto grande fu la mia gioia per quel successo ( in finale contro l’Inghilterra padrona di casa poi !! ) quanto profonda e inestirpabile la mia irritazione per non essere al Mondiale…chissà quando rivedrò per intero una partita della Nazionale, attualmente al massimo faccio zapping , ieri ho visto solo gli ultimi 20 minuti già sul 2-0…
cialtroneout
Subito. Poi pensiamo ad AA, se ne abbiamo il tempo. O lo mettiamo a fare il fantoccio. Priorità: #cialtroneout.
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Scritto da Logan il 26 settembre 2022 alle ore 14:23
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Ottima idea, chi se ne occupa?
Scritto da Luca L. il 26 settembre 2022 alle ore 15:38
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Allora Logan?
Bella vittoria, bello l’inizio con gli applausi dei tifosi ungheresi ad acccompagnare il nostro inno, …
E cortese lancio di bottiglie ed accendini ai nostri dopo il raddoppi di Dimarco.
Civilissimi gli ungheresi
Buonasera gentile Beccantini.
la pancia piena post Wembley l’abbiamo pagata con una bella purga, ma forse, stasera, il nostro CT ha capito che il coraggio paga. La riconoscenza è un prezzo a volta storpiato e troppo alto da pagare.
Quella emozione malcelata alla parola mondiale di stasera ed un evidente sorriso amaro la dicono lunga sul brutto scherzo fattogli da qualche senatore in fase di digestione attiva.
Ventura nel dopo italia-Svezia pago’ non aveva per scudo una coppa da esibire.
Il Mancio, viceversa si, ed è stato l’Europeo che ha convinto i piani alti della Figc a continuare l’avventura.
Non so se è della stessa idea ma il CT sembra un intreccio tra Fuffo Bernardini (l’uomo chiamato a ricostruire il post 1974 , uomo dai mille esperimenti ma che lancio’ anche dei giovani) ed Azeglio Vicini, per le dinamiche di gestione del gruppo e l’iniezione di entusiasmo generata nei tifosi e nel movimento.
Certo, rimane da digerire ancora “l’amaro” Montenegro….
Qui dentro c’è gente che a torto o a ragione è veramente, malata.
A prescindere.
Si parla di nazionale e si riparla di Allegri.
Il trombator cortese, lo stracciamutande per eccellenza…..
Non è una difesa, ma una diagnosi.
Bella vittoria, bello l’inizio con gli applausi dei tifosi ungheresi ad acccompagnare il nostro inno, sintonia cromatica delle bandiere, architettura invidiabile dello stadio intitolato allo storico campione Puskas, esempio d’amore per la libertà del suo popolo dal giogo sovietico. Questa nuova Nazionale volitiva e reattiva fa ben sperare. Giovinezza e grinta in campo con Di-Di e Raspagol.
Cacciatelo