Dopo le soste, la ripresa è spesso piena di buche, di chiodi, di dossi che le mappe degli esperti (bum) non sempre segnalano. Occhio, dunque.
Napoli-Toro 3-1. Incipit sontuoso degli spallettiani, gran movimiento e zuccatona di Anguissa su cross di Mario Rui, un portoghese che di rado fa l’imbucato. Da lì in poi, «vieni avanti, Torino», per i gol in contropiede di Anguissa (da Politano) e Kvaratskhelia (da Zielinski), con la difesa granata stesa come una dondolante amaca sulla linea di metà campo. Neanche Zeman: o forse sì, solo lui. La rete di Sanabria lasciava spiragli che non spaventavano Meret, Kim e «Robot-ka». Nel Napoli, impressiona la facilità con cui vanno a segno i centrocampisti. Per Juric, terza sconfitta di fila e rosso «placcato».
Inter-Roma 1-2. Quarto k.o. per Inzaghino, terzo in rimonta (post derby e Udine). Mourinho, squalificato, se la gode chissà dove. La mossa è Abraham fuori e Dybala falso nueve: sarà proprio l’Omarino a pareggiare il destro di Dimarco, con un Handanovic che ci mette le mani e non i pugni. All’ora di gioco, fuori la Joya, spremuto, e dentro l’inglese. Sembra gradire, l’Inter: gli stopperoni hanno riferimenti finalmente meno vaghi, Calhanoglu colpisce una traversa; Lau-Toro, sin lì un’ombra, si sveglia, Barella o manda al diavolo qualcuno o spedisce in porta qualcun altro (ci prova, almeno). Ti aspetti il raddoppio ed ecco, invece, il sorpasso: punizione di Pellegrini, zuccata di Smalling. Intorno, non uno Skriniar che dia l’allarme.
Nulla avviene mai per caso, anche se il calcio – a volte – lo è. Ho colto, nella Roma, i progressi di Spinazzola, lo stoicismo di Cristante e il cemento di Smalling. In attesa che Zaniolo torni (o diventi?) decisivo non solo nella corsa, ma anche nello sparo. Dybala: lasciatelo trotticchiare e vi solleverà , come minimo, il risultato. Sono i primi punti di Mou contro la «sua» Inter. La quale Inter non è che meriti di perdere, ma senza Lukaku fa meno paura, decisamente. Direte: mancava pure Brozovic, vero, ma non è che l’ultimissima versione del croato fosse lussuosa, e poi Asllani, 20 anni, il suo l’ha fatto. I problemi non sono stati i cambi, questa volta, anche se Dimarco, «questo» Dimarco, non lo ingabbierei o sostituirei manco morto: sono stati una certa qual indolenza che prende la squadra sul più facile, quando è al governo, e la costringe a un’opposizione confusa, sterile. E martedì il Barcellona. Il copione, noto, prevede: stato di crisi e, quindi, mister in bilico. Come lo fu Conte dopo lo zero in Europa nel dicembre del 2020. Che barba.
Empoli-Milan 1-3. La scorsa stagione, al Castellani, il Napoli vinceva 2-0 all’80’. Perso 2-3. Ecco perché la coda del Diavolo pesa, e come. Al netto degli episodi, degli infortuni (Saelemaekers, Calabria, Kjaer), di un De Ketelaere non sempre dentro la trama. Titolo: Leao e il resto, mancia. L’assist del gol di Rebic (da rimessa laterale di Tonali, sì, perché il calcio non è solo algoritmo) e la cavalcata del sigillo. In versione «tuttocampista», il portoghese. Un Milan più di battaglia che di governo, spesso con la testa fra le nuvole. L’Empoli di Zanetti – mai domo e, rosa alla mano, guerriero, pericoloso – aveva pareggiato al 92’ con Bajrami (su «tiro libero» e passo incerto di Tatarusanu). Sembrava finita. Al 94’, dormita-bis della difesa toscana e zampata di Ballo-Touré, uno di quelli che Cassano chiamerebbe «scappato di casa». Poi Leao. Ancora.
Scritto da Giovanni il 1 ottobre 2022 alle ore 21:00
Buongiorno,ricottaro.
I risultati non ci sorridono pero’,a differenza vostra,l’Inter gioca a calcio.
E non e’ poco.
Galeone su Repubblica: “Arnautovic, un fenomeno che serviva alla Juve. Allegri andava protetto. Se parli di un progetto quadriennale e prendi giocatori di 35 anni…
Senza parole.
Oggi inizia una nuova stagione.
Però i punti (non) fatti nel mese precedente contano, lui lo sa?
Sono dieci anni che Allegri considera i primi mesi del campionato come un laboratorio per esperimenti, o al massimo come una sgambata in cui è normale corricchiare ed essere al 30% della forma, perché tanto il campionato vero comincia a marzo.
Queste cagate se le poteva permettere quando la squadra, annoverando ancora i Tevez e i Vidal e la BBC, che andavano ancora a memoria grazie agli anni contiani, era troppo forte per gli altri. Quindi lui poteva permettersi di cazzeggiare in estate e dopo, insomma di distribuire le pettorine, tanto la squadra andava da sola.
Adesso che bisogna LAVORARE, esce la sua completa insipienza. È un inadatto al lavoro che percepisce nove milioni l’anno per dire puttanate ai microfoni.
Per cacciare questo volgarissimo pagliaccio a quanti punti dala prima dobbiamo stare? O pensano che ci possa essere una rimonta come quella della stagione 15/16?
#cialtroneout
È quello che chiedevo anche io. Ma poi ho pensato che l’obiettivo non è il primo posto ma il quarto posto dove in certi anni con 78 punti stai fuori, ed in altri con 66 sei dentro. Questa annata sembra più simile alle seconde.
Robertson
L’allenatore conta, storie non ce ne sono.
Per cacciare questo volgarissimo pagliaccio a quanti punti dala prima dobbiamo stare? O pensano che ci possa essere una rimonta come quella della stagione 15/16?
#cialtroneout
Gran bel tiro dybala, ma su primo palo e handanovic a mano aperta…. rivedibile.
Detto che dybala corre bene, più leggero, ma dopo quindici minuti del secondo esce spompo. Siamo sempre li, (a) ci debbono essere divergenze serie sulla valutazione della cartella clinica del giocatore, e questo lo si vedrà tirando una linea a fine anno e soprattutto (b) alla juve negli ultimi anni è stato chiesto a dybala di essere decisivo in ottavi e quarti di CL, non per concorrere al quarto posto di campionato, che è quello che sta facendo alla roma. Che poi negli ultimi due anni sia stato usato male, fuori di dubbio, ma lui negli ultimi cinque ci ha messo del suo. I rimpianti della juve non sono dybala, risalgono al giugno del 2021 con una scelta scellerata. Kulusevski si potrebbe diventare un rimpianto grande. L’aveva già detto qualcuno, nello scorso anno il giocatore con più assist per partite giocate in EPL. Altro che campo in discesa.
Giovanni, veramente, se non ricordo male, sia io che il Drastico abbiamo messo l’Arsenal al quarto posto.
Tu ti sei spinto addirittura al terzo!
Cacciatelo.
Informo tutti, nel caso non lo sapeste, che oggi inizia una nuova stagione, a detta del cialtrone. Cioè, già solo vincendo saremmo a meno sette dalla prima. A meno sette a inizio ottobre.
Maledetto pagliaccio scemo.
Scritto da Logan il 2 ottobre 2022 alle ore 09:57
E con
0
DICASI
0
punti in CL
cacciatelo!