Il Bologna non fa tremare più nessuno, e con Sinisa era pure meglio, ma non pensavo che i «senza allenatore» ne disponessero così agevolmente. Tre a zero. «Sochmel», dicono dalle mie parti. Kostic su tocco di Vlahovic. Vlahovic, di testa, su cross di McKennie. Milik, di sassata, su palla vagante di Bonucci. Non solo. Madama ha pure cercato il poker, mangiandoselo (con Vlahovic) e sfiorandalo (con Milik, palo).
Una volta, quando la Juventus passava in vantaggio, i tifosi esultavano. Adesso si mettono le mani nei capelli. Perché sanno che, dietro l’angolo, può sempre affiorare un primo tempo come a Marassi o un secondo come a Firenze. E’ andata, questa volta. E dal momento che c’era aria di rivolta, i vuoti erano tanti e la sbronza di Monza pesava come un’onta, beh, absit iniuria verbis. Stiamo vivendo uno strano periodo storico, l’Atalanta segna come la Juventus (12 gol), ma ne becca di meno (3 a 5) e gode dei corti musi – 1-0 a Verona, 1-0 alla Roma, 1-0 alla Viola – che l’hanno spinta in testa, addirittura, sotto braccio allo straripante Napoli. Non è più la Dea che ti stecchiva per la sindrome di Stendhal, Gasp l’ha rivoltata (per forza) e resa più scaltra (per scelta).
Il verdetto dello Stadium ha permesso il sorpasso sull’Inter, ma è ancora presto per dire se abbia spazzato le nuvole che ne zavorrano il cielo. I recuperi di Rabiot e Locatelli, la panchina di Paredes, l’ennesimo centrocampo da formare – e informare – i ritorni di Szczesny e Bonucci. Nulla di trascendentale, in vista di Maccabi e Milan, ma un 4-4-2 «scemplice», una coppia d’attacco che ha segnato e lavorato, Bremer implacabile su Arnautovic e, in generale, più spirito, più gamba, più ordine. E le prime due pere in contropiede, a proposito di calcio vintage.
Certo, Dybala non c’è più e Di Maria non ancora: per questo, fantasia zero. Però la vita va avanti. Coraggio. E, chi vuole, Allegri
.
Pipita è stato giocatore vero.
ops 2019, con mastro scaccolatore. Partita meravigliosa, a proposito che non si potesse giocare bene al pallone
Il Pipa è stato un acquisto non dico sbagliato, ma certo carissimo. Però è responsabile di tre momenti, almeno, di calcio ad altissima emozione.
(1) Londra 2018, quando si caricò una oscena (ma va?) juventus sulle spalle e in dieci minuti disintegro’ il quadrangolo delle meraviglie eriksen son dele alli e kane.
(2) quando nei successivi incontri al suo trasferimento, dalla napolese continuo imperterrito a profanare il pasciuto deretano dei friarielli, che non ne potevano più. E infine
(3) quando nel 2018, al termine, di una azione straordinaria in cui i giocatori della Juventus FC fecero un torello con 30 passaggi in faccia agli ipnotizzati indaioli che avevano – ma va? – pareggiano su rigore farlocco, scaraventò un panettone al tritolo nel culo moscio delle anfetamine.
https://www.youtube.com/watch?v=Sm252aNCORc
Andrea buonasera e ben trovato. Non merito la stima di un filosofo, al massimo quella di Ambra!!!
Beck,
PS: un rilievo da maestrina dalla penna rossa. Il suo “scemplice” mi urge dirle che è tenniamente (come direbbe lui) sbagliato. L’abominevole allenatore delle nevi scivola sulla sc nella terza sillaba, non nella prima. “Scemplice” sarebbe più da olandesi che parlano italiano.
Immagino che il suo qui-quo-qua (cit) sia l’effetto isolamento dato dall’appennino tosco-emiliano che rende sempre difficile la comprensione e le comunicazioni tra i due gruppi etnici.
E’ scusato, dai venendo dalla dotta. Rispetto ai frequentatori del bar ovosodo di liorno (leghorn) è Lord Brummel
Le fa comunque onore non avere nulla a che spartire con simile individuo. Anzi secondo me l’ha fatto apposta.
Luca L., non pensi che la scelta di Guardiola, se non supportata in assenza di risultati per motivi diciamo “filosofici”, sarebbe stata comunque sostenuta per mere questioni economiche come ora con Allegri?
.
Scritto da Christian Pettini il 2 ottobre 2022 alle ore 20:23
Scritto da Luca L. il 3 ottobre 2022 alle ore 13:19
È plausibile, con le dovute differenze:
- le cifre dello stipendio di Guardiola sono molto più alte e vincolanti rispetto a quelle di Allegri;
- il legame tra Allegri e Agnelli sembra andare oltre le mere questioni economiche e rappresenta un tentativo di “restaurazione”, per cui c’è anche qualcosa di ideologico (identificazione del profilo Juve con la filosofia del “corto muso”).
Grazie di tutto, Pipa.
Buona fortuna
Per Luca L. e Chris Pettini: ringrazio entrambi per gli attestati di stima, che ricambio (con colpevole ritardo, ma meglio tardi che mai).
Nonostante la divergenza di pensiero su alcuni temi, apprezzo molto la vostra capacità critica, non che la vostra ricettività alle critiche come alimento indispensabile a mantenere la mente aperta alla riflessione.
Datemi pure del folle…
Scritto da Bertoldo Zebrato il 3 ottobre 2022 alle ore 15:51
come no, dato che ci tieni, te lo diamo volentieri :-))
Nottingham libera. Abbasso il Cialtronazzo. (cit)
Amen.