Little big Italy (per modo di dire, visto l’alto tasso di stranieri). Si brinda in Champions, anche se siamo appena ai gironi, come ai vecchi tempi. Il rasoio di Calhanoglu stende il Barcellona. A naso, dalle parti di Inzaghino, sento trombe (e non più trombature). Naturalmente, ha azzeccato tutto. I cambi, per esempio: Onana e non Handanovic, Darmian e non Dumfries, De Vrij e non Acerbi, Mkhitaryan e non Asllani, Correa e non Dzeko. E pure i cambi dei cambi, ma sì. Alé.
Era in crisi, l’Inter, e il suo allenatore in bilico. Vince di corto muso, soffrendo e ruggendo, con un catenaccione progressivo che disarma un Barça il cui tiki taka – lontano da Messi, Iniesta e dall’architettura di Xavi – è pura masturbatio grillorum. Zero notizie di Lewandowski: e questa sì è una notizia. Gavi, Pedri e Raphinha si portano via il 72% di possesso, ma Ter Stegen para più di Onana, colpevole, fra l’altro, di un’uscita un po’ così sul gol di Pedri: il Var coglie una gelida manina di Ansu Fati, e tutti contenti.
Finché può, l’Inter aspetta e riparte. Poi aspetta e spera. De Vrij e Skriniar sigillano l’area, Calhu si sostituisce brillantemente a Brozovic, i dribbling e il palo di Dembelé creano problemi a Dimarco e a Fort Amala, ma il francese ha il brutto vizio di specchiarsi. San Siro ha avuto i leoni che voleva e gli dei che servivano. I catalani arrivavano dall’alto di una striscia sontuosa. In Baviera, con il Bayern, non avevano meritato lo 0-2 che, viceversa, l’Inter aveva strameritato al Maezza. Nessun dubbio che almeno un pari avrebbe riassunto meglio l’ordalia, avvelenata agli sgoccioli da un braccio vagante di Dumfries, così mi sembrò, ma ogni partita fa cronaca a sé (lasciamo perdere la parola «storia»). E nemmeno sul fatto che Inzaghi abbia giocato più o meno come, contro i catalani, giocava Mou. Immagino che a Fusignano avranno smadonnato, permalosi come sono…
C’è covata e covata, parlo dell’Ajax, ma è da un pezzo che il Napoli di Spalletti gioca così: in velocità , all’europea. Il gol di Kudus (sul quale si era esposto persino Krol) è polvere sul bavero. Palla al centro e dilagare: cross di Olivera, testa di Raspadori. E uno. Angolo di Kvara e capocciata di capitan Di Lorenzo. E due. Contropiede Anguissa-Zielinski. E tre. Costruzione dal basso da sant’uffizio, pressing di Anguissa, ancora Raspadori. E quattro. Triangolo Kvara-Raspa-Kvara. E cinque. Da Ndombele a Simeone. E sei. Più varie ed eventuali. Ad Amsterdam, nell’arena intitolata a Cruijff, il detonatore del calcio totale. Altri, dopo il primo tempo, avrebbero tirato il freno. Il Napoli no: ha continuato a tirare.
Ricapitolando: 4-1 al Liverpool e, in trasferta, 3-0 ai Rangers e 6-1 all’Ajax. Gli ottavi in carrozza, in attesa di Osimhen (già , mica c’era). E’ una stagione strana e, con il Mondiale di mezzo, a primavera magari la squadra calerà (dicono i topi d’archivio). Ma questa è bellezza.
Scritto da andreas moeller il 5 ottobre 2022 alle ore 13:55
e si sa, a volte ritornano, i walter gagg
dunque si gioca contro una squadra a digiuno da 24 ore per il Yom Kippur? e quindi dovremmo essere favoriti? ma quando mai, noi siamo a digiuno da anni :-))
https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/quot-avete-pagato-39-arbitro-quot-gesto-dell-rsquo-allenatore-326941.htm
A imperitura gloria dei suini
Turno impegnativo per 3 delle 4 italiane impegnate in Champions.
Solo una non vincerà …
;-))
Cacciatelo
Si si, chi sa che balletti rosa stanotte al nosocomio. Sempre un birbante il primario…
Gentile Lovre51, ha ragione: è successo che l’infermiera di turno ha premuto il tasto sbagliato e l’analisi è scomparsa. Appena mi hanno informato, ho dato disposizioni di riproporla. Naturalmente, nella versione integrale di ieri notte.
La Clinica tutta si scusa per il dis-guido.
Beccantini,ma che è successo all’articolo di stanotte?
Eh si giocare con il Maccabi Haifa non è mai facile! O era il beer Sheva?
Signori,
guai a sottovalutare il Maccabi Haifa questa sera!
Le sgroppate sulla fascia di Haziza e le torri di Pierrot non andranno prese sottogamba.
Tuttavia, sono certo che è proprio in partite come queste che il Mister sa trasmettere il giusto spirito guerrigliero e risvegliare quel fuoco europeo che da tanto non è attizzato chez nous.
Un 4/4 vittorie delle squadre italiane è possibile? Io ci credo :)
Cordialmente,
BZ