In carrozza, negli ottavi di Champions, da primo del girone. Tiranno del campionato, con 11 punti sulle seconde che domani, nella peggiore delle ipotesi, torneranno 8. Uno in più della Juventus di Conte che, nel 2014, stabilì il record assoluto con 102. Undici successi di fila, l’ultimo per 3-2 all’Udinese. Il miglior attacco e la terza miglior difesa. Numeri, maestro: e musica, naturalmente.
Sto parlando del Napoli di Spalletti: quello che a Roma aveva «distrutto» Totti dopo averlo inventato «falso nueve»; quello che sbraca sempre nei ritorni; quello che, ogni tanto, si fa ombra e litiga con i soli. Siamo appena a metà novembre, e per salire sul suo carro la ressa è tale che i bagarini hanno già triplicato il prezzo dei biglietti. Paisà , that’s amore.
Immagino i rosari di scongiuri, di sfregamenti, di toccamenti, ma siamo di fronte a una squadra che gioca sempre, spesso bene, e ha spiazzato tutti: di sicuro, il sottoscritto. En passant, De Laurentiis non è più «’o pappone», ma pure questo era nei patti. Ci si aggrappa alle tende fragili del «prima o poi crollerà », slogan che per i grandi resta una medaglia d’oro; a un avversario che non vince da 7 gare e che, già sotto di un gol, aveva perso Deulofeu, il suo fiore all’occhiello; alla flessione e alle turbolenze dell’ultimo quarto d’ora, esacerbate dalle reti di Nestorovski e Samardzic. Restano i fatti: non ce n’è per nessuno.
Osimhen è la natura della forza del Napoli, oltre che una forza della natura, come testimoniano i 9 gol e tutto il resto. Ha siglato il primo, di testa, su parabola di Elmas, e avviato il secondo, in contropiede, poi rifinito da Lozano e firmato da Zielinski. Di ripartenza anche il terzo, da Anguissa ad Elmas. Contropiede: un’arma, non l’arsenale intero. Un’arma sempre di moda (citofonare Manchester City-Brentford 1-2). Può essere tatticamente «casto», fesso e noioso un tecnico nato dove nacque Boccaccio?
Rose ha il fegato a pezzi.
Ieri si è materializzato un pomeriggio nero come la pece.
Conte che vince una partita incredibile con kulusewsky e bentancur diventati giocatori dominanti.
La Bari che va sotto 2-0 in casa con il sud tirol e riesce a malapensa a passeggiare.
Se stasera la Juve non vince,addio carri e qual punto gli rimane solo una cosa a cui attaccarsi…
Scritto da Guido il 13 novembre 2022 alle ore 10:58
Ci sono blog nei quali si parla della Bari?
Si iscriva,Rose
Scritto da Riccardo Ric il 13 novembre 2022 alle ore 10:07
Beh, paragonare gli ultimi campionati (per competitivita’) a quelli nei quali facevate gli sboroni vincendo contro nessuno(oltretutto venendo gradevolmente stantuffati da Stramaccioni e De Boer ) rende l’idea della spocchia e confusione che regnano nei suoi pensieri.
Una camicia collofit come quelle che pubblicizzava il buon Costanzo sarebbe l’ideale per lei.
E comunque,se lo vincono 3 squadre diverse negli ultimi tre anni qualcosa vorra’ pur dire.
Ti sfugge il nome perché sei salito sul nostro carro l’altro ieri altrimenti sapresti che Antonio Conte ha fatto circa 18 anni di Juventus coprendosi e aiutando a coprirci di gloria ed onori.
Purtroppo sei al livello del multinick barese che rinnega Conte nonostante nei suoi anni al Bari abbia fatto vedere loro una qualità di calcio che mai più rivedranno oltre a vincere un campionato.
Gentile Andrea, buon giorno. Non starà in piedi, ma di sicuro sta nelle gambe. Il Premier è il campionato più darwiniano del mondo, o ti adegui o scompari. O sei Cristiano Ronaldo, e allora, da punta-punta, anche a 36 anni arrivi in doppia cifra, o rischi di finire in doppia cipria. Chiunque approda là , acquisisce una trentina di chilometri di velocità media in più nelle gambe, secondo me. Per quanto, come scritto in passato, anche da noi, finalmente, la cadenze medie si sono alzate. Penso all’Atalanta di Gasp, al Verona di Tudor, al Milan di Pioli, al Napolissimo di Spalletti: di sicuro ho dimenticato qualcuno, qualcosa. Mi perdoni.
Poi, è chiaro, subentrano i piedi dei singoli e la mano degli allenatori. Fermo restando il postulato iniziale. Provo sempre un gran piacere a discutere con chi non la pensa come me. Grazie, a maggior ragione.
Mentre Allegri vinceva contro nessuno in Italia, come allenamento, per mantenere la forma, in Europa, raggiungeva due finali di Champions, e si giocava i passaggi del turno contro Real e Bayern. È ormai assunto che i campionati più scarsi, nella storia del calcio italiano, siano stati quelli che vanno dal 2014-2015 al 2018-2019. Prima e dopo, vincerli era sempre un’impresa. Patetici!
Guarda Logan che il campionato più giocato contro nessuno, semmai, è quello con il record di punti con alla guida L attuale allenatore del Tottenham, (mi sfugge sempre il nome). Ma non è la mia teoria, sia ben chiaro.
Scritto da CL7 il 13 novembre 2022 alle ore 10:14
Ciao CL7, anche quando la Juve dominava i campionati capitava che altre squadre italiane superassero il girone. Il,Liverpool, certo, ma non sta vivendo la sua migliore stagione, insomma al Napoli sta pure girando tutto giusto (questi sarebbero i commenti se al posto del Napoli ci fosse la Juve, invece per il Napoli solo peana. E non intendo sminuire i meriti del Napoli, i peana sono tutti dovuti, ma come al solito, rimarcare la differenza di,valutazioni nei confronti della Juve. De Pasquale che gongola poi è un mistero di quella ideologia perversa ed infida e triviale chiamata interismo)
Beck,
a parte che Allegri “british” [britisc] è un ossimoro pazzesco… ma la storia dei 30 km/h che si acquisiscono automaticamente nel passaggio dalla Serie A alla Premier non sta in piedi.
Premesso che si tratta oggettivamente del campionato di calcio dove si corre di più al mondo: appunto per questo non è per tutti.
Si tenga conto pure del fattore legato all’età , per cui si possono evitare confronti con giocatori come Koulibaly (quasi trentenne), che non pare ancora proprio un fulmine di guerra; ma di Scamacca, per dire, ancora non risultano prestazioni degne di nota. Oppure, un altro giocatore che era davvero notevole quando giocava nella sua patria (anche se non in Italia), Van de Beek: dopo due anni a Manchester non risulta che abbia ancora assorbito l’impatto di questo cambiamento di “suolo”, nemmeno con il ritorno del suo mentore Ten Haag.
Per cui, mi pare più opportuno dire che il cambiamento radicale nella condizione fisica di Bentancur e Kulusevski è da imputare in primo luogo all’ottimo allenatore del Tottenham e al suo notevole staff; in secondo luogo ai giocatori in questione, che hanno risposto molto positivamente alla “cura” somministratagli.
Non è che la Juve giocava contro nessuno. Solo, aveva la squadra nettamente più forte delle altre. Non c’era competizione in questo senso. E in questo senso arriva la sopravvalutazione del cialtrone nel quinquennio, quando, pure con la squadra nettamente più forte, rischia di perdere il campionato. Oggi, che la squadra ha, si, la rosa migliore del campionato ma non è nettamente più forte delle altrez viene fuori tutta l’inadeguatezza del Cialtrone. Ma proprio tutta.